Centrale ‘Luminosa’: il Consiglio Provinciale conferma che il lotto è urbanisticamente incompatibile.
(Il Sannio quotidiano del 17-09-2009)
Il Consiglio provinciale ha approvato ieri all’unanimità un ordine del giorno finalizzato ad ottenere la bocciatura del progetto per la realizzazione della centrale termoelettrica ‘Luminosa’ che sarà esaminato lunedì dalla Conferenza dei servizi in programma nella sede del Ministero Sviluppo economico per l’autorizzazione definitiva.
Oltre a ribadire le motivazioni contenute nella delibera approvata dalla Giunta provinciale lo scorso 14 luglio, l’ordine del giorno approvato ieri evidenzia nuovi elementi che potrebbero portare alla non concessione del nulla osta definitivo. In particolare, si rileva la impossibilità da parte di Luminosa di ottemperare alle prescrizioni previste nella valutazione di impatto ambientale posta a base del Decreto favorevole rilasciato dal Ministero Ambiente l’1 agosto 2008. “Il progetto esaminato dalla Commissione VIA – si legge nel testo elaborato grazie al contributo dell’associazione Altrabenevento – non prevede impianti per la fornitura del calore alle aziende. Tali impianti, se fossero previsti, dovrebbero attraversare i fiumi Calore e Tammaro con conseguente negativo impatto sull’alveo, contrariamente dunque a quanto considerato dalla competente Sovrintendenza”. Il Consiglio provinciale ribadisce inoltre che “con l’adozione del Piano territoriale di coordinamento provinciale e la successiva approvazione del Piano territoriale regionale non è possibile edificare la centrale proposta sul lotto assegnato dal Consorzio ASI”. Nel deliberato si rimarca inoltre che “le aziende insediate a Ponte Valentino non hanno sinora mostrato interesse ad usufruire del calore prodotto dalla centrale Luminosa”.
Su quest’ultimo aspetto interviene il Comitato ‘Ambiente e salute’ che da tempo segue la problematica: “La lettera inviata dalla Provincia alle aziende – dichiara il presidente, Luciano Guerrera – è tanto sintetica da risultare equivoca. Leggendola si ha l’impressione che la domanda posta alle aziende sia di senso opposto, vale a dire: “Volete sbrigarvi a comunicare il vostro interesse per il calore erogato dalla nascitura centrale?”. Ci appelliamo dunque alle attività operanti nell’Asi affinchè manifestino in modo netto il proprio disinteresse verso l’energia termica fornita da Luminosa”.