You Are Here: Home » Ambiente » PRU Rione Libertà » Via Galanti:dissequestro e sequestro dei documenti

Via Galanti:dissequestro e sequestro dei documenti

Il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordine di sequestro ordinato dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Francesco De Falco, dei documenti relativi alla costruzione degli alloggi di via Galanti, per una questione procedurale e non di merito. Pare che gli atti della Procura siano stati messi a disposizione della difesa con ritardo.
La stampa locale, però, su suggerimento degli avvocati difensori degli indagati, dà la notizia del dissequestro come se il Tribunale avesse accertato la insussistenza dei reati.
Ma trattandosi solamente di eccezioni procedurali, il giorno successivo il Sostituto Procuratore, De Falco, ha ordinato nuovamente il sequestro dei documenti.

IL SANNIO QUOTIDIANO del 10-03-2006

Via Galanti, dissequestrati i documenti

Accolti dal Riesame (presidente Melito, a latere Clemente e Baglioni) i ricorsi presentati dagli avvocati Andrea De Longis junior e Federico Paolucci contro il sequestro, disposto dal sostituto procuratore Francesco De Falco, della documentazione relativa agli alloggi di via Galanti, previsti nel Piano di recupero del rione Libertà. Ieri mattina l’udienza, aperta dal deposito, da parte del pm, di alcuni atti che il tribunale ha però dichiarato inammissibili, accogliendo un’eccezione sollevata dalla difesa. Poi, dopo l’intervento dei legali, il collegio si è ritirato. Intorno alle 17 la decisione del dissequestro con l’annullamento del decreto.
Il sequestro, eseguito dalla digos sia negli uffici del Settore edilizia pubblica abitativa della Regione, al Centro Direzionale di Napoli, che in quelli dell’Urbanistica del Comune, era stato adottato nell’ambito di un’inchiesta nella quale risultano indagati Maurizio Triola, e la moglie, Maria Rosaria Di Biase, di Napoli, amministratori, rispettivamente, della ‘Conca scarl’ e della ‘Orec scarl’, le due imprese impegnate nella costruzione degli alloggi; Giovanna Iannelli, all’epoca dei fatti responsabile del procedimento per l’attuazione del Piano di recupero di via Galanti; Francesco Cassano, dirigente del Settore Urbanistica del Comune; Nicola Boccalone, direttore generale del Comune; Sergio Moleti, direttore dei lavori per la realizzazione degli appartamenti da parte della ‘Conca’, Filippo Serino, all’epoca funzionario del Settore Urbanistica, nonché coordinatore Uoc del Comune. Le ipotesi di reato: associazione per delinquere, falso in scrittura privata, truffa e tentata truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Come si ricorderà, nel provvedimento gli inquirenti avevano ipotizzato che l’attività degli indagati sarebbe stata finalizzata non solo ad ottenere l’erogazione di denaro pubblico senza – sostiene la procura – i necessari presupposti di legittimità, ma anche ai danni dei soggetti privati prenotatari degli alloggi realizzati dalla Conca solo in minima parte nonostante gli anticipi versati.
Una vicenda, quella di via Galanti, che si trascina da tempo tra innumerevoli polemiche politiche, ulteriormente rinfocolate, dopo gli avvisi di garanzia, da diverse prese di posizione. Sempre ieri, intanto, anche l’avvocato Roberto Prozzo ha presentato ricorso al Riesame ed ha chiesto di esaminare in copia la documentazione.

**********************

IL MATTINO 10/03/2006

Decisione dei giudici del Riesame per la vicenda degli alloggi realizzati al rione Libert�
Via Galanti, scatta il dissequestro
Si tratta dei documenti che erano stati bloccati alla Regione a Napoli e al Comune
Ieri mattina il Tribunale del riesame ha annullato il provvedimento di sequestro dei documenti riguardanti la vicenda degli alloggi di via Galanti. Il collegio presieduto da Melito con giudici a latere Clemente e Baglioni ha ritenuto che non esistevano elementi per giustificare questo provvedimento. Una tesi che era stata sostenuta dai difensori del direttore generale del Comune Nicola Boccalone, che sono gli avvocati Umberto del Basso De Caro e Paolucci,e da quelli del titolare dell’azienda Con.Ca Maurizio Triola, Andrea De Longis junior e Mario Chiusolo. Questi documenti erano stati posti sotto sequestro a Napoli presso la sede della Regione e a via del Pomerio presso l’ufficio urbanistica del Comune. Come si ricorderà nei giorni scorsi agenti della Digos avevano notificato sette avvisi di garanzia per gli alloggi realizzati in città a via Galanti dalla società Con.Ca. I provvedimenti erano stati notificati al direttore generale del Comune Nicola Boccalone, a Francesco Cassano dirigente del settore urbanistica del Comune, a Filippo Serino (all’epoca dei fatti responsabile del procedimento ora all’Asl di Caserta), a Giovanna Iannelli (anche lei all’epoca al Comune ora in servizio presso un ente locale di altra regione), a Sergio Moleti, un ingegnere che ha operato per conto dell’impresa Con.Ca. Avvisi di reato inoltre anche ai titolari della Con.Ca., l’architetto Maurizio Triola, e alla moglie Maria Rosaria De Biase, titolare della Orec, le due ditte che si sono aggiudicate gli appalti. Gli avvisi di garanzia erano stati emessi dal sostituto procuratore Francesco De Falco e s’ipotizzava l’associazione a delinquere, la truffa e la falsità, il tutto per conseguire erogazioni pubbliche, in assenza dei requisiti. Gli agenti della Digos avevano anche proceduto al sequestro dei documenti sia a Napoli che in città. L’intervento edilizio da realizzare in Via Galanti, è inserito nell’ambito del Piano di recupero urbano del rione Libertà promosso dal Comune di Benevento. L’amministrazione comunale, si era nel 2000, affidò alla società consortile Con.Ca di Napoli l’incarico di realizzare 72 alloggi con servizi ed opere di urbanizzazione.

