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Il documento di Altrabenevento inviato alla Commissione A.I.A. contro la Centrale a Turbogas

ALTRABENEVENTO – associazione per la città sostenibile contro il malaffare

via Annunziata, 127 – Benevento – www.altrabenevento.org email: info@altrabenevento.org

Alla Commissione Istruttoria per l’A.I.A.
Gruppo ISPRA
Via Curtatone 3
ROMA

Al Sindaco del Comune di
Benevento

All’Assessore all’Ambiente
Del Comune di Benevento

Al Presidente della
Provincia di Benevento

All’Assessore all’Ambiente
della Provincia di Benevento

Al Presidente della
Regione Campania – Napoli

All’Assessore all’Ambiente della
Regione Campania – Napoli

All’Assessore alle Attività Produttive della
Regione Campania – Napoli

Procura della Repubblica di Benevento

Oggetto: Procedimento AIA centrale turbogas a ciclo combinato da 385 MW nell’area A.S.I.  di Ponte Valentino Benevento – Luminosa s.r.l.

L’associazione Altrabenevento,

P R E M E S S O

1)      In data 9 febbraio 2009 presentava alla Commissione A.I.A presso il Ministero Ambiente proprie osservazioni con le quali chiedeva il diniego del procedimento autorizzatorio;

2)      Successivamente in data 18 settembre 2009 inoltrava al Ministero dell’Ambiente atto di diffida a revocare il parere emesso dalla Commissione V.I.A. n°825/06 ed il conseguente decreto ambientale n°708/08;

3)      In data 7 dicembre 2009 trasmetteva alla Commissione ISPRA ulteriori osservazioni relative anche all’assenza nell’impianto della Luminosa della cogenerazione, che impedisce di fatto la limitazione delle emissioni in atmosfera come richiesto dalla Commissione V.I.A.;

4)      In data 1 febbraio 2010 la Commissione Europea ha emesso la Decisione n° C (2010) 240 con la  quale per la Zona 3 IT – 1504 – zona risanamento area beneventana della Regione Campania – ha concesso all’Italia la deroga fino all’11/06/11 all’obbligo di applicare il valore limite giornaliero per il PM10 riconoscendo al punto 28: “…..il superamento contenuto e la prevista riduzione dei valori base consentono di ipotizzare ragionevolmente che in detta zona il rispetto dei valori limite giornalieri sarà conseguito entro il 2011, a condizione che le misure locali e regionali previste siano attuate rigorosamente ed entro i termini.”

La Commissione Europea all’articolo 2 stabilisce l’obbligo per l’Italia di comunicare i dati indicanti che i livelli di concentrazione sono inferiori al limite giornaliero, maggiorato del margine di tolleranza massimo di cui all’allegato XI della Direttiva 2008/50/CE.

Ciò premesso la scrivente associazione osserva quanto segue:

A) LA LUMINOSA HA PRESENTATO IN SEDE DI PROCEDIMENTO A.I.A. 57 DOCUMENTI INUTILI E CONTRADDITTORI E NON RISPONDENTI ALLO STATO DEI LUOGHI.

I documenti prodotti dalla società Luminosa s.r.l. non rispondono alle  richieste di integrazioni avanzate dal gruppo istruttore  della Commissione AIA ed anzi  in molti casi  non corrispondono allo stato dei luoghi, allo stato di fatto ed alla normativa vigente.

Si è infatti riscontrato  quanto segue:

Documento  A. 12 – Certificato dei sistemi di gestione ambientale: il certificato prodotto dalla Luminosa è riferito alla Società Ansaldo Energia senza che sia fornita alcuna spiegazione di ciò.

Documento  A. 15 –  Stralcio del PRG: La Luminosa si riferisce al PTR specificando che al momento attuale (luglio 2009)  è ancora in fase di elaborazione: ciò è falso perché il PTR è stato approvato con L.R. n. 13/08. Tale documento è di fondamentale importanza perché individua l’area dove è compreso il lotto previsto per la realizzazione della Centrale Elettrica quale corridoio ecologico regionale, subordinato a vincoli di inedificabilità e di tutela.  Sono anche non veritiere le affermazioni della Luminosa che il sito è esterno agli ambiti individuati dai piani paesistici e dalle linee guida.

