FANTOMATICO COMITATO DIFENDE DAMIANO. ALCUNI ACQUIRENTI PROTESTANO
Un fantomatico comitato di prenotatari degli alloggi dei lotti M-N di via Galanti, si lamenta per l’eccessivo interessamento di “altrabenevento” e ringrazia l’assessore Damiano per l’impegno dimostrato. La risposta di Gabriele Corona e la lettera dei prenotatari degli alloggi in lite con la CON.CA. per la pretesa di maggiori costi non pattuiti.
Il Mattino del 15/02/2007
INTERVENTO DEL COMITATO Via Galanti, appello al sindaco
«Ancora un volta siamo costretti a registrare che l’associazione Altrabenevento cerca visibilità a discapito dei cittadini di Benevento: ora basta!». Il Comitato dei prenotatari degli alloggi di via Galanti lotti “M” ed “N” è stanco di azioni tese solo ad allontanare le soluzioni che sembrano avviare a risoluzione i problemi. Nella vicenda degli alloggi di via Galanti si inserisce anche un comitato. Si ricorderà che, tra i vari punti oggetto di contestazione, figura pure la richiesta, da parte della Società CON.CA., di costi maggiorati a causa degli espropri. Lievitazione che, però, una parte di prenotatari contesta. Ma ecco il Comitato dei lotti “M” ed “N”. «Nello stigmatizzare l’atteggiamento di tale associazione, rivolgiamo un accorato appello al sindaco Pepe e all’assessore Damiano i quali, sin dal loro insediamento, con estremo impegno e responsabilità, si stanno adoperando congiuntamente a noi per la risoluzione di una problematica non facile, l’appello è affinchè continuino nell’azione intrapresa con lo stesso spirito e la stessa determinazione utilizzate sino ad ora». Il Comitato ritiene di poter da solo tutelare i propri interessi senza doversi affidare a terzi, «i quali molto spesso non si capisce che interessi perseguano. Le numerose riunioni tenute sino ad oggi dall’amministrazione sono riuscite a porre punti fermi e a determinare certezze sulla vicenda, certezze che in tanti anni non erano mai state raggiunte. Ci auguriamo – concludono i prenotatari degli alloggi – che tutti gli sforzi profusi sino ad oggi possano detenninare a breve una svolta defìnitiva e positiva dell’ intera problematica garantendo a tutti noi il diritto all’abitazione».
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Il Quaderno del 14 febbraio 2007 (clicca)
Il Quaderno del 10 ottobre 2006: Via Galanti, Damiano rassicura.(clicca)
La risposta di “altrabenevento”
ALTRABENEVENTO
Gruppo di lavoro per la città sostenibile contro il malaffare
Presso Codacons via Martiri d’Ungheria, 13 – Benevento
COMUNICATO STAMPA del 15 febbraio
Il Piano di Recupero di via Galanti era finalizzato all’interesse pubblico e non alla trattativa solo nell’interesse di alcuni prenotatari.
Un gruppo di prenotatari degli alloggi di via Galanti attraverso una nota inviata alla stampa, si lamenta dell’attenzione di “altrabenevento” per la scandalosa condizione di quell’area del Rione Libertà che doveva essere riqualificata con la realizzazione di un progetto di intervento del Comune di Benevento affidato con apposita Convenzione alla ditta CON.CA. di Napoli.
Dopo oltre 6 anni, la ditta ha realizzato la metà degli 80 alloggi previsti, vendendoli ad un costo maggiorato contestato dagli acquirenti, mentre per gli ultimi 24, quelli dei lotti M-N, ancora non è dato sapere su quali terreni dovrebbero sorgere e secondo quale progetto. .
Si tratta di alloggi fantasma per i quali sono stati versati da diversi anni gli acconti e che proprio per il ritardo nella esecuzione, hanno determinato le proteste di alcuni prenotatari, sempre lotto M-N, e la esasperazione di uno di loro che a seguito di un violento scontro con l’amministratore della società costruttrice, dovrà subire un processo. .
Ora apprendiamo che altri non meglio identificati prenotatari degli stessi alloggi, scrivono adombrando l’idea che “altrabenevento” persegua inconfessabili interessi, e dichiarano di ritenersi soddisfatti per gli impegni dell’Assessore all’Urbanistica e del Sindaco. A parte il fatto che Damiano e Pepe esprimono posizioni diametralmente opposte a proposito del costo degli alloggi, appare veramente ridicolo l’intervento di tale sedicente comitato considerato che tra i predetti prenotatari vi è un consigliere comunale dell’Udeur, che ovviamente difende l’assessore del suo partito, ma che dovrebbe pure ricordare le tante volte che ha tratto giovamento dalle proteste di “altrabenevento” nei confronti della passata amministrazione. .
