I commercianti locali del Consorzio I Sanniti polemizzano tra loro ma confermano i problemi denunciati da Altrabenevento
De Iapinis: il sindaco Pepe deve intervenire sulla vicenda Zamparini-I Sanniti
Intervista de Il Quaderno del 09/07/2009 – E’ scoppiata una dura controversia tra i commercianti del centro “I Sanniti” di Via Longobardi a Benevento e Maurizio Zamparini. Mancata chiarezza sulle spese condominiali, sulle multe per l’apertura anticipata, sull’utilizzazione dell’area lasciata libera da Ipercoop sono le principali contestazioni che gli operatori hanno fatto all’imprenditore friulano. Dopo le segnalazioni del presidente dell’associazione Altrabenevento Gabriele Corona, a scendere in campo è Ambner De Iapinis, socio del Consorzio di imprenditori presenti nei “Sanniti” e commissario del movimento Cristiano Popolari fondato dal senatore Mario Baccini. In questa intervista rilasciata al Quaderno.it, De Iapinis chiama in causa l’Amministrazione Comunale e, in primis il sindaco Fausto Pepe, perché intervenga presso Zamparini per ottenere il rispetto delle regole.
Perché i commercianti hanno aperto questo fronte polemico nei confronti di Zamparini?
Prima di affrontare la delicata questione, mi permetta di dire che parlo da cittadino di Benevento e da uomo politico ma anche da imprenditore, conoscendo i fatti ed essendo anch’io associato al Consorzio. La prima cosa da dire è che Zamparini è il locatore della struttura anche se all’interno svolge la funzione di imprenditore con una società che gestisce i magazzini Mandi. Lui, poi, fitta i negozi ad altri imprenditori che hanno una società consortile per gestire anche il Centro commerciale nel suo complesso secondo il dettato normativo regionale. Questa distinzione deve essere chiara ai cittadini: Zamparini è il proprietario della struttura ma non organizza un bel niente, al di là della sua attività commerciale.
Andiamo alle contestazioni. Cosa non va nell’atteggiamento dell’imprenditore friulano?
Bene ha fatto Gabriele Corona, nella sua qualità di presidente dell’associazione Altrabenevento, a intervenire sulla questione, portando a conoscenza dell’opinione pubblica quanto sta accadendo. Io chiedo al mondo politico di accendere i riflettori su questa realtà e ribadire le regole del gioco che Zamparini deve rispettare come noi siamo abituati a fare. Andando alla sostanza delle cose: un gruppo di operatori ha presentato un documento dove si chiede al presidente del Consorzio di chiarire alcuni punti nel rapporto con Zamparini. Il primo problema è quello della crisi commerciale: lui non si rende conto che se il Consorzio dovesse chiudere non avrebbe vita facile nel Centro che diventerebbe un deserto del Sahara. Perciò dovrebbe capire che, se non c’è una concertazione tra la parte che gestisce e la proprietà immobiliare, non si va da nessuna parte. Zamparini non vuole ascoltare questo suggerimento e quindi si creano sempre grandi tensioni all’interno.
Una polemica rovente, ad esempio, ha riguardato la questione delle spese per il fitto dei locali. Perché?
Sgombriamo il campo da equivoci: non esistono operatori che non vogliono pagare. Molte volte non si è in grado di pagare, perché accanto alle spese di fitto ci sono quelle relative a pulizie, energia elettrica e riscaldamento. Per ciò, sarebbe opportuno che la proprietà si rendesse conto della necessità di abbassare i fitti almeno per un anno, per una sorta di rilancio che dovrebbe camminare in parallelo con un’azione di promozione del Centro commerciale.
E poi?
La proprietà dell’immobile dovrebbe garantire il pagamento delle quote condominiali anche dei negozi vuoti o che sono stati vuoti dall’apertura del 2006 e dovrebbe corrispondere i condomini. C’è una situazione che non è facilmente quantificabile. E’ certo, però, che, se la proprietà o Mandi hanno cifre grandi da dare, mettono in seria difficoltà la società consortile che potrebbe addirittura non farcela a gestire la struttura.
Poi c’è anche il problema della mancata restituzione delle somme versate dai commercianti quale anticipo sulla multa del Comune per l’apertura anticipata del centro…
Quando ci fu l’inaugurazione, Zamparini impose un’apertura anticipata ai soci facendo garantire a tutti, attraverso una società, di pagare lui questa contravvenzione. I commercianti hanno ricevuto e pagato la multa, pari a 5mila euro ciascuno, ma l’impegno non è stato rispettato da Zamparini. Per ciò c’è molta preoccupazione per questa situazione.