Allegato A.15.3 e A. 15.4 – Carte dei vincoli ambientali – : Le carte dei vincoli vigenti sul territorio non sono state prodotte dalla Luminosa che pertanto non ha indicato volutamente i vincoli attualmente esistenti sul territorio.

Allegato A. 23 – Parere di compatibilità ambientale: la società ha fornito esclusivamente uno studio delle emissioni evitate dalle aziende del Consorzio A.S.I. attraverso  la attività cogenerativa: allo stato attuale non ha fornito la documentazione relativa a richieste di fornitura e/o alla previsione di futuri allacci. E’ stato invece accertato dalla Amministrazione Provinciale che nessuna delle aziende A.S.I. è interessata alla fornitura di calore/vapore.  La Luminosa non ha evidenziato che le emissioni evitate sarebbero comunque ben poca cosa rispetto a quelle prodotte.

Allegati A.24 – Relazione sui vincoli urbanistici ambientali e territoriali:  manca ogni riferimento ai vincoli di pianificazione territoriale in quanto i documenti prodotti hanno contenuti non attinenti a quanto richiesto e rispondono solo parzialmente alle informazioni richieste.

Allegato B.21.3 – Planimetria reti fognarie – :  Dai documenti allegati risulta  che non esiste il collegamento tra la rete fognaria dell’impianto della centrale Elettrica ed il depuratore consortile collocato sulla sponda opposta del fiume Calore. Allo stato attuale il trattamento delle acque reflue dell’impianto non può avvenire anche perché  il depuratore del Consorzio ASI non è  in esercizio, contrariamente a quanto indicato nella planimetria allegata dalla Luminosa.

Tale stato di fatto non è stato finora rilevato dalla Commissione AIA, che non può esprimere un parere positivo se le  acque reflue dell’impianto non vengono smaltite a norma di legge,  ciò che attualmente non può avvenire in carenza di qualsiasi collegamento con il depuratore.

 

B) L’INQUINAMENTO PRODOTTO DALLA CENTRALE LUMINOSA NON VIENE COMPENSATO CON LA PRESUNTA FORNITURA DI CALORE  ALLE AZIENDE PER L’ ASSENZA DI COGENERAZIONE.

 

1) L’impianto della società Luminosa è stato progettato e viene definito a ciclo combinato ossia in grado di generare in un unico processo energia elettrica e calore, da utilizzare dalle aziende presenti nell’area ASI di Ponte Valentino. Ed infatti la Commissione VIA ha valutato il progetto in quanto destinato alla cogenerazione imponendo precise prescrizioni finalizzate a limitare le emissioni dannose prodotte dalle industrie presenti nell’area ASI che invece risulterebbero aggravate da quelle notevolmente superiori prodotte dall’impianto Luminosa.

Ma la Commissione VIA non si è resa conto che la fornitura di calore/vapore non è neppure prevista dal progetto dell’impianto  perché manca la rete di distribuzione, né la fornitura è stata mai sottoposta alle aziende che dovrebbero usufruirne e che hanno dichiarato di non essere interessate  in quanto già autonome.

L’obiettivo della Commissione VIA, pertanto, è  viziato fin dall’origine così che le prescrizioni destinate alla limitazione delle emissioni in atmosfera risultano di fatto impossibili da realizzare con le prevedibili conseguenze dell’aggravamento dell’inquinamento già esistente non solo a Ponte Valentino ma su tutta la città e la Provincia  in quanto le emissioni della Centrale si andrebbero ad aggiungere a quelle già prodotte senza l’impianto.

L’impossibilità di tale adeguamento condiziona e muta in maniera incisiva il rapporto con l’ecosistema dell’area interessata sotto il profilo della variazione qualitativa e/o quantitativa dello scarico o dell’aumento significativo delle emissioni atmosferiche. L’autorizzazione all’impianto senza la possibilità di attuazione della cogenerazione comporta di fatto una variazione sostanziale dell’opera tale da richiedere la riedizione del procedimento VIA.

