Centrale Luminosa: nel teatrino della politica nessuno ha voluto veramente contrastare l’ecomostro. La denuncia in Procura.
ALTRABENEVENTO- comunicato stampa del 10 luglio 2009
Ora tutti i politici locali, di centrodestra o di centrosinistra, si affannano a dichiararsi contrari alla Centrale a Turbogas di Ponte Valentino, ma nessuno ha voluto fare alcune cose concrete, proposte per tempo da Altrabenevento, che avrebbero certamente impedito la costruzione dell’ecomostro.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha convocato improvvisamente per il 15 luglio, la Conferenza dei Servizi per autorizzare la costruzione a Ponte Valentino di una Centrale per produrre energia elettrica e calore, da 385 mega watt di potenza, senza concludere l’iter per la Autorizzazione Integrata Ambientale bloccata presso il Ministero dell’Ambiente. Il 30 luglio la ditta proponente, la Luminosa srl, avrebbe dovuto integrare la documentazione carente e contraddittoria presentata dal 2003 ad oggi, ma prima di quella scadenza il Ministero retto da Scajola ha deciso di affrettare i tempi per concedere l’autorizzazione finale dando per buona la Valutazione di Impatto Ambientale del 2006 che invece è assolutamente insufficiente perchè rilasciata con numerose prescrizioni ed obblighi ai quali la società non può adempire. Ad esempio, per ridurre le emissioni inquinanti nell’area industriale già considerare “da risanare” è previsto che le aziende di Ponte Valentino rinuncino a produrre calore con proprie apparecchiature, acquistando la fornitura dalla nuova Centrale.
NESSUN INDUSTRIALE del luogo ha firmato alcun contratto a tal proposito.
La Luminosa è in grado di esibire solo un documento del 18 settembre 2006 con il quale il Consorzio ASI si dichiarava interessato alla fornitura di calore alle aziende del posto a prezzi da definire, ma questo atto è assolutamente inutile perchè l’ASI non può imporre quell’accordo alle imprese.
Lo stesso Consorzio ASI ha inoltre assegnato alla Luminosa un lotto di terreno, posto tra i fiumi Calore, Tammaro e la ferrovia, assolutamente non idoneo perchè con la adozione del Piano di Coordinamento Territoriale della Provincia di Benevento e del Piano Territoriale della Regione, su quel suolo non si può edificare.
Questo è l’elemento da noi più volte segnalato che da solo avrebbe potuto risolvere la questione, ma gli amministratori del Comune di Benevento e della Provincia non hanno voluto intendere. Avrebbero dovuto semplicemente chiedere al Commissario dell’ASI di cui i due Enti sono soci, di revocare l’assegnazione del lotto, ma non lo hanno fatto continuando con la ignobile messinscena degli appelli e delle dichiarazioni di principio che non risolvono nulla. I due Enti si erano impegnati a convocare un consiglio congiunto che invece non c’è stato: la Giunta Comunale ha approvato una delibera assolutamente inutile nella fase attuale, mentre la Provincia non ha prodotto alcun atto da parte dei suoi organi collegiali.
E così, nel teatrino delle solite accuse reciproche tra maggioranze ed opposizioni, la Centrale a turbogas sta per completare il suo iter ad opera della Luminosa srl, società nata a Napoli da un accordo tra imprenditori di Forza Italia e dei DS, poi ceduta per il 94% alla BKW Italia spa, società svizzera, interessata pure alla energia eolica. Infatti, ha recentemente acquistato il 33% della Fortore wind, una società che intende istallare altre pale eoliche per altri 600 mega vatt di potenza, tra il Sannio e la provincia di Foggia, grazie ad una Holding di quattro società che già coinvolge vari professionisti beneventani.
E mentre alcuni fanno affari d’oro, i vari autorevoli politici locali fanno finta di agitarsi regalando alla città un altro disastro ambientale.
Affinchè i responsabili di questa vergognosa farsa siano individuati e puniti, abbiamo già presentao un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica.
Il presidente- Gabriele Corona