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Le richieste di Altrabenevento alle istituzioni locali, regionali e nazionali, per evitare la costruzione della centrale della Luminosa.

turbogas_livornoALTRABENEVENTO

  • Al Sindaco  del  Comune di  Benevento
  • All’Assessore all’Ambiente del Comune di Benevento
  • Al Presidente  della Provincia di Benevento
  • All’Assessore all’Ambiente della Provincia di  Benevento
  • Al Presidente della Regione Campania – Napoli
  • All’Assessore all’Ambiente  della Regione Campania – Napoli
  • All’Assessore alle Attività Produttive della Regione Campania – Napoli
  • Al Ministero dello Sviluppo Economico-Dipartimento per l’Energia  Direzione Generale per l’Energia Nucleare,le Energie Rinnovabili,l’Efficienza Energetica-  Via Molise 2 Roma
  • Alla Commissione Istruttoria per  l’Autorizzazione Integrata Ambientale –IPPC c/o ISPRA- Via Curtatone 3 – Roma
  • Al Ministero dell’Ambiente  e della Tutela del Territorio e del Mare- Direzione Generale per la Salvaguardia Ambientale  – Via Cristoforo Colombo n.44 Roma
  • Al Senatore  Pasquale Viespoli- Benevento
  • Al Senatore Cosimo Izzo – Benevento
  • All’On.le  Mario Pepe – Benevento
  • All’On.le Costantino Boffa – Benevento
  • All’On.le Nunzia De Girolamo – Benevento
  • All’On.le  Nicola Formichella – Benevento
  • All’On.le Luca Colasanto – Benevento
  • All’On.le Mario Ascierto Della Ratta – Benevento

Autorizzazione Legge n.55/02 e Legge n.59/05  per la realizzazione di presunta Centrale Termoelettrica a turbogas a ciclo combinato nell’area ASI di Ponte  Valentino – Benevento –  società Luminosa s.r.l.

P R E M E S S O

1)      Che presso il Ministero Sviluppo Economico è in corso la Conferenza di Servizi per il rilascio dell’autorizzazione di cui alla Legge n.55/02 alla Centrale elettrica che la società Luminosa s.r.l. ha proposto di realizzare in località Ponte Valentino alla confluenza dei Fiumi Calore e Tammaro;

2)      Che in data 1/08/2008 è stato emesso il decreto interministeriale di compatibilità ambientale a seguito  del parere favorevole della Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale n.825 del 28/09/2006 rilasciato a condizione che la Centrale della Luminosa fornisca calore/vapore alle aziende dell’area ASI affinché le stesse dismettendo i propri impianti termici, riducano la produzione di inquinanti nell’area che la Regione Campania considera da risanare;

3)      Che il parere VIA per espressa disposizione dell’art.1 comma2 della Legge 55/02 costituisce “ parte integrante e condizione necessaria del procedimento autorizzatorio”;

4)      Che il parere  VIA  ed il conseguente decreto interministeriale di compatibilità ambientale risultano in palese difformità rispetto alla pianificazione territoriale e di settore già vigente all’atto della emanazione dei provvedimenti con conseguente illegittimità degli stessi;

5)      Che presso il “Ministero per l’Ambiente per la tutela del territorio e del mare” è in corso l’istruttoria per il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale – A.I.A. – al suddetto impianto;

6)      Che l’Associazione Altrabenevento ha presentato osservazioni nei  procedimenti in corso presso i Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente nonché diffide a non rilasciare le autorizzazioni richieste dalla Luminosa in ragione delle gravi incompatibilità ambientali e tecniche dell’impianto che si vuole realizzare nell’area ASI di Ponte Valentino ;

7)      Che la società Luminosa  ha omesso di presentare rilevanti documenti alla Commissione  presso il Ministero dell’Ambiente in sede di integrazioni;

8)      Che la Regione Campania prima ha escluso la realizzazione dell’impianto della Luminosa in quanto incompatibile con altri impianti già autorizzati, e poi  con i propri funzionari ha espresso pareri contrastanti;

9)      Che tale incompatibilità è stata recepita dalla Commissione VIA del Ministero ;

10)   Che l’impianto della Luminosa non è menzionato nella Proposta di Piano Energetico Regionale (PEAR) approvata di recente dalla G.R. Campania con delibera n. 475  del 18/03/09;