2) La Luminosa neppure in sede di integrazione della documentazione richiesta dalla Commissione AIA ha presentato ipotesi progettuali relative agli impianti di distribuzione per la fornitura di calore che al pari di qualunque altro impianto doveva necessariamente essere sottoposto alla valutazione della Commissione. Anche il Ministero per i Beni Culturali a margine dell’ultima Conferenza di Servizi presso il Ministero dello Sviluppo economico ha recentemente segnalato che nessun progetto relativo a tali impianti è stato sottoposto alla Soprintendenza ai Beni Ambientali competente a valutare l’impatto sull’ambiente fluviale e sul paesaggio.

Si fa presente che il lotto Z4 assegnato è circondato per due lati dai Fiumi Calore e Tammaro poiché posto alla confluenza, per un lato dalla ferrovia e per il quarto da lotti al di fuori del perimetro della zona A.S.I.. Conseguentemente, con qualunque soluzione progettuale, la rete di  distribuzione dovrebbe necessariamente attraversare i due fiumi.

Si evidenzia che la mancata presentazione in sede di procedimento di una progettazione sia pur di massima della rete di distribuzione del calore/vapore non soddisfa i criteri cui è ispirato il procedimento A.I.A. che è rivolto alla applicazione delle migliori tecnologie e al raggiungimento della maggiore efficienza energetica con il minore inquinamento possibile. Tutte le progettazioni relative all’impianto e alle soluzioni tecnologiche prescelte devono fare parte integrante della proposta e quindi essere soggette a valutazione.

3) La stessa Commissione ha presente che tutto il territorio della Comune di Benevento è stato identificato quale “area da risanare” dal Piano di Risanamento Regionale della qualità dell’aria, approvato con delibera  di Giunta Regionale n.167/2006. L’ introduzione delle emissioni prodotte dall’impianto annullerebbe quanto previsto dal suddetto Piano, come si evince dallo schema seguente ove  sono quantificate nella colonna  E) le emissioni della Centrale e nella colonna F) le emissioni degli impianti presenti nell’area ASI:

A temperatura ambiente di 15°C

I dati sono tratti dallo studio di Impatto ambientale (SIA) della Luminosa del 2003 e dallo “studio delle missioni evitate dal Consorzio Industriale con la Centrale luminosa in assetto cogenerativo” del 2009 presentate in sede A.I.A. dalla soc. Luminosa.

A B C D E F
Portata totale di fumi @ 12,6 % O2 2.280 t/h 1.800.000 Nm3/h      
Portata totale di fumi @ 15% O2 secco   2.050.000 Nm3/h      
Temperatura fumi al camino 80 °C        
Emissione CO2  @ 15% O2 secco   140.000 kg/h Totale  emissioni CO2 x 8000h 1.120.000  T 4.327 T/anno
Emissione NOx @ 15% O2 secco 50 mg/Nm3 105 kg/h Totale  emissioni NO2 x 8000h 840 T 3,90 T/anno
Emissione CO @ 15% O2 secco 30 mg/Nm3 62 kg/h Totale  emissioni CO2  x 8000h 496 T 1,95 T/anno
Emissione SO2 tracce trascurabili      
Emissioni polveri tracce trascurabili
PM10 O,52 T/anno
COV 0,39 T/anno
N2O 0,23 T/anno

Si evidenzia che se le aziende di Ponte Valentino dovessero dismettere i propri impianti termici la CO2 (anidride carbonica) si ridurrebbe di 4.327 tonnellate all’anno ma la centrale Luminosa ne produrrebbe 1.120.000 tonnellate all’anno. Se, invece, si costruisse la Centrale, considerata l’ indisponibilità delle aziende a dismettere tali impianti e la impossibilità della Luminosa a erogare il calore per mancanza di impianti autorizzati, i due dati si sommerebbero e la produzione totale di CO2 aumenterebbe di 300 volte.Si segnala che dai dati ARPAC risulta lo sforamento dei limiti delle polveri PM10 per 100 giorni nell’anno 2008 e per 58 volte nell’anno 2009 fino al 20 novembre per il territorio beneventano.

C) LE INFONDATE ED ILLOGICHE VALUTAZIONI DELLA LUMINOSA E DELLA COMMISSIONE VIA SULLE  EMISSIONI DEGLI  INQUINANTI.

