“altrabenevento” smentisce D’Alessandro e Petrucciano
altrabenevento” ha tenuto stamane la conferenza stampa per smentire il Sindaco e l’Assessore Petrucciano a proposito dello stato di attuazione del Programma di Recupero Urbano del Rione Libertà, dimostrando che:
• Non sono dovuti i maggiori costi richiesti agli assegnatari degli alloggi di via Galanti;
• Il termine per l’esproprio del suolo destinato alla realizzazione dei 24 alloggi vicino alla chiesa di San Modesto non è affatto scaduto e quindi il Comune può procedere alla gara di appalto utilizzando il finanziamento già concesso dalla Regione Campania
• La Concessione Edilizia per la Spina Commerciale e dei servizi è decaduta e ora bisogna trovare una soluzione diversa per la sede ASL al Rione Libertà.
• I Box Commerciali di Via Napoli non devono essere abbattuti
Nel corso della Conferenza Stampa è stata presentata anche la Proposta di delibera preparata dai consiglieri comunali di Margherita, DS e Udeur per la ridefinizione dell’Accordo di Programma con la Regione Campania.
ALTRABENEVENTO
Gruppo di lavoro per la città sostenibile contro il malaffare
presso Codacons, via Martiri d’Ungheria, 13 – BENEVENTO
Sabato 11 Febbraio 2006 – ore 10.30
Sala Parrocchiale – Chiesa di San Modesto
Il Programma di Recupero Urbano del Rione Libertà dopo la presentazione del Dossier del 5 novembre
La presentazione del Dossier sullo stato di attuazione del Programma di Recupero Urbano del Rione Libertà ha procurato molte reazioni e qualche inevitabile polemica. I consiglieri comunali della Margherita, DS, Udeur hanno presentato tre distinte interrogazioni; i consiglieri regionali del Partito della Rifondazione Comunista hanno interrogato l’Assessore Regionale alla Sanità sulla mancata realizzazione della sede ASL; il senatore Formisano di Italia dei Valori, ha chiesto l’intervento del Ministro della Salute sullo stesso argomento.
Il Sindaco di Benevento si è limitato ad attaccare “altrabenevento” e l’Assessore Regionale all’Urbanistica che pretende di capire come mai non sono stati avviati in tempo diversi progetti da tempo finanziati.
Finora le uniche risposte ufficiali sono quelle fornite, dopo varie insistenze, dall’Assessore all’Urbanistica del Comune, Fernando Petrucciano ai consiglieri interroganti.
Petrucciano sostiene che i progetti relativi alla realizzazione dei marciapiedi in via Napoli (contrada San Vito) non sono stati realizzati per la mancata declassificazione della Appia da strada statale a strada comunale; i lavori per le Piste ciclabili ritardano per problemi della ditta e il Mercato di Santa Colomba non rientra nel Piano Attuativo del Commercio. .
L’Assessore all’Urbanistica non spiega in alcun modo perchè non sono stati avviati i lavori per la realizzazione del nuovo ponte Rione Libertà-Torre della Catena.
Inoltre Petrucciano sostiene che le due Piazze previste in via Galanti non sono state realizzate perché l’Assessore Regionale all’Urbanistica, Gabriella Cundari (Verdi) non ha ancora firmato la proroga dell’Accordo di Programma e questo impedirebbe, sempre secondo Petrucciano, di realizzare gli alloggi dei lotti M-N.
L’Assessore comunale all’Urbanistica non dice, però, che l’Accordo di Programma firmato dal Comune e dalla Regione il 7 aprile 2000 prevedeva la immediata cantierabilità dei lavori e quindi non si comprende affatto come abbia fatto il Comune a non accorgersi della incompatibilità del Mercato Santa Colomba con il PAC e perchè la declassificazione dell’Appia sia avvenuta solo dopo l’apertura dell’Ipermercato a San Vito.