11)   Che la Centrale Elettrica sottoposta ad autorizzazione, presentata come impianto a  COGENERAZIONE, in realtà è priva del sistema di distribuzione del calore/vapore alle aziende presenti nell’ASI con conseguente impossibilità di riduzione dell’inquinamento prodotto in zona e quindi con assoluta impossibilità di rispettare le prescrizioni sulle quali si fonda il parere favorevole della Commissione VIA;

tutto ciò premesso la scrivente associazione presenta le seguenti

OSSERVAZIONI

A) INCOMPATIBILITA’ DEL PROGETTO CON LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE PROVINCIALE E REGIONALE.

 

Il parere della Commissione VIA è stato emesso in data 28/09/2006 ed il conseguente decreto di compatibilità ambientale in data 1/08/2008 in palese difformità con le disposizioni della pianificazione territoriale provinciale (PTCP) adottata con delibera n.86 del 16/12/2004 le cui norme prescrittive del sono immediatamente cogenti ed hanno valore a tempo indeterminato.

Gli artt.17 e 21 (norme prescrittive) delle medesime Norme Tecniche di Attuazione del PTCP “Direttive e indirizzi tecnici da osservare nelle strutture ambientali complesse corridoi fluviali” vietano l’ edificazione nelle fasce perifluviali individuate e cartografate cui vengono attribuite esclusivamente funzioni di corridoi ecologici così come avviene nel caso in questione: Fiume Calore (Corridoio ecologico regionale secondario) almeno 300 metri a lato per ogni sponda.

Il PTCP esclude anche espressamente all’art.108 l’installazione di centrali termoelettriche.

La  Regione Campania ha inoltre approvato in data 13/10/08 la Legge Regionale n° 13 “Piano Territoriale Regionale” (PTR) con il quale vengono definite misure di salvaguardia dell’integrità dei corsi d’acqua e degli elementi morfologici caratterizzanti (alveo, sponde, isole fluviali, aree golenali, aree umide), delle aree ripariali, di pertinenza fluviale e dei fondovalle alluvionali, tutelando gli elementi di naturalità presenti e le condizioni di continuità e apertura degli spazi agricoli allo scopo di preservarne la funzione di corridoio ecologico, di fasce tampone a protezione delle risorse idriche, di aree di mitigazione del rischio idraulico e  non consentendone l’edificabilità. Ciò risulta inequivocabilmente dalla  cartografia redatta dal PTR della Campania che è composta, nell’ambito del Documento di Piano, di una serie di Quadri Territoriali di Riferimento (QTR):

Il 1° QTR – Rete Ecologica – inserisce il tratto del Fiume Calore che attraversa l’area del Consorzio A.S.I. nel “Corridoio regionale trasversale” confermandone quindi la funzione assegnatagli dalla pianificazione provinciale e riconoscendone il regime di tutela innanzi detto, anzi il tratto grafico specifica che trattasi di corridoio ecologico da potenziare indisponibile per qualsiasi uso edificativo.

Il riconoscimento di corridoio ecologico regionale da parte del PTR di quel tratto del Fiume Calore che attraversa la zona A.S.I. di Ponte Valentino fa applicare ed estendere la fascia di tutela ad almeno 500 metri per lato  per sponda così come disciplinato dall’art 16 delle NTA del PTCP di Benevento che prevede, appunto, la fascia di tutela massima per i corridoi ecologici regionali che attraversano il territorio della provincia sannita.

Ciò esclude l’edificazione dell’impianto proposto dalla Luminosa sul lotto oggetto di pronuncia VIA.

In relazione a quanto esposto, risulta evidente che il parere espresso dalla Commissione VIA deve essere annullato in  autotutela, così come richiesto dalla scrivente associazione al competente Ministero dell’Ambiente con atto di diffida 09/02/2009 e pertanto anche la procedura instaurata successivamente deve essere annullata.

La società Luminosa in sede di procedimento per la concessione AIA ha del tutto ignorato i vincoli della pianificazione territoriale vigenti sul lotto dell’area ASI che sono stati invece tutelati dalla Provincia e dal Comune di Benevento con le recenti delibere di Consiglio Provinciale e Comunale a seguito delle quali il Commissario ASI ha disposto in data 28/10/2009  la revoca dell’assegnazione del lotto .

