Airola: bomba alla villa dell’ingegnere Mario Del Giudice
Il Sannio Quotidiano del 10-04-2009
Un’esplosione violentissima nella notte. Torna l’allarme in Valle Caudina. Dopo Arpaia, Airola. Ancora un attentato, stavolta ai danni dell’ingegnere M.D.G.,, sessant’anni, associato dello studio tecnico ‘Apds’, presidente della Commissione edilizia di Airola, impegnato da tempo in incarichi per lavori pubblici del Comune di Arpaia. Hanno fatto deflagrare un ordigno dinanzi alla sua villa: una grossa bomba con un paio di chili di polvere pirica. Esclusa, al momento, in attesa dei risultati delle analisi, la possibilità che sia stato usato un candelotto di tritolo.
Tutto è accaduto all’una in via Samela, mentre il professionista stava riposando con la moglie ed una figlia al secondo dei due livelli dell’abitazione; a quello inferiore vive invece la madre. La tranquillità è stata rotta dal rumore fortissimo di un botto, seguito da un bagliore e dal crepitare dei vetri che andavano in frantumi. “Sembrava il terremoto”, diranno in tanti. Enorme lo spavento, improvviso il risveglio col cuore in gola. L’ingegnere si è precipitato di sotto per sincerarsi delle condizioni dell’anziana genitrice: anche per lei, fortunatamente, nessun problema. Tutt’intorno, invece, i segni lasciati dal gesto intimidatorio: distrutti i vetri delle finestre dei due piani, i divanetti e l’arredo del salone spostati dall’onda d’urto, il portone divelto e scaraventato nel corridoio, calcinacci ovunque. Danneggiati anche la struttura portante, i balconi ed i tramezzi esterni della villa. Sul posto sono accorsi i carabinieri della stazione di Airola e della Compagnia di Montesarchio.
Secondo una prima ricostruzione, dopo aver scavalcato la recinzione, bassa, della villa, i malviventi hanno raggiunto il giardino ed hanno collocato la bomba sotto un pilastro in cemento armato, tra l’ingresso ed alcune vetrate; poi l’hanno fatto esplodere dopo aver acceso la miccia. Per capire quale materiale sia stato usato per confezionare l’ordigno, è stato necessario l’intervento degli artificieri, giunti in mattinata da Napoli.
Ascoltato dai militari, D.G., ha spiegato di non aver ricevuto minacce o richieste estorsive, e di non avere alcun problema. Avviate le indagini, attenzione puntata sull’attività professionale del sessantenne, che ad Arpaia ha curato una serie di lavori che hanno riguardato la rete fognaria, la sistemazione di un vallone, la realizzazione di un parcheggio e degli alloggi popolari che, come è ampiamente noto, sono stati al centro di frequenti polemiche.