I finanziamenti per la realizzazione delle due Piazze a via Galanti sono stati concessi dalla Regione Campania ad ottobre 2001 ma il Comune solo nel 2003, quindi dopo 2 anni, ha approvato i progetti preliminari e non ha ancora provveduto ad approvare i progetti definitivi ed esecutivi. L’Accordo di Programma Comune- Regione è scaduto il 7 aprile 2002 e poteva essere prorogato solo per 1 anno, ma il Comune di Benevento ha presentato la richiesta alla fine del 2004.
Anche la variante urbanistica per lo spostamento dei lotti M-N è stata approvata nel 2003 e presentata alla Regione nel 2005, dopo 3 anni dalla scadenza dell’Accordo di Programma. Evidentemente non ci sono responsabilità da attribuire all’Assessore Cundari nominata nel giugno 2005.
Ora è necessario definire un nuovo Accordo di Programma chiarendo i motivi della mancata completa attuazione di quello scaduto e riavviando l’iter amministrativo con una nuova decisione del Consiglio Comunale che fin d’ora, nel fornire orientamenti all’Ufficio, deve prendere atto che la Concessione Edilizia per la Spina Commerciale è decaduta perchè i lavori non sono cominciati prima della scadenza dell’Accordo di Programma.
Occorre definire una nuova soluzione per la sede ASL. I box commerciali di via Napoli non devono essere abbattuti e bisogna indire un Concorso di progettazione per la loro riqualificazione.
Petrucciano a proposito della mancata realizzazione dei 24 alloggi, sostiene, sorprendentemente, che è scaduto il termine di 1 anno previsto dalla delibera di G.C. n. 96 del 2000 per l’esproprio del terreno, ma egli si sbaglia. Quella delibera approvava il progetto “definitivo” ma il termine di scadenza di 1 anno si riferisce al progetto “esecutivo” che non è stato ancora approvato.
Ancora più gravi sono le dichiarazioni dell’Assessore comunale all’Urbanistica a proposito dei maggiori costi per rivalutazione ISTAT e maggiori costi di acquisizione del terreno che assommano a circa 12.000 euro che la soc.CON.CA. pretende dagli assegnatari degli alloggi.
Tali pretese sono, invece, assolutamente immotivate!. L’indice ISTAT per il Costo della Vita non si applica alla prima Cessione ma solo a quelle successive e quindi non può essere richiesta ai prenotatari da parte del costruttore. La possibilità di richiedere una integrazione sul prezzo di vendita dell’appartamento per maggiore costo per l’acquisto dei terreni (tutto da dimostrare) è previsto da una bozza di Convenzione approvata dal Consiglio Comunale nel marzo 2003, ma quella Convenzione non è mai stata firmata. Pertanto quella richiesta è palesemente arbitraria e illegittima.
11 Febbraio 2006.
altrabenevento
Comune di Benevento – Gruppi Consiliari: MARGHERITA, DS e UDEUR
Proposta di Deliberazione da sottoporre alla discussione e alla approvazione del Consiglio Comunale.
Oggetto: Programma di Recupero Urbano del Rione Libertà.
Orientamenti per la ridefinizione degli interventi e la sottoscrizione di un nuovo Accordo di Programma tra Comune di Benevento e Regione Campania.