 

B)  L’IMPIANTO DELLA LUMINOSA E’ ESCLUSO DALLA PROGRAMMAZIONE ENERGETICA REGIONALE E PROVINCIALE.

In assenza del Piano Energetico Nazionale, deve essere imposto il rispetto delle previsioni e prescrizioni dei piani energetici regionali e provinciali dai quali risulta l’evoluzione dell’offerta e della domanda di energia per la Regione Campania e la Provincia di Benevento riferite al periodo 2013 – 2020 e nei quali è esclusa la realizzazione dell’impianto della Luminosa a Ponte Valentino.

1) La Regione Campania con delibera di Giunta Regionale n. 475 del 18 marzo 2009 ha approvato la Proposta di  Piano Energetico Ambientale Regionale – PEAR.

Il Piano è stato redatto con criteri, previsioni e scenari che hanno carattere di coerenza e complementarità con il PTR tenendo in considerazione le “Linee Guida per il paesaggio in Campania” ed i diversi Quadri Territoriali di riferimento, gli obiettivi strategici di valorizzazione dei territori marginali attraverso lo sviluppo di sistemi per la gestione ambientale, l’adozione di tecnologie pulite, il riciclaggio dei rifiuti e l’utilizzazione economica dell’energia, in particolare attraverso investimenti per l’adozione di tecnologie di produzione d’energia solare e da biomasse.

Di seguito viene fornita la tabella del Piano che definisce gli impianti a ciclo combinato già programmati per il parco termoelettrico in regione Campania:

Come è evidenziato dal PEAR, “ la realizzazione degli interventi di potenziamento del parco termoelettrico regionale attualmente programmati, unitamente a quelli relativi allo sviluppo delle fonti rinnovabili, sarebbe più che sufficiente ad assicurare l’azzeramento del deficit elettrico regionale entro il 2012-2013. Rispetto al 2007, l’incremento della potenza installata per le sole centrali termoelettriche a ciclo combinato di grande taglia sarebbe infatti di oltre 2.400 MW, con un conseguente aumento della produzione di energia elettrica compreso, potenzialmente, tra 10.000 GWh/anno e 15.000 GWh/anno, a seconda del fattore di utilizzo medio annuo delle nuove centrali, ovvero del loro numero di ore equivalenti di esercizio.”.

In conclusione, gli obiettivi minimi in tema di sviluppo del parco elettrico regionale, identificabili con quelli corrispondenti allo scenario “medio”, possono ricondursi all’obiettivo generale di raggiungere l’azzeramento del deficit elettrico regionale, mediante la realizzazione degli impianti già precedentemente autorizzati.

L’obiettivo risulta ancor più importante alla luce delle modifiche all’organizzazione del mercato elettrico introdotte recentemente dal cosiddetto “Decreto Anticrisi”, per effetto delle quali la rete di trasmissione ad alta tensione sarà suddivisa in tre macro-zone, con determinazione di un prezzo di borsa differenziato, e non più unico a livello nazionale.

L’autorizzazione di ulteriori impianti come quello proposto dalla società Luminosa inquadrato  nella macro- zona Sud del mercato elettrico contrasta con il surplus elettrico, rispetto al loro fabbisogno interno, che le regioni confinanti  con la Campania (Puglia, Calabria e Molise) hanno nel frattempo acquisito. Pertanto i Piani energetici regionali, come il PEAR, dovranno d’ora in poi necessariamente tener conto di questo nuovo e profondo cambio di orizzonte nella loro programmazione energetica; ad esempio la regione Puglia nel suo piano energetico prevede al 2016 la potenzialità di esportazione di energia elettrica pari al 50% contro il già rilevante 40% attuale del suo fabbisogno elettrico interno.

2) Anche nel PROGRAMMA DI AZIONE PER LO SVILUPPO ECONOMICO DELLA REGIONE CAMPANIA – PASER – approvato con delibera di Giunta Regionale n.962 del 30/05/2008  l’intervento della centrale Luminosa è escluso.

