Rifiuti, 5 richieste di rinvio a giudizio: c’è anche quella per il governatore Bassolino
(Il Corriere del Mezzogiorno – Titti Beneduce – 20 luglio 2009):
Richiesta di processo anche per Vanoli, Facchi, Soprano e Carta Mantiglia. I legali di Bassolino: comportamento trasparente
NAPOLI – Cinque richieste di rinvio a giudizio, tra cui quella per Antonio Bassolino, sono state formulate dalla Procura di Napoli nell’ambito dell’inchiesta sulle consulenze del commissariato straordinario per i rifiuti. Oltre al governatore, le richieste del pm Giancarlo Novelli riguardano l’ex vicecommissario Raffaele Vanoli, l’avvocato Enrico Soprano, l’ex subcommissario Giulio Facchi ed il consulente Michele Carta Mantiglia. I reati ipotizzati sono peculato e falso: i vertici del commissariato avrebbero erogato indebitamente somme di denaro a Soprano (79.534 euro) e a Carta Mantiglia (72.914 euro) facendo risultare nel primo caso che le consulenze erano retribuite in modo conforme alle tariffe professionali vigenti, nel secondo che al consulente potevano essere applicate le tariffe previste per i ragionieri mentre Carta Mantiglia, pur avendo conseguito il diploma, non è iscritto all’albo dei ragionieri. Michele Carta Mantiglia è amico di Giulio Facchi oltre che bergamasco come lui. Venne nominato da Bassolino consulente nel 2002 per curare i rapporti del Commissariato con gli impianti di smaltimento dei rifiuti in Lombardia, ai quali la Campania si rivolgeva per smaltire le migliaia di tonnellate di spazzatura giacenti in strada. Si era già occupato di rifiuti: era stato infatti amministratore delegato e detentore di una parte del capitale di Ecolservice Italia srl, compagine costituita nell’ottobre 1986. Oggetto sociale: raccolta, trasporto anche per conto terzi, stoccaggio e smaltimento dei rifiuti. La parte restante del capitale di Ecolservice – 87,17% – era di Ecoltecnica Italiana spa, sino al luglio 1998 controllata da Giorgio e Salvatore Di Francia e da Domenico La Marca, i quali hanno gestito, tra l’altro, la discarica di Pianura per decenni.
A proposito di Ecolservice Italia, rilevava nel 2000 la commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti: «Sino a novembre 1996 aveva come presidente del consiglio di amministrazione Giancarlo Motta, arrestato a ottobre 1996 per associazione per delinquere nell’ambito del procedimento giudiziario relativo alla gestione della discarica di Pitelli, a La Spezia». Dal Commissariato, Carta Mantiglia percepiva 413 euro al giorno: la tariffa professionale prevista per i ragionieri nel caso in cui, per svolgere il mandato loro affidato, siano costretti ad allontanarsi per tutta la giornata dal proprio studio. Per il pm, però, «Tali tariffe non erano applicabili all’indagato, il quale non era iscritto all’albo dei ragionieri e non poteva svolgere alcuna attività professionale di ragioniere». Quanto a Soprano, gli sarebbero state liquidate parcelle superiori a quelle previste dalle tariffe professionali per consulenze sui contratti stipulati dal Commissariato; eppure, la struttura aveva a disposizione cinque laureati in legge.
«La richiesta di rinvio a giudizio del presidente Bassolino riguarda la liquidazione di due fatture che i pm ritengono sia avvenuta in violazione della tariffa professionale». Così gli avvocati del presidente della Regione Campania Giuseppe Fusco e Massimo Krogh. «Il commissario – sottolineano – firma i mandati di pagamento sulla base di un lavoro istruttorio degli uffici tecnici che accertano la regolarità formale e sostanziale delle prestazioni e delle fatture emesse. Come sempre abbiamo fiducia che nell’iter del procedimento verrà chiarito il trasparente comportamento del presidente Bassolino, così come la sua estraneità ai fatti» concludono i legali.