PREMESSO CHE:
– L’art. 11 del D.L. 5 ottobre 1993, convertito in legge 4 dicembre 1993 n. 493, prevede la realizzazione di interventi a servizio prevalente del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, mediante l’adozione di Programmi di Recupero Urbano “costituiti da un insieme sistematico di opere finalizzate alla realizzazione, alla manutenzione e all’ammodernamento delle urbanizzazioni primarie, con particolare attenzione ai problemi di accessibilità degli impianti e dei servizi a rete, e delle urbanizzazioni secondarie, alla edificazione di completamento e di integrazione dei complessi urbanistici esistenti, nonché all’inserimento di elementi di arredo urbano, alla manutenzione ordinaria e straordinaria, al restauro e al risanamento conservativo e alla ristrutturazione edilizia degli edifici”;
– La Regione Campania, con la delibera di G.R. n. 3115/95 e 3532/95 destinò al Comune di Benevento un finanziamento di £. 8.115.920.000 per la definizione e realizzazione di un Programma di Recupero Urbano;
– Il Consiglio Comunale con la delibera n. 71 del 18 ottobre 1995 individuò l’Ambito Urbano e definì gli obiettivi degli interventi impegnandosi a sottoscrivere con la Regione Campania un apposito Accordo di Programma;
– La Regione con la delibera di G.R. n. 8507 del 22/12/1995, confermò il finanziamento destinato al Comune di Benevento che fu aumentato a £. 9.357.800.000, ed approvò le “norme per la realizzazione dei Programmi per Recupero Urbano” e lo “schema di Bando da adottare da parte dei Comuni per l’approvazione dei progetti di Recupero Urbano”;
– Il 3 marzo 1999 fu sottoscritto dal sindaco del Comune di Benevento, dal Presidente dello IACP e dall’Assessore delegato della Regione Campania il “Protocollo d’Intesa per la formazione, l’approvazione e la realizzazione del Programma di Recupero Urbano del comune di Benevento” con il quale venivano definiti gli interventi da realizzare con i finanziamenti assegnati dalla Regione Campania e quelli da realizzare con altri finanziamenti pubblici e privati;
– Con la delibera n. 422 del 29 luglio 1999, la Giunta Comunale approvò i progetti preliminari delle opere pubbliche da realizzare nell’ambito del PRU Rione Libertà ed approvò anche lo schema di Bando Pubblico Concorrenziale per la scelta dei soggetti privati che avrebbero dovuto realizzare la Spina Commerciale di via Napoli; i Servizi- Piazza Attrezzata di Santa Colomba; il Mercato Santa Colomba e il Recupero Urbano di via Galanti con la connessa realizzazione degli alloggi;
– Il Consiglio Comunale con la delibera n. 16 del 1/03/2000 adottò il Programma Definitivo di Recupero Urbano del Rione Libertà e autorizzò il Sindaco alla sottoscrizione dell’Accordo di Programma con la Regione Campania. Tale documento, firmato in data 7 aprile 2000, indicava precisamente le opere da realizzare con il finanziamento regionale già assegnato, le opere da realizzare con altri finanziamenti pubblici a carico del Comune di Benevento e dello IACP e gli interventi a totale carico dei privati;
– Con la firma dell’Accordo di Programma che fu ratificato dal Consiglio Comunale con la delibera n. 32 del 28/4/2000, il Sindaco impegnava l’Amministrazione Comunale a “cantierare le opere ricomprese nel PRU entro 10 mesi dalla pubblicazione dell’Accordo sul BURC ” ed inoltre a “vigilare che i lavori di cui ai progetti privati vengano cantierati entro i successivi 10 mesi dalla pubblicazione dell’Accordo sul BURC”;
– L’Accordo di Programma e il Decreto di approvazione da parte del Presidente della Giunta Regionale sono stati pubblicati sul B.U.R.C. della Regione Campania n. 50 del 23/10/2000 e n. 53 del 13/11/2000 e pertanto il termine per avviare materialmente i lavori per le opere pubbliche e gli interventi a carico dei privati, è scaduto nel mese di Settembre 2001.
– Inoltre, l’Accordo di Programma prevedeva la durata di 2 anni dalla firma o dalla pubblicazione sul Burc e l’art. 7 dello stesso documento, prevedeva una possibile proroga motivata per “non più di anni uno”.
ACCERTATO CHE:
– Nonostante le scadenze fossero chiare e concordate tra Comune e Regione, l’Amministrazione Comunale attraverso gli organi competenti, non ha provveduto, fino ad oggi, ad avviare i lavori per tutti i progetti indicati nell’Accordo di Programma e solo agli inizi dell’anno 2005 ha presentato alla Regione Campania una richiesta di proroga ed integrazione dell’Accordo di Programma firmato nel 2000 e scaduto nel 2002.