Il Piano evidenzia chiaramente come nelle ipotesi precisate le centrali termoelettriche, già  autorizzate e non ancora realizzate (Salerno e Orta di Atella (CE)) con l’aggiunta di quella di Flumeri (AV) (in procedura di autorizzazione ex DPCM 27/12/1988), siano largamente sufficienti all’azzeramento del deficit elettrico regionale, anche grazie allo sviluppo molto sostenuto delle fonti rinnovabili per le quali si prevede un incremento al 2013, rispetto al 2006, di oltre il 400%, in termini di energia prodotta con una potenza installata più che triplicata.

Si deve pertanto concludere che, sulla scorta del bilancio, degli scenari previsionali e degli obiettivi delle Linee d’indirizzo e in coerenza con gli stessi obiettivi di sviluppo del parco termoelettrico regionale a suo tempo indicati nelle Linee guida regionali del 2002 – i quali  prevedevano l’installazione di centrali termoelettriche a fonte fossile (gas naturale) di tipo convenzionale solo nella misura necessaria  a compensare il deficit elettrico regionale – la realizzazione delle centrali già attualmente previste non lascerebbe spazio a nuove iniziative analoghe sul territorio.

 

C)   LA REGIONE CAMPANIA CON LA DELIBERA n.469 del 25 marzo 2004 HA GIA’ ESCLUSO IL PROGETTO LUMINOSA DALLA PROGRAMMAZIONE ENERGETICA REGIONALE.

La Giunta della Regione Campania  ha definito il progetto Luminosa s.r.l. incompatibile con gli obiettivi e gli indirizzi della programmazione energetica regionale. In ogni caso dovrà comunque essere effettuata la “valutazione comparativa dei progetti presentati”  nell’ipotesi che il progetto di Flumeri (AV) dovesse completare con esito negativo la procedura in corso.

Risultano pertanto del tutto incomprensibili e non conformi agli strumenti normativi e di pianificazione settoriale gli interventi dei funzionari della Regione Campania effettuati nelle due procedure ministeriali sul progetto Luminosa. Tanto più che lo stesso parere della Commissione VIA si riferisce alla delibera n. 469/04 della Regione ed anzi la recepisce condizionando la realizzazione del Progetto Luminosa alla mancata approvazione dell’impianto di Flumeri (AV).

D) L’INQUINAMENTO PRODOTTO DALLA CENTRALE LUMINOSA NON VIENE COMPENSATO CON LA PRESUNTA FORNITURA DI CALORE  ALLE AZIENDE PER L’ ASSENZA DI COGENERAZIONE.

1) L’impianto della società Luminosa è stato progettato e viene definito a ciclo combinato ossia in grado di generare in un unico processo energia elettrica e calore, da utilizzare dalle aziende presenti nell’area ASI di Ponte Valentino. Ed infatti la Commissione VIA ha valutato il progetto in quanto destinato alla cogenerazione imponendo precise prescrizioni finalizzate a limitare le emissioni dannose prodotte dalle industrie presenti nell’area ASI che invece risulterebbero aggravate da quelle notevolmente superiori prodotte dall’impianto Luminosa.

Ma la Commissione VIA non si è resa conto che la fornitura di calore/vapore non è neppure prevista dal progetto dell’impianto  perché manca la rete di distribuzione, né la fornitura è stata mai sottoposta alle aziende che dovrebbero usufruirne e che hanno dichiarato di non essere interessate  in quanto già autonome.

L’obiettivo della Commissione VIA, pertanto, è  viziato fin dall’origine così che le prescrizioni destinate alla limitazione delle emissioni in atmosfera risultano di fatto impossibili da realizzare con le prevedibili conseguenze dell’aggravamento dell’inquinamento già esistente non solo a Ponte Valentino ma su tutta la città e la Provincia  in quanto le emissioni della Centrale si andrebbero ad aggiungere a quelle già prodotte senza l’impianto.

L’impossibilità di tale adeguamento condiziona e muta in maniera incisiva il rapporto con l’ecosistema dell’area interessata sotto il profilo della variazione qualitativa e/o quantitativa dello scarico o dell’aumento significativo delle emissioni atmosferiche. L’autorizzazione all’impianto senza la possibilità di attuazione della cogenerazione comporta di fatto una variazione sostanziale dell’opera tale da richiedere la riedizione del procedimento VIA.