La società Luminosa ha indicato i quantitativi di tonnellate annue di inquinanti prodotte dall’impianto che, come si evidenzia nella seguente tabella sono di gran lunga superiori alle sostanze inquinanti prodotte in totale nella Provincia di Benevento nell’anno 2000 come risulta da dati ufficiali dell’ENEA.

Tabella di confronto tra le emissioni totali di CO2, NOx e CO prodotte nella  provincia di Benevento secondo dati ENEA (anno 2000) con le emissioni della Centrale Elettrica dichiarate dalla società “Luminosa”

Provincia di Benevento anno 2000 Centrale termoelettrica “Luminosa” Totale inquinanti
Anidride Carbonica (CO2) 735.000 Tonnellate/anno 1.120.000 Tonnellate/anno 1.855.000 Tonnellate /anno
Ossidi di Azoto (NOx) 4.256 Tonnellate/anno 839 Tonnellate/anno 5.095 Tonnellate/anno
Monossido di Carbonio    (CO) 34.757 Tonnellate/anno 495,5 Tonnellate/anno 35.252,5 Tonnellate /anno

L’analisi di questa tabella comparativa rivela un dato lampante e cioè che la qualità dell’aria di una vasta area della provincia di Benevento comprendente il capoluogo e vasta parte del territorio circonvicino, che a sua volta è l’area più densamente abitata della nostra provincia, subirebbe delle profonde trasformazioni con contraccolpi gravissimi  se venisse realizzata la centrale elettrica. Gli enormi volumi di emissioni generati dalla Centrale Elettrica alimentata a gas metano messi a confronto con le percentuali di emissioni dell’anno 2000 calcolate per l’intera provincia in uno studio a cura dell’ENEA, fanno sospettare a buon ragione che a un tale degrado qualitativo dell’atmosfera si associerà uno scadimento dello stato di salute dei cittadini oltre a provocare effetti gravi sull’ecosistema. Gli NOx sono inquinanti multi-effetto, nel senso che hanno rilevanza sia per i fenomeni di inquinamento su grande scala (piogge acide) sia per fenomeni di tipo locale riconducibili essenzialmente allo stato della qualità dell’aria nella area urbana. Inoltre i dati tratti  dal Piano Energetico ed Ambientale (PEA) della Provincia di Benevento cap. III. 4.2 “GLI INQUINANTI E LA STIMA DELLE EMISSIONI” indicano senza ombra di dubbio che un tale aumento di emissioni di gas serra non sarebbe giustificato localmente né da un assorbimento elettrico richiesto da un comparto industriale particolarmente sviluppato né tanto meno legato al fabbisogno elettrico di un grande centro urbano.

D)  L’IMPIANTO LUMINOSA NON E’ A COGENERAZIONE E NON HA LA RICHIESTA EFFICIENZA ENERGETICA.

Per quanto riguarda la Centrale Elettrica proposta da Luminosa il bilancio energetico senza cessione di calore/vapore è pari al 55% mentre il bilancio energetico con cessione di calore/vapore  lo porterebbe ad un rendimento complessivo del 60%.

Invece nella produzione combinata di impianti a cogenerazione si può incrementare l’efficienza di utilizzo del combustibile fossile fino ad oltre l’80%.  A ciò corrispondono minori costi e minori emissioni di inquinanti e di gas ad effetto serra, rispetto alla produzione separata di elettricità e di calore.  Il vantaggio della cogenerazione ad alto rendimento è quello di accorpare due fasi altrimenti distinte: da un lato la produzione di energia elettrica e dall’altro la produzione di calore in una caldaia tradizionale, accrescendo il rendimento complessivo e assicurando un risparmio energetico. In un solo processo l’energia contenuta dal combustibile viene maggiormente sfruttata e questo fatto comporta, rispetto alla produzione separata delle stesse quantità di energia elettrica e calore, un risparmio in termini economici, energetici, riduzione di combustibile da utilizzare, che va dal 30 al 40%, per produrre energia elettrica e termica, e di emissioni in atmosfera.