– La Concessione Edilizia per l’intervento privato denominato “Spina Commerciale e dei Servizi” è stata firmata a novembre 2000 ma ritirata a marzo 2004, quindi dopo la scadenza dell’Accordo di Programma, e che comunque ad oggi i lavori per tale opera non sono mai iniziati;
– I lavori per l’abbattimento dei box Commerciali di via Napoli non sono iniziati entro la scadenza dell’Accordo di Programma e il progetto “Verde pubblico di via Napoli” non è stato realizzato;
– Per i progetti denominati “Piazza ambito di recupero via Galanti” e “Area attrezzata ambito via Galanti”, anch’essi finanziati dalla Regione Campania con la delibera di G.R. 4857 del 12/10/2001, non sono stati neppure predisposti ed approvati i progetti definitivi ed esecutivi;
– La soc. CON.CA. pretende dagli assegnatari degli alloggi di via Galanti una presunta rivalutazione secondo l’indice ISTAT relativo al Costo della vita che non è previsto per la prima cessione degli alloggi;
– La soc. CON.CA. pretende anche una integrazione da parte degli assegnatari per presunti maggiori costi per acquisto dei terreni in base a quanto previsto da una Bozza di Convenzione approvata a maggioranza dal Consiglio Comunale con la delibera n. 17 del 28/3/2003;
CONSIDERATO CHE:
– Occorre avviare l’Iter per la definizione di un nuovo Accordo di Programma con la Regione Campania anche al fine di utilizzare l’ulteriore finanziamento di £. 5.000.000.000 già concesso al Comune di Benevento con delibera di G.R. n. 4857 nel 12/10/2001 e anch’esso non utilizzato;
– La Concessione Edilizia relativa alla realizzazione della Spina Commerciale e dei Servizi è da considerare decaduta e pertanto occorre definire una diversa soluzione per realizzare al Rione Libertà la sede della Asl;
– E’ necessario rivedere il progetto “Verde a via Napoli” ed evitare l’abbattimento dei box commerciali in via Napoli;
– La sentenza con la quale il Tar della Campania ha riconosciuto l’errore della Amministrazione Comunale che aveva delegato la soc. CON.CA. all’esproprio dei terreni di via Galanti, non può arrecare danno agli assegnatari degli alloggi già penalizzati per i ritardi nella realizzazione degli appartamenti per i quali sono stati da tempo versati consistenti acconti;
– La nuova Convenzione tra Comune e soc. CON.CA., secondo la bozza approvata dal Consiglio Comunale a marzo 2003, non è stata mai firmata e quindi ogni pretesa di aumento per maggiori costi per l’acquisto dei terreni che la ditta sostiene di aver pagato, risulta assolutamente illegittima.
DELIBERA
Per i motivi indicati:
1. Incaricare il Dirigente del Settore Urbanistica di relazionare compiutamente sullo stato di attuazione del Programma di Recupero Urbano del Rione Libertà, di indicare chiaramente le ragioni dei ritardi nella realizzazione dei singoli progetti e proporre alla Commissione Consiliare competente, un nuovo schema di Accordo di Programma da sottoscrivere con la Regione Campania.
2. Escludere dalla proposta di revisione del Programma di Recupero Urbano del Rione Libertà, il progetto “Spina Commerciale e dei Servizi” e onerare il Dirigente del Settore Urbanistica a dichiarare decaduta la relativa Concessione Edilizia.
3. Invitare il Sindaco a concordare con il Direttore Generale della ASL una nuova possibile soluzione per allocare al Rione Libertà adeguate strutture per servizi sanitari a favore degli abitanti del quartiere.
4. Indire un Concorso di progettazione per il recupero e la riqualificazione dei box commerciali di via Napoli e dell’area attigua.
5. Diffidare la soc. CON.CA. dal pretendere maggiori costi per rivalutazione ISTAT del costo degli alloggi e costo dei terreni.
BOZZA NON CORRETTA