 

******************

IL SANNIO QUOTIDIANO del 11-03-2006

Via Galanti, è ancora sequestro

Gli addetti ai lavori, allenati alla dialettica procedurale, probabilmente se l’aspettavano e non sono certo rimasti molto sorpresi dagli ulteriori sviluppi che ha fatto registrare l’inchiesta sugli alloggi di via Galanti. Ieri pomeriggio, infatti, gli agenti della Digos hanno risequestrato la documentazione riguardante la realizzazione degli appartamenti, prevista nel Piano di recupero del rione Libertà, sulla scorta di un nuovo decreto firmato dal sostituto procuratore Francesco De Falco. Un provvedimento adottato dopo la decisione con la quale ventiquattro ore prima il tribunale del Riesame aveva accolto i ricorsi degli avvocati Andrea De Longis junior, Umberto Del Basso De Caro, Federico Paolucci e Mario Chiusolo ed ordinato il dissequestro dei documenti, dopo aver dichiarato inammissibili – così come da noi riportato – alcuni atti depositati dal pm poco prima dell’apertura dell’udienza. Una pronuncia, quella del collegio (presidente Melito, a latere Clemente e Baglioni), motivata con l’impossibilità, anche per la difesa, di esaminare, a quel punto, il materiale addotto dal rappresentate dell’accusa a supporto del decreto di sequestro che, perciò, era stato annullato.
Il provvedimento di sequestro ‘bis’ (che sarà ovviamente oggetto di un altro ricorso al Riesame) è stato eseguito, contestualmente a quello del dissequestro, sia negli uffici del Settore edilizia pubblica abitativa della Regione, al Centro Direzionale di Napoli, che in quelli del settore Urbanistica del Comune.
Come è noto, sono sette le persone indagate per le ipotesi di reato di associazione per delinquere, falso in scrittura privata, truffa e tentata truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche: Maurizio Triola, e la moglie, Maria Rosaria Di Biase, di Napoli, amministratori, rispettivamente, della ‘Conca scarl’ e della ‘Orec scarl’, le due imprese impegnate nella costruzione degli alloggi; Giovanna Iannelli, all’epoca dei fatti responsabile del procedimento per l’attuazione del Piano di recupero di via Galanti; Francesco Cassano, dirigente del Settore Urbanistica del Comune; Nicola Boccalone, direttore generale del Comune; Sergio Moleti, direttore dei lavori per la realizzazione degli appartamenti da parte della ‘Conca’, Filippo Serino, all’epoca funzionario del Settore Urbanistica, nonché coordinatore Uoc del Comune. Secondo gli inquirenti l’attività degli indagati sarebbe stata finalizzata non solo ad ottenere l’erogazione di denaro pubblico senza – sostiene la procura – i necessari presupposti di legittimità, ma anche ai danni dei soggetti privati prenotatari degli alloggi realizzati dalla Conca solo in minima parte nonostante gli anticipi versati.
Intanto, per quanto attiene al primo decreto di sequestro, è stata fissata per giovedì prossimo l’udienza dinanzi al Riesame, chiamato ad esprimersi sul ricorso dell’avvocato Roberto Prozzo anche alla luce dei nuovi atti prodotti dal pubblico ministero, relativi ad un paio di informative della Digos.

********************

IL MATTINO 11/03/2006

Alloggi di via Galanti, sequestro bis

Prima il sequestro dei documenti per il procedimento penale riguardante la costruzione degli alloggi in via Galanti della società Con. Ca, giovedì il disequestro da parte dei magistrati del Tribunale del Riesame presieduto da Melito. Ieri nuovo provvedimento del sostituto procuratore della Repubblica Francesco De Falco, che ha disposto che la Digos effettui il sequestro dei documenti sia presso la Regione a Napoli che presso l’ufficio urbanistica del Comune di Benevento. In mattinata lo stesso direttore generale del Comune Nicola Boccalone con una lettera aveva messo a disposizione degli inquirenti i documenti utili all’inchiesta. Nei giorni scorsi avvisi di garanzia erano stati notificati al direttore generale del Comune Nicola Boccalone, a Francesco Cassano dirigente del settore urbanistica del Comune, ai tecnici Filippo Serino e Giovanna Iannelli, a Sergio Moleti, un ingegnere che ha operato per conto dell’impresa Con.Ca. al titolare della Con.Ca., l’architetto Maurizio Triola, e alla moglie Maria Rosaria De Biase, titolare della Orec.

© Altrabenevento

Scroll to top