La VOCEM non è più legittimata a costruire l’inceneritore di San Salvatore T.
ALTRABENEVENTO- Comunicato del 22 luglio 2009
La Provincia di Bergamo dichiara che non rientra tra i suoi compiti istituzionale produrre energia e quindi la VOCEM non ha titolo a chiedere la Conferenza dei Servizi per l’inceneritore di San Salvatore Telesino.
Si terrà domani, 23 luglio, la Conferenza dei Servizi per autorizzare la costruzione della Centrale a biomasse di San Salvatore Telesino, osteggiata decisamente dalle popolazioni locali che temono, a ragione, danni per la salute e l’economia della Valle Telesina. I Comitati civici mettono giustamente in evidenza che l’iter autorizzativo attivato dalla società proponente, la Vocem che per il 90% è costituita dalla A.B.M., la società multi servizi di proprietà della Provincia di Bergamo, si riferisce ad un inceneritore per rifiuti e non alla combustione di paglia, arbusti e resti di potature che in provincia di Benevento non sono prodotti in quantità tali da giustificare un impianto di quella grandezza.
Gli amministratori di Bergamo da diversi anni ripetono che l’impianto progettato serve per produrre energia elettrica da cedere all’Enel che in cambio fornirebbe corrente alle industrie bergamasche a prezzi convenienti, e quindi, considerate le finalità sociali e non speculative, si dichiarano disponibili a concordare con i cittadini i sistemi per controllare che non siano inceneriti materiali pericolosi. Ma queste sono “promesse da marinai” perché il Consiglio Provinciale di Bergamo con la delibera n. 25 del 23 marzo 2009, ha deciso di vendere le quote azionarie della Vocem che pertanto passerebbe nelle mani di privati non ancora precisamente identificati.
Nell’atto si chiarisce che A.B.M deve cedere tutto il settore Energia che è costituito dal 60% delle azioni di un parco eolico già costruito dalla Mistral spa al confine tra le province di Benevento e Foggia, e dalle quote della VOCEM , per ricavare 15 milioni di euro che già sono stati iscritti nel bilancio della Provincia per l’anno 2009. Per vendere le azioni del parco eolico, considerato molto redditizio al punto da aver consentito alla ABM di compensare le perdite finora accumulate, è stato già pubblicato il Bando, mentre per le quote della Vocem, in delibera si precisa che “si configurano valutazioni estremamente variabili in considerazione della realizzazione o meno del progetto”.
Ecco, quindi, la necessità di ottenere in fretta la autorizzazione necessaria a realizzare il progetto già destinatario di ingenti contributi pubblici assegnati per investimenti al sud Italia, in modo da venderlo per un buon prezzo a privati. Insomma l’impianto a biomasse di San Salvatore Telesino non serve a produrre energia a basso costo per gli industriali del nord, ma solo a fare cassa.
Ma vi è un altro elemento di estremo interesse da segnalare. Nella citata delibera votata all’unanimità dai consiglieri provinciali di Bergamo si chiarisce che “l’attività delle società appartenenti al gruppo ABM ed operanti nel Settore Energia (Bergamo Energia spa, Mistral Spa e VOCEM spa) … – trattandosi di produzione e vendita di energia – non è pienamente in linea con le finalità istituzionali attribuite alla Provincia di Bergamo”
Dunque non rientra nei compiti della Provincia e delle sue società, entrare in partecipazioni con privati per produrre energia, e allora con quale legittimità la VOCEM ha preteso la conferenza dei Servizi per costruire l’impianto a San Salvaotore Telesino?
E come fanno le Comunità Montate e i Comuni a partecipare alle società che creano parchi eolici ovunque ?
Benevento, 22 luglio 2009
Il presidente – Gabriele Corona