Ancora rinviata la Conferenza dei Servizi ma la Regione si prepara a dare parere favorevole alla Luminosa
(Il Quaderno del 21/09/2009)
Nulla di fatto sulla Luminosa: Conferenza di Servizi aggiornata al mese prossimo
E’ stata aggiornata al mese prossimo, ancora una volta su richiesta della Regione Campania, la Conferenza di Servizi presso il Ministero dello Sviluppo economico in merito alla centrale elettrica a turbogas Luminosa srl in Contrada Ponte Valentino di Benevento. Gli assessori provinciali Gianluca Aceto e Gianvito Bello, e comunale Enrico Castiello hanno presentato in sede di Conferenza, a nome delle rispettive Amministrazioni, un nuovo documento congiunto in opposizione all’insediamento. Si fa presente che la centrale proposta è un impianto termoelettrico a gas metano, caratterizzato da ciclo combinato e cogenerativo, il quale produce, al termine della lavorazione, PM10, cioè materiale presente in atmosfera in forma di particelle microscopiche costituito da polvere, fumo, microgocce di sostanze liquide.
Tali sostanze sono già oggi nell’atmosfera di Benevento, a ragione del suo particolare microclima e della sua posizione geografica, tanto che, si legge testualmente nel documento, “alla data del 14 luglio 2009 la centralina storica ha registrato il ventunesimo superamento del PM10. Il valore limite di tale inquinante è stato superato, nell’anno 2008, per ben 100 volte”. A ragione di ciò, si legge ancora nel documento, “se dovesse essere realizzata la centrale termoelettrica il danno all’ambiente crescerebbe in modo esponenziale e diventerebbe incontrollabile”.
Nel documento si sottolinea inoltre che la centrale non è prevista dal Piano Energetico Ambientale Provinciale; dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale; dalla proposta di Piano Energetico Ambientale Regionale (P.E.A.R); dal Piano Territoriale Regionale. Comune e Provincia fanno osservare che, secondo tale ultimo strumento di pianificazione, la centrale si collocherebbe esattamente nel corridoio ecologico del fiume Calore avente una fascia di rispetto di almeno 300 mt per lato, per sponda, cioè, si sottolinea nel documento, in una zona indisponibile per qualsiasi uso edificativo.
Per quanto riguarda la già concessa Valutazione di Impatto ambientale (VIA), che si fonda sul presupposto di una presunta vendita dell’energia prodotta da Luminosa alle Aziende della zona, con il conseguente presunto abbattimento dell’inquinamento prodotto dalla produzione di energia per il loro fabbisogno, ebbene su questo punto Comune e Provincia di Benevento contestano con fermezza tale assunto a ragione dei risultati di una indagine che, si legge nel documento, è stata svolta nei giorni scorsi presso tutte le Aziende locali. Da tale indagine è emerso che “quasi tutte le società hanno dichiarato di non aver assunto alcun accordo con la società Luminosa srl, né intendono stipulare alcun contratto di fornitura in futuro”.
In conclusione, Comune e Provincia di Benevento dichiarano che “il giudizio favorevole di compatibilità ambientale (parere Via) espresso sul progetto proposto dalla società Luminosa srl non risulta adeguato in quanto le prescrizioni cui è subordinata sono irrealizzabili. Pertanto, per le motivazioni su-esposte, questi Enti, esprimono parere sfavorevole e formale dissenso all’installazione ed all’esercizio di una centrale termoelettrica di 385 Mwe e delle opere connesse localizzata nell’area A.S.I., località Ponte Valentino, nel Comune di Benevento, proposta dalla Luminosa Srl di Napoli”.
Gli stessi assessori Aceto, Bello e Castiello, con profonda preoccupazione, hanno infine rilevato in sede di Conferenza che l’assessorato all’Energia della Regione Campania abbia assunto una posizione, frutto di interpretazioni non condivisibili, che appare favorevole all’insediamento della centrale. L’assessorato ha infatti ufficializzato oggi che è stato sbloccato l’iter per un altro insediamento quello della centrale “gemella” di Flumeri, presentata da Edison, e ha dunque prospettato la possibilità che entrambe le centrali entrino in funzione contemporaneamente. Secondo gli assessori provinciali e comunale questa posizione, se confermata, contrasterebbe con la stessa pianificazione regionale in materia energetica.