Nel caso in specie nel progetto presentato da Luminosa la cogenerazione è, di fatto, solo prevista ma sostanzialmente inattuabile perché nessuna delle industrie presenti nell’area A.S.I. di Ponte Valentino, una volta interpellate dall’Amministrazione Provinciale si è dichiarata interessata alla fornitura di calore/vapore. Comunque, la Centrale Elettrica proposta dalla Luminosa per la tecnologia utilizzata e la tipologia impiantistica rimarrebbe in ogni caso, seppure fosse di cogenerazione rimarrebbe ben al di sotto dei rendimenti termici oggi tecnologicamente disponibili non corrispondendo di fatto alla tipologia  per la quale è stata richiesta l’autorizzazione.

E) LA DECISIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA SUI LIVELLI  PM10

Con riferimento alla componente atmosfera e qualità dell’aria post operam, è evidente che la progettata centrale a turbogas della società Luminosa è incompatibile con i dati delle emissioni riportati dall’Italia in commissione europea che hanno consentito di ottenere la proroga e pertanto anche con le conseguenti valutazioni e prescrizioni adottate dalla Commissione Europea.

A tale proposito si richiama quanto evidenziato nel parere della Commissione V.I.A. a pagina 17: “… in base a recenti pubblicazioni scientifiche che riportano un fattore di conversione degli NOx in PM10 secondario pari a 0,88, l’impatto delle centrali turbogas risulterebbe non trascurabile ai fini della formazione dell’inquinante, che rappresenta a livello nazionale quello maggiormente critico in relazione all’elevatissimo numero dei superamenti delle soglie di legge vigenti, già riscontrati nel primo trimestre del 2005; non si esclude quindi che l’emissioni di NOx della centrale possano determinare incrementi di concentrazione di particolato secondario in zone anche molto distanti dal punto di emissione…..

Si evidenzia che la società Luminosa non ha fornito dato alcuno sull’incidenza della centrale sulla formazione di PM10 (vedi S.I.A.) mentre al contrario ha fornito, in sede di integrazioni AIA, dati precisi sui valori di PM 10 emessi dalle industrie presenti nella zona A.S.I. di Ponte Valentino, che sono totalmente difformi e notevolmente inferiori da quelli presi in considerazione dalla Commissione V.I.A. (vedi pag. 15).

Sulla base di quanto affermato dalla Commissione V.I.A. è innegabile che i valori delle PM10 nella Zona 3 (beneventano) verrebbero alterati dalle emissioni di NOx della Centrale (840 T) e non sarebbero  più coincidenti con quelli forniti oggi dall’Italia alla Commissione Europea .

Si richiama quanto precisato dalla Commissione Europea al punto 28: “…. a condizioni che le misure locali e regionali previste siano attuate rigorosamente ed entro i termini”. Poiché la Zona 3 è interessata dal Piano di risanamento dell’aria approvato con delibera di Giunta Regionale n°167/06 ,l’autorizzazione dell’impianto non è assolutamente consentita dalle recenti prescrizioni della Commissione Europea e sarebbe oggetto di denuncia alla stessa con conseguente applicazione delle sanzioni previste dalla Direttiva.

Per segnalare ancora la ulteriore difformità di tutto l’iter procedimentale, compresa la assegnazione illegittima dell’area da parte del Consorzio ASI e la conseguente apposizione del vincolo all’esproprio solo su una parte del lotto necessario, si contestano anche i dati e le argomentazioni fornite con la relazione del 2 dicembre 2009 dai Dirigenti del Settore Sviluppo Economico della Regione Campania, inviata in modo assolutamente improprio come parere alla Conferenza dei Servizi presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Tale documento che contiene numerose inesattezze e il richiamo a fantasiose interpretazioni della Pianificazione Regionale in campo Energetico ed Urbanistico, doveva essere solo un’atto intraprocedimentale inviato al Presidente della Giunta Regionale e che è stato invece assunto, se non formalmente almeno nel contenuto, come anticipazione del parere favorevole della Regione Campania in Conferenza dei Servizi.

Tutto ciò premesso ed esposto, la scrivente Associazione

C H I E D E

Alla Commissione A.I.A. presso il Ministero di non emettere l’autorizzazione richiesta dalla Luminosa s.r.l.

Benevento 18 febbraio 2010

Associazione Altrabenevento

Il Presidente

Gabriele Corona

© Altrabenevento

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