Veniamo al capitolo della superficie lasciata libera da Ipercoop. Come si risolve questa questione?
Chiederemo a Zamparini di avviare una concertazione con il Consorzio su tale vicenda perché, se il locatore non è parte diligente, sulle nuove aperture si rischia di immettere aziende che distruggono altre aziende. E’ tutto ciò non è produttivo.
A questo punto qual è il bilancio del centro commerciale dalla sua apertura sino a oggi?
Il bilancio non è assolutamente positivo, perché Zamparini deve allenarsi a giocare in squadra. Qui non esistono solisti. Chi investe non può avere l’ultima parola su tutto. Ci sono regole che vanno rispettate. Per ciò, faccio appello ancora una volta al mondo politico di intervenire perché Zamparini capisca che si trova in una città molto attenta e legata alle regole del gioco. Tutto ciò per fare chiarezza. La storia amministrativa del Centro è lunga e a noi poco interessa. Ciò che è importante, oggi, è salvaguardare le aziende e i posti di lavoro. L’Amministrazione Comunale di Benevento deve essere chiara e non mandare sovente qualche segnale. Il sindaco, in prima persona, deve intervenire anche perché nell’area lasciata libera da Ipercoop potrebbe arrivare un’azienda a danno dei commercianti attuali. Le aperture vanno controllate con scrupolo dal Comune affinché non ci siano più ombre.
Pellegrino Giornale
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Epicentro Benevento- 10 luglio 2009 –
Riceviamo e pubblichiamo
In merito a quanto apparso sui giornali è giusto precisare che all’interno del centro commerciale “I Sanniti”, per quanto di nostra conoscenza non risulta esserci alcuna controversia polemica; pertanto le persone che sono intervenute sulla stampa parlano sicuramente a titolo personale o al massimo di pochi operatori (tre o quattro) ma non degli oltre cinquanta che formano il consorzio “I Sanniti”.
Va detto comunque che alcune cose risultano rispondere al vero; difatti il commercio e l’industria in ogni paese sviluppato stanno vivendo un momento di profonda crisi, con cali che per alcuni settori hanno raggiunto il 70% e, nell’ambito del consorzio le persone preposte alla promozione delle attività necessarie per far sentire meno la crisi ai consorziati, inventandosi sempre nuove manifestazioni o attività e che per fare ciò sono anche remunerati, da oltre un anno non stanno promuovendo alcuna iniziativa, senza che ciò (come logica vorrebbe) automaticamente comporti una diminuzione dei costi per gli associati.
E’ giusto che si faccia chiarezza sulle cose e, noi vogliamo la chiarezza, è giusto che sia fatta una operazione mirata a ridurre tutti i costi, ed è giusto che le persone che ricoprono ruoli sappiano che questo comporta onore ma tanti oneri.
E’ giusto quindi che ognuno inizi a svolgere il proprio compito e a rispettare e far rispettare il ruolo che riveste.
Sembra strano a noi consorziati che per vivere quotidianamente facciamo i commercianti o i piccoli imprenditori, che un nostro collega (solo perchè in assemblea abbiamo modo di incontrarlo e quindi per noi è un onore sedere a tavola e apprendere da persone che quotidianamente hanno la responsabilità di centinaia o di migliaia di famiglie che lavorano con loro) o che dei consorziati che rappresentano piattaforme presenti su tutto il territorio nazionale, quindi non imprenditori del territorio sannita, facciano degli investimenti rilevanti e non tutelino gli stessi, come si suol dire in dialetto nostrano per fare un dispetto alla moglie!
Ci risulta inoltre che “Mandi”, la cui proprietà non appartiene sicuramente ad un sannita, abbia proposto quale responsabile organizzativo (senza oneri remunerativi) del consorzio “I Sanniti” un giovane le cui origini non sono sicuramente del nord ma di Benevento, e che vive quotidianamente i problemi dell’economia locale, il quale si è fatto promotore di individuare alcune manifestazioni necessarie per dare nuovo slancio al centro commerciale a costi ridotti o di mercato;
La politica a nostro giudizio può fare ben poco per risolvere il problema del consorzio “I Sanniti”.
Le cose da fare sono queste:
1) incontri quindicinali o al massimo mensili tra gli operatori del consorzio in modo da avere una maggiore partecipazione a tutta l’attività di gestione e dare un contributo a cercare di risolvere i problemi e non a crearli.
2) cercare di operare tutti in un unica direzione perchè non esistono solisti, ma cercare di lavorare per far sì che i cittadini individuino il centro commerciale “I Sanniti” come riferimento di tutto il territorio provinciale e anche dei paesi vicini che appartengono ad altre province.
Rossella Pastore
Responsabile comunicazione SA CE srl