2) La Luminosa neppure in sede di integrazione della documentazione richiesta dalla Commissione AIA ha presentato ipotesi progettuali relative agli impianti di distribuzione per la fornitura di calore che al pari di qualunque altro impianto doveva necessariamente essere sottoposto alla valutazione della Commissione. Anche il Ministero per i Beni Culturali a margine dell’ultima Conferenza di Servizi presso il Ministero dello Sviluppo economico ha recentemente segnalato che nessun progetto relativo a tali impianti è stato sottoposto alla Soprintendenza ai Beni Ambientali competente a valutare l’impatto sull’ambiente fluviale e sul paesaggio.

Si fa presente che il lotto Z4 assegnato è circondato per due lati dai Fiumi Calore e Tammaro poiché posto alla confluenza, per un lato dalla ferrovia e per il quarto da lotti al di fuori del perimetro della zona A.S.I.. Conseguentemente, con qualunque soluzione progettuale, la rete di  distribuzione dovrebbe necessariamente attraversare i due fiumi.

Si evidenzia che la mancata presentazione in sede di procedimento di una progettazione sia pur di massima della rete di distribuzione del calore/vapore non soddisfa i criteri cui è ispirato il procedimento A.I.A. che è rivolto alla applicazione delle migliori tecnologie e al raggiungimento della maggiore efficienza energetica con il minore inquinamento possibile. Tutte le progettazioni relative all’impianto e alle soluzioni tecnologiche prescelte devono fare parte integrante della proposta e quindi essere soggette a valutazione.

3) La stessa Commissione ha presente che tutto il territorio della Comune di Benevento è stato identificato quale “area da risanare” dal Piano di Risanamento Regionale della qualità dell’aria, approvato con delibera  di Giunta Regionale n.167/2006. L’ introduzione delle emissioni prodotte dall’impianto annullerebbe quanto previsto dal suddetto Piano, come si evince dallo schema seguente ove  sono quantificate nella colonna  E) le emissioni della Centrale e nella colonna F) le emissioni degli impianti presenti nell’area ASI:

A temperatura ambiente di 15°C

I dati sono tratti dallo Studio di Impatto Ambientale (SIA) della Luminosa del 2003 e dallo “studio delle emissioni evitate dal consorzio industriale con la centrale Luminosa in assetto cogenerativo” del 2009 presentate in sede A.I.A. dalla società Luminosa.

A

B

C

D

E

F

Portata totale di fumi @ 12,6 % O2

2.280 t/h

1.800.000 Nm3/h

Portata totale di fumi @ 15% O2 secco

2.050.000 Nm3/h

Temperatura fumi al camino

80 °C

Emissione CO2 @ 15% O2 secco

140.000 kg/h

Totale  emissioni CO2 x 8000h

1.120.000  T

4.327 T/anno

Emissione NOx @ 15% O2 secco

50 mg/Nm3

105 kg/h

Totale  emissioni NO2 x 8000h

840 T

3,90 T/anno

Emissione CO @ 15% O2 secco

30 mg/Nm3

62 kg/h

Totale  emissioni CO2 x 8000h

496 T

1,95 T/anno

Emissione SO2

tracce

trascurabili

Emissioni polveri

tracce

trascurabili

PM10

O,52 T/anno

COV

0,39 T/anno

N2O

0,23 T/anno

Si evidenzia che se le aziende di Ponte Valentino dovessero dismettere i propri impianti termici la CO2 (anidride carbonica) si ridurrebbe di 4.327 tonnellate all’anno ma la Centrale Luminosa ne produrrebbe 1.120.000 tonnellate all’anno. Se, invece, si costruisse la Centrale, considerata l’ indisponibilità delle aziende a dismettere tali impianti e la impossibilità della Luminosa a erogare il calore per mancanza di impianti autorizzati, i due dati si sommerebbero e la produzione totale di CO2 aumenterebbe di 300 volte. Si segnala che dai dati ARPAC risulta lo sforamento dei limiti delle polveri PM10 per 100 giorni nell’anno 2008 e per 58 volte nell’anno 2009 fino al 20 novembre per il territorio beneventano.

 

E) L’IMPIANTO LUMINOSA NON E’ A COGENERAZIONE E NON HA LA RICHIESTA EFFICIENZA ENERGETICA.

Per quanto riguarda la Centrale Elettrica proposta da Luminosa il bilancio energetico senza cessione di calore/vapore è pari al 55% mentre il bilancio energetico con cessione di calore/vapore  lo porterebbe ad un rendimento complessivo del 60%.

