Maurizio Ionico della S.I.S. srl si risente con lo Slai Cobas che non sostiene la sua accusa di “lottizzazione abusiva” per la Multisala Gaveli.
Il comunicato dello Slai Cobas sul processo all’assessore Aldo Damiano per la diffamazione a Luigi Panella, responsabile del Servizio di Vigilanza Edilizia, diventa un’altra occasione per Maurizio Ionico della S.I.S. srl per sostenere ossessivamente che vi sarebbe Lottizzazione Abusiva a carico dei titolari della Multisala Gaveli. Pronta la risposta del Sindacato.
Il Quaderno 08/07/2009 :: 11:10:29
Gaveli, Ionico contesta lo Slai Cobas sull’esistenza della lottizzazione abusiva
Si torna a parlare dell’intricata vicenda urbanistica e giudiziaria relativa al Gaveli, la multisala cinematografica di Piano Cappelle alle porte di Benevento. A sollevare nuovamente il caso è stato l’intervento di ieri di Massimo Morone, dirigente dello Slai Cobas, a proposito del processo per diffamazione a carico dell’assessore comunale Aldo Damiano che prenderà avvio domani. Nella nota, il sindacalista si è soffermato a parlare anche del caso Gaveli, a proposito dell’ipotizzata e denunciata lottizzazione abusiva. L’intervento dello Slai è contestato oggi dalla società S.I.S. srl, con una nota firmata da Maurizio Ionico, che, insieme a Michele Spina, è stata concessionaria di alcune attività all’interno della struttura di Pianno Cappelle di Luigi Giannuzzi.
“Sono costretto a constatare che ogni occasione è buona per fornire all’opinionista di turno lo spunto per esprimere gratuite opinioni su questioni di estrema rilevanza attinente il caso Gaveli – scrive Ionico -. In particolare Massimo Morone, qualificatosi coordinatore dello Slai Cobas del Comune di Benevento, nel riportare l’episodio che vede interessati il dottore Luigi Panella (responsabile dell’Ufficio di Vigilanza Edilizia del Comune, NDR) e l’assessore Aldo Damiano sulla questione Gaveli, nel sintetizzare il fatto oggetto della imputazione, si permette di esprimere, tra parentesi, anche una propria opinione su questioni prettamente di natura urbanistica, affermando che la lottizzazione abusiva, denunciata dalla S.I.S. Srl, in realtà non è stata realizzata”.
“Viene quindi spontaneo chiedersi – prosegue l’imprenditore – a che titolo il signor Morone esprime giudizi tecnici in materia urbanistica? E’ improvvisamente diventato anche lui un urbanista di acclarata e rinomata fama? Se è così, ci dicesse in base a quali elementi tecnici si permette di dichiarare che la lottizzazione abusiva non è stata realizzata, atteso che la S.I.S. Srl e quindi lo scrivente, sulla scorta di consulenti e perizie tecniche elaborate da tecnici di sicura affidabilità e competenza, nonché su relazioni di tecnici comunali, tra cui anche quello dello stesso dottor Panella, hanno potuto affermare categoricamente e senza ombra di dubbio che per l’intervento Gaveli si è in presenza di un eclatante e palese caso di lottizzazione abusiva”.
“Cosa strana è che, nonostante le segnalazioni fatte dalla S.I.S. Srl, a tutt’oggi, né l’autorità giudiziaria, né il Comune di Benevento hanno adottato provvedimenti in merito. Sarebbe corretto – conclude Ionico – che, fino alla pronuncia della magistratura, gli opinionisti di turno evitassero di esprimere gratuite opinioni in merito, specie se non competenti in materia”.
Il 26 ottobre, ricordiamo, si svolgerà la prima udienza preliminare a carico di amministratori, dirigenti e docenti universitari indagati a seguito della denuncia presentata nell’autunno del 2006 dal titolare del Gaveli Lui Giannuzzi. Il gup dovrà decidere se mandare a giudizio il sindaco Fausto Pepe, l’ex assessore all’Urbanistica Aldo Damiano, il segretario generale del Comune Antonio Orlacchio, i dirigenti Annamaria Villanacci, Luigi Giuliano e Mario De Lorenzo, quest’ultimo ora non più in carica all’Urbanistica.
Sono indagati anche, insieme agli imprenditori Michele Spina e Maurizio Ionico, il consulente legale del Comune Felice Casucci, il correttore dei provvedimenti amministrativi Aniello Mele e il tenente dei vigili urbani Giovanni Fantasia. Oltre a questa vicenda in atto in sede penale, la prima multisala aperta in città è stata oggetto di un contenzioso amministrativo, relativo all’agibilità. La causa penale, invece, è legata alla gestione di alcune attività all’interno della struttura.
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La Risposta dello SLAI COBAS
Maurizio Ionico, socio della S.I.S. srl, interviene per lamentarsi di un comunicato dello SLAI COBAS che non lo riguarda, attribuendo a questo sindacato la responsabilità di aver sostenuto che nel caso della Multisala Gaveli vi sarebbe la lottizzazione abusiva adombrata dalla sua società. Il comunicato in questione riguardava la Udienza dibattimentale del processo a carico di Aldo Damiano accusato di aver diffamato un dipendente del Comune, il dott. Luigi Panella, responsabile del servizio di Vigilanza Edilizia per tre fatti specifici: due dichiarazioni nel corso del Consiglio Comunale del 30 maggio 2007 e una lettera del 25/6/2007.
Nel dare la notizia, questo sindacato ha indicato i fatti contestati, riportati tra virgolette, ripresi precisamente dalla “Richiesta di fissazione di udienza dibattimentale e Decreto di citazione a giudizio” del Tribunale di Benevento, datato 11 aprile 2009.
Relativamente al contenuto della lettera datata 25/6/2007 con la quale Damiano ha espresso giudizi che il PM ha ritenuto diffamatori nei confronti di Panella, il comunicato SLAI COBAS ha ricordato che si tratta di un documento relativo allo scontro tra imprenditori per la Multisala Gaveli, già esaminato da un altro PM il quale nella sua richiesta di rinvio a giudizio per Spina, Ionico ed altri 9, ha testualmente scritto a pag. 9, primo capoverso: “il DAMIANO quale assessore all’urbanistica, disponeva di procedere ad un ulteriore sopralluogo presso la struttura GAVELI, al fine di accertare la sussistenza di quanto denunciato dallo SPINA (lottizzazione abusiva, in realtà non realizzata), in violazione del Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi del Comune di Benevento ,approvato ……., in quanto nonostante organo politico, impartiva indebite disposizioni all’Ufficio di Vigilanza Edilizia, prevaricando le funzioni del Dirigente”.
Con questa motivazione al Damiano viene contestata la Calunnia sempre a danno di Panella, ma è chiaro che la frase “lottizzazione abusiva, in realtà non realizzata”, non gradita da Ionico, non è una considerazione di questo sindacato, ma semplicemente una parte della contestazione del Sostituto Procuratore della Repubblica contenuta nella “Richiesta di Rinvio a Giudizio del 6 aprile 2009 per Spina Michele ed altri 10” che Ionico conosce bene perchè anche a lui notificata come indagato. Se egli ritiene che la lottizzazione abusiva c’era, ne deve discutere in Tribunale e non certo con noi a mezzo stampa.
Il coordinatore- Massimo Morone