Devo però ricordare che la CON.CA. doveva realizzare in via Galanti non solo gli alloggi e i negozi, ma anche strade, marciapiedi, fogne, acquedotto, rete elettrica, pubblica illuminazione, parcheggi, parco giochi e verde pubblico, per un totale di 1.400.000.000 lire. Ma di queste “opere di urbanizzazioni” solo la decima parte è stata portata a termine. Vi è, quindi, un evidente danno per gli interessi pubblici che “altrabenevento” intende tutelare, anche se alcuni assegnatari degli alloggi dovessero dichiarare di essere contenti per le condizioni che stanno pattuendo con la CON.CA. per il costo della propria abitazione. Devo pure ricordare che la variante concordata dalla società napoletana e dalla passata amministrazione, prevede la realizzazione dei lotti M-N su alcuni suoli gia destinati ad esproprio per la realizzazione di 24 alloggi del Comune di Benevento da assegnare a famiglie bisognose, ed un nuovo ponte sul fiume sabato, con fondi regionali già assegnati. Perché la CON.CA. non realizza gli alloggi M-N sui terreni indicati nel progetto originario, senza ledere gli interessi pubblici che dovrebbero stare a cuore pure agli assegnatari, soprattutto se sono anche amministratori comunali ? Perché i prenotatari e l’assessore Damiano non accertano se la Regione ha concesso i contributi per gli alloggi? .
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Il coordinatore Gabriele Corona.
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Il Quaderno del 15 febbraio 2007(clicca)
IL Mattino del 17 febbraio 2007(clicca9
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La protesta di 3 prenotatari che hanno pagato ma non hanno avuto l’alloggio
Il Mattino del 20/02/2007
Via Galanti, una storia infinita.
Alcuni prenotatari/acquirenti (Massimiliano Mucci, Cinzia Mucci e Vincenzo Maio), hanno scritto ieri mattina al sindaco Pepe, ricordando che gli alloggi e negozi dovevano essere consegnati, secondo la convenzione, entro 18 mesi dall’ inizio dei lavori, cioè ad ottobre 2002, ma solo agli inizi del 2005, dopo quattro anni, la ditta comunicò di essere pronta alla vendita per un prezzo maggiorato rispetto a quanto stabilito nei contratti preliminari, soprattutto per presunti maggiori costi per esproprio del terreno e rivalutazioni ISTAT non prevista dalla Convenzione per la prima cessione, cioè la prima vendita dal costruttore al prenotatario. «L’Amministrazione Comunale, alla quale ci rivolgemmo tra il 2004 E il 2005 per essere tutelati rispetto alle assurde pretese della ditta, nonostante i numerosi incontri e le carenti e contraddittorie argomentazioni del costruttore, non volle assumere posizione consentendo, di fatto, alla CON.CA. di imporre il suo prezzo. Gran parte dei prenotatari decise, con varie argomentazioni, di acquistare, l’alloggio al prezzo imposto, ma noi decidemmo di rivolgerci al giudice per derimere la controversia che il Comune, trattandosi di edilizia convenzionata, avrebbe dovuto evitare. La società CON.CA., però, nonostante i giudizi in corso e nonostante i cospicui acconti, ha addirittura venduto ad altri i nostri alloggi/negozi. Dopo le scorse elezioni, ci siamo rivolti a Lei per conoscere finalmente il punto di vista della nuova Amministrazione Comunale ed abbiamo ricevuto tempestivamente la sua lettera del 1/09/2006 con prot. 045762 con la quale si conferma che la rivalutazione ISTAT pretesa dalla ditta, non è dovuta e neppure è dovuta la maggiorazione per presunti maggiori costi di espropri». Nei giorni scorsi, continuano i cittadini prenotatari/acquirenti, si è appreso dalla stampa, sorprendentemente, che l’Assessore all’Urbanistica è di diversa opinione sulla base di considerazioni che, francamente, non si comprendono. «Trattandosi di una questione estremamente delicata, cioè il maggior prezzo dell’alloggio è di euro 20000,00 circa e del negozio di circa euro 31000,00, riteniamo necessario un pronunciamento ufficiale e definitivo dell’Amministrazione da Lei presieduta, al fine di evitare altre assurde speculazioni ed alimentare il contenzioso tra prenotatari e ditta costruttrice».