Invece nella produzione combinata di impianti a cogenerazione si può incrementare l’efficienza di utilizzo del combustibile fossile fino ad oltre l’80%.  A ciò corrispondono minori costi e minori emissioni di inquinanti e di gas ad effetto serra, rispetto alla produzione separata di elettricità e di calore.  Il vantaggio della cogenerazione ad alto rendimento è quello di accorpare due fasi altrimenti distinte: da un lato la produzione di energia elettrica e dall’altro la produzione di calore in una caldaia tradizionale, accrescendo il rendimento complessivo e assicurando un risparmio energetico. In un solo processo l’energia contenuta dal combustibile viene maggiormente sfruttata e questo fatto comporta, rispetto alla produzione separata delle stesse quantità di energia elettrica e calore, un risparmio in termini economici, energetici, riduzione di combustibile da utilizzare, che va dal 30 al 40%, per produrre energia elettrica e termica, e di emissioni in atmosfera.

Nel caso in specie nel progetto presentato da Luminosa la cogenerazione è, di fatto, solo prevista ma sostanzialmente inattuabile perché nessuna delle industrie presenti nell’area A.S.I. di Ponte Valentino, una volta interpellate dall’Amministrazione Provinciale si è dichiarata interessata alla fornitura di calore/vapore. Comunque, la Centrale Elettrica proposta dalla Luminosa per la tecnologia utilizzata e la tipologia impiantistica rimarrebbe in ogni caso, seppure fosse di cogenerazione rimarrebbe ben al di sotto dei rendimenti termici oggi tecnologicamente disponibili non corrispondendo di fatto alla tipologia  per la quale è stata richiesta l’autorizzazione.

F) LA LUMINOSA HA PRESENTATO IN SEDE DI PROCEDIMENTO A.I.A. 57 DOCUMENTI INUTILI E CONTRADDITTORI E NON RISPONDENTI ALLO STATO DEI LUOGHI.

I documenti prodotti dalla società Luminosa s.r.l. non rispondono alle  richieste di integrazioni avanzate dal gruppo istruttore  della Commissione AIA ed anzi  in molti casi  non corrispondono allo stato dei luoghi, allo stato di fatto ed alla normativa vigente.

Si è infatti riscontrato  quanto segue:

Documento  A. 12 – Certificato dei sistemi di gestione ambientale: il certificato prodotto dalla Luminosa è riferito alla Società Ansaldo Energia senza che sia fornita alcuna spiegazione di ciò.

Documento  A. 15 –  Stralcio del PRG: La Luminosa si riferisce al PTR specificando che al momento attuale (luglio 2009)  è ancora in fase di elaborazione: ciò è falso perché il PTR è stato approvato con L.R. n. 13/08. Tale documento è di fondamentale importanza perché individua l’area dove è compreso il lotto previsto per la realizzazione della Centrale Elettrica quale corridoio ecologico regionale, subordinato a vincoli di inedificabilità e di tutela.  Sono anche non veritiere le affermazioni della Luminosa che il sito è esterno agli ambiti individuati dai piani paesistici e dalle linee guida.

Allegato A.15.3 e A. 15.4 – Carte dei vincoli ambientali – : Le carte dei vincoli vigenti sul territorio non sono state prodotte dalla Luminosa che pertanto non ha indicato volutamente i vincoli attualmente esistenti sul territorio.

Allegato A. 23 – Parere di compatibilità ambientale: la società ha fornito esclusivamente uno studio delle emissioni evitate dalle aziende del Consorzio A.S.I. attraverso  la attività cogenerativa: allo stato attuale non ha fornito la documentazione relativa a richieste di fornitura e/o alla previsione di futuri allacci. E’ stato invece accertato dalla Amministrazione Provinciale che nessuna delle aziende A.S.I. è interessata alla fornitura di calore/vapore.  La Luminosa non ha evidenziato che le emissioni evitate sarebbero comunque ben poca cosa rispetto a quelle prodotte.

Allegati A.24 – Relazione sui vincoli urbanistici ambientali e territoriali:  manca ogni riferimento ai vincoli di pianificazione territoriale in quanto i documenti prodotti hanno contenuti non attinenti a quanto richiesto e rispondono solo parzialmente alle informazioni richieste.

