La Commissione Consiliare Urbanistica difende il PUC: il commento di Altrabenevento e la risposta del consigliere Nicola Boccalone.
I consiglieri di centrosinistra che compongono la Commissione Consiliare all’Urbanistica, hanno rigettato le osservazioni di Altrabenevento al PUC per difendere a tutti i costi quello strumento particolarmente censurabile per la procedura adottata, la confusione della cartografia utilizzata e soprattutto per le scelte relative alla edificazione sulle colline e lungo i fiumi che tutti dicono di voler tutelare e che invece sono costantemente aggrediti da logiche speculative. Particolarmente grave è stato il comportamento di quei consiglieri che fanno finta di non accorgersi delle gravi contraddizioni ed incompatibilità del PUC in discussione con le prescrizioni dettate della Regione Campania con il decreto di approvazione della Valutazione Ambientale Strategica. Ma su questo aspetto fondamentale torneremo con un apposito documento non appena avremo avuto dal Comune alcuni documenti richiesti.
L’ordine di difendere il PUC a tutti i costi ha determinato non poco imbarazzo tra i consiglieri anche su alcuni aspetti specifici ma significativi, come ad esempio la aggressione all’area parco di via dei Longobardi vicino all’Ipermercato I Sanniti. Quando buona parte degli attuali amministratori comunali erano all’opposizione, furono tante e decise le iniziative per difendere dalle speculazioni l’ansa del fiume Calore, destinata a parco dal PRG del 1971 e confermata ancora dalla variante del 1986. Tutti ricordano le polemiche dal 2002 al 2006 di Fausto Pepe, Cosimo Lepore, Enrico Castiello, Raffaele Del Vecchio, Luigi Scarinzi e Aldo Damiano, con la amministrazione di centrodesta che aveva autorizzato la costruzione di tre capannoni e di un enorme parcheggio a servizio dell’Ipermercato di Zamparini proprio nell’area Parco di cui ancora si discute.
L’Amministrazione guidata da Sandro D’Alessandro fu infine costretta ad annullare quella Concessione Edilizia ma non ha mai ordinato formalmente l’abbattimento dei capannoni che sono poi diventati oggetto di stranissimi accordi con Zamparini. La giunta guidata da Fausto Pepe dal 2006 lo ha addirittura autorizzato ad utilizzare ufficialmente il contestato parcheggio in area parco come area di sosta indispensabile per il Centro Commerciale, in cambio di accordi che Zamparini non ha rispettato fino al punto da dichiarare che non intende più abbattere i capannoni abusivi. La questione è finita innanzi al TAR ad ottobre 2008, ma, stranamente, l’udienza più volta fissata non si è ancora tenuta. Stanno tutti aspettando la approvazione del PUC? Si da il caso, infatti, che Zamparini difende i capannoni facendo notare che oramai l’area destinata a parco è stata di fatto ridotta e la attuale Amministrazione, guarda caso, nel nuovo PUC riduce ulteriormente il Parco con l’inserimento di una nuova edificabile proprio nella fascia attigua a quei capannoni.
Ma risulta strano anche il comportamento dei consiglieri ex AN che fino a pochi mesi orsono, sul mancato abbattimento di quei capannoni e sulle contraddizioni della maggioranza di centrosinistra, hanno sprecato fiumi di parole ed inchiostro, ora, invece, rimangono muti. Se può risultare comprensibile il silenzio del consigliere Nicola Boccalone che essendo stato nominato legale del Consorzio I Sanniti per il recupero dei crediti, ritiene giustamente poco opportuno intervenire sulla questione, non si comprende l’atteggiamento dell’ex assessore all’Urbanistica, Fernando Petrucciano, che in commissione consiliare su questo punto ha ritenuto solo di esprimere l’astensione del gruppo PdL senza neppure aggiungere una sua qualche osservazione sul caso specifico.
il presidente Gabriele Corona
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Il Commento del consigliere comunale, Nicola Boccalone
L’intervento di Altrabenevento sul Puc sottolinea le insoddisfazioni verso le scelte urbanistiche dell’amministrazione Pepe non mancando di esprime soprattutto il rammarico per come le stesse siano maturate e, in particolare, da chi sono state ideate. Così, la delusione di veder contraddette, fino al ripudio, le idee e le battaglie condotte fino al maggio 2006, è talmente forte da non poter non scivolare su aspetti personali di taluni politici locali che, nel passare dalla minoranza consiliare alla maggioranza di governo, hanno modificato radicalmente il loro agire nei confronti di tante questioni, come il caso delle aree attigue al Centro Commerciale “I Sanniti”, dove ancora insistono i tre capannoni senza titolo per annullamento del permesso di costruire.
Altrabenevento, che spinge e affronta alcuni temi importanti della città, sopperendo anche al ruolo tipico dei partiti, non riesce però a frenare la voglia di associare persone ad altre, nel tentativo di mitigare le altrui debolezze che hanno provocato le forti delusioni di oggi. Non conosco i “reali” motivi per cui l’opposizione di allora e governo di oggi ha cambiato idea, ma posso affermare con certezza che non ho cambiato idea rispetto alla legalità e al suo rapporto con la politica, convinto come sono che la politica svolge appieno il suo ruolo quando tende a diventare esempio, proprio attraverso chi la interpreta.
Ritengo giusto fare questa sottolineatura perché quanto si ricopre un ruolo pubblico, anche la sfera privata deve vivere di coerenza e di punti collimanti. Su questi presupposti appare utile così precisare che l’incarico professionale di recupero crediti al quale ci si riferisce è a favore sì del Consorzio di aziende locali ma decisamente contro gli stessi portatori di interessi che non si augurano di veder abbattuti i capannoni. Su quest’ultima vicenda, niente e nulla può far cambiare idea che il rispetto della legalità passa attraverso l’abbattimento dei capannoni, poiché le vigenti regole urbanistiche e accordi procedurali ne hanno sancito da tempo la loro piena illegalità.
Ed ancora, se l’impostazione del PUC non cambierà e non troveranno risposte convincenti le obiezioni proposte, voterò sicuramente contro, uniformandomi alla posizione espressa dai validi rappresentati del gruppo PDL in commissione urbanistica. È comprensibile che quando ci si accorge di essere stato prima utilizzato e poi raggirato le sensazioni sono assai spiacevoli e, a volte, possono ingenerare confusione, trascurando l’ipotesi che, invece di abbandonarsi a inconsistenti e fragili considerazioni, basta chiedere ed avere risposte, soprattutto quando in ballo c’è la coerenza e la rettitudine delle persone.
Apprezzo comunque l’impegno e gli spunti che lo spirito associazionistico può offrire alle comunità e rompendo così ogni indugio colgo l’occasione per manifestare la volontà di aspirare a diventare socio ordinario di Altrabenevento, per partecipare attivamente alla vita dell’associazione, per condividerne scelte e obiettivi, senza però tralasciarne alcuno.
Il consigliere comunale e coordinatore cittadino PDL Nicola Boccalone