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Nuova Conferenza dei Servizi per la Luminosa: il Consorzio ASI non revoca l’assegnazione del lotto.

Da Gazzetta Benevento

Da Gazzetta Benevento

ALTRABENEVENTO – Comunicato stampa del 15 dicembre 2009

Domani, il Comune di Benevento e la Provincia sono nuovamente convocati presso il Ministero dello Sviluppo Economico per la Conferenza dei Servizi che dovrebbe rilasciare la autorizzazione definitiva per la costruzione della mega centrale elettrica da 400 mega watt in località Ponte Valentino, ma i due Enti non depositeranno l’atto di revoca del lotto assegnato alla Luminosa da parte del Consorzio ASI. Infatti, i legali di Provincia e ASI, nonostante sia stato avviato lo scorso 29 ottobre il provvedimento per la revoca, hanno ritenuto di non concludere il provvedimento con motivazioni astruse e contraddittorie.

Anche la Regione Campania non potrà esibire la Delibera di Giunta Regionale di contrarietà alla costruzione dell’Impianto perché la stessa non è stata assunta nonostante il consiglio regionale abbia approvato alla unanimità l’ordine del giorno con il quale si è deciso di non concedere l’intesa sollecitata più volte dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Con ogni probabilità sarà assente alla Conferenza dei Servizi il Ministero dell’Ambiente che, contrariamente a quanto stabilito al termine del tavolo Istituzionale del 7 dicembre scorso, doveva essere sollecitato dai parlamentari sanniti a revocare la favorevole Valutazione di Impatto Ambientale rilasciata sulla base di presupposti errati, come Altrabenevento ha nuovamente ricordato con un documento inviato oggi ai Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente.

L’associazione, dopo aver ribadito che il progetto è incompatibile con la pianificazione territoriale e regionale e che l’impianto proposto dalla Luminosa è escluso dalla programmazione energetica della Provincia e della Regione, si sofferma su un aspetto considerato fondamentale per la critica alla mega Centrale Elettrica: l’inquinamento prodotto dall’impianto non viene compensato con la riduzione delle emissioni prodotte dalle aziende del luogo che acquistando energia termica dalla Luminosa dovrebbero dismettere i propri impianti per la produzione di acqua calda.

Altrabenevento, infatti, dopo aver ribadito che “la fornitura di calore/vapore non è neppure prevista dal progetto dell’impianto perché manca la rete di distribuzione” evidenzia che “se le aziende di Ponte Valentino dovessero dismettere i propri impianti termici la CO2 (anidride carbonica) si ridurrebbe di 4.327 tonnellate all’anno ma la centrale Luminosa ne produrrebbe 1.120.000 tonnellate all’anno. Se, invece, si considera l’indisponibilità delle aziende ad acquistare la fornitura di calore dalla Luminosa, i due dati si sommerebbero e la produzione attuale di CO2 aumenterebbe di 300 volte.

Per questi motivi, Altrabenevento conclude il suo documento chiedendo, Al Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare di annullare in autotutela il parere della Commissione VIA n.825 del 28/09/2006 e il successivo decreto di compatibilità ambientale 1/08/2008; Al Ministero dello Sviluppo Economico di revocare la procedura avviata per la concessione dell’autorizzazione in quanto non si tratta di impianto a cogenerazione e non rispetta i parametri di coefficienza energetica e non risponde alle attuali necessità di produzione energetica quali risultanti dalle previsioni della Terna spa e dell’Enea;

Al Ministero dello Sviluppo Economico, Altrabenevento chiede anche di revocare l’apposizione del vincolo di esproprio sui terreni destinati all’edificazione dell’impianto prendendo atto che il lotto ricade, dopo l’approvazione del PTR, nel corridoio ecologico del fiume Calore. In ogni caso le aree sulle quali è stato apposto, illegittimamente, il vincolo di esproprio non sono quelle del progetto presentato dalla Luminosa che prevede opere ed impianti su particelle non indicate nel piano particellare di esproprio grafico e descrittivo.

Il presidente- Gabriele Corona

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© Altrabenevento

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