Allegato B.21.3 – Planimetria reti fognarie – :  Dai documenti allegati risulta  che non esiste il collegamento tra la rete fognaria dell’impianto della centrale Elettrica ed il depuratore consortile collocato sulla sponda opposta del fiume Calore. Allo stato attuale il trattamento delle acque reflue dell’impianto non può avvenire anche perché  il depuratore del Consorzio ASI non è  in esercizio, contrariamente a quanto indicato nella planimetria allegata dalla Luminosa.

Tale stato di fatto non è stato finora rilevato dalla Commissione AIA, che non può esprimere un parere positivo se le  acque reflue dell’impianto non vengono smaltite a norma di legge, ciò che attualmente non può avvenire in carenza di qualsiasi collegamento con il depuratore.

 

G)L’IMPIANTO LUMINOSA E’ INCOMPATIBILE CON I DATI ATTUALI DI CONSUMO E CON LE PREVISIONI DI DOMANDA ELETTRICA IN ENERGIA.

Nel documento elaborato dalla Terna spa, che contiene l’aggiornamento annuale delle previsioni a medio e lungo termine della domanda di energia, si legge quanto segue : ” Per quanto riguarda la previsione della domanda elettrica si è tenuto conto della modesta flessione maturata nel 2008, pari a -0,1% rispetto all’anno precedente. Si è soprattutto cercato di integrare nella previsione il notevole ripiegamento atteso per l’anno in corso, che non ha precedenti negli ultimi sessanta anni. Sulla base dei dati provvisori, la domanda di energia elettrica acquisita nel periodo gennaio – agosto 2009 risulta infatti in flessione di oltre 7 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2008.”

Ed inoltre viene evidenziato che : “ Nel 2014, anno intermedio al periodo 2008 – 2019, si ipotizza nello scenario di sviluppo (ipotesi superiore) una domanda elettrica pari a 352,2 TWh con un tasso medio annuo di sviluppo 2008 – 2014 pari a +0,6%, e di 2,8% per gli anni 2014 – 2019.

Nello scenario base (ipotesi inferiore) si prevede un tasso di crescita nullo (+0,0%) nel primo dei due periodi, con un domanda elettrica che – recuperando pressappoco i livelli del 2008 – raggiungerà i 339,1 TWh nel 2014, e pari a +1,0% per anno dal 2014 al  2019”.

Tutto ciò premesso ed esposto la scrivente Associazione

C H I E D E

Al Comune ed alla Provincia di Benevento di vigilare affinchè il Consorzio ASI concluda efficacemente il procedimento per la revoca del lotto assegnato alla Luminosa;

Al Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare di annullare in autotutela il parere della Commissione VIA n.825 del 28/09/2006 e il successivo decreto di compatibilità ambientale 1/08/2008 ;

Alla Commissione A.I.A. presso il Ministero Ambiente di prendere atto delle gravi carenze progettuali e di non concedere il parere favorevole;

Al Ministero dello Sviluppo Economico di revocare la procedura avviata per la concessione dell’autorizzazione ex L. n.55/02 alla società Luminosa in quanto :

1)il parere VIA è stato rilasciato su falsi presupposti;  2) il lotto individuato per la realizzazione dell’impianto Luminosa non è edificabile;  3)  non si tratta di impianto a cogenerazione e  non rispetta i parametri di coefficienza energetica;  4) l’impianto  non risponde alle attuali necessità di produzione energetica quali risultanti dalle previsioni della Terna spa e dell’Enea;

Alla Regione Campania di esprimere parere negativo all’intesa di cui alla L. n.55/02  in quanto la Centrale della società Luminosa  è incompatibile con la pianificazione e la programmazione regionale e provinciale ed il lotto ricade nel corridoio ecologico trasversale individuato dalla L. R. n.13/2008;

Ai Parlamentari ed ai Consiglieri Regionali del Sannio di rappresentare presso gli Enti competenti le ragioni di netta contrarietà alla realizzazione della Centrale prevista dalla Luminosa espressa all’unanimità dai Consigli  Comunali di Benevento, Pietrelcina e Paduli, dal Consiglio Provinciale e dalle Comunità locali.

Benevento  7 dicembre 2009

Associazione Altrabenevento

Gabriele Corona                   Alessandra Sandrucci                       Vincenzo Fioretti

© Altrabenevento

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