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“Ingerenze esterne che rendono ingestibile la mensa scolastica”. L’assessore Amina Ingaldi riferisca alla Procora della Repubblica

Comunicato stampa del 29 settembre 2016

 L’assessore Amina INGALDI dopo aver escluso dalla gara per la mensa la coop. Quadrelle 2001 per servizio scadente, adesso la difende sostenendo che solo le “le ingerenze esterne rendono ingestibile il servizio. Il Comune deve pagare comunque 600 pasti alla ditta avellinese e quindi adesso si pongono problemi organizzativi per il pasto ai bambini portato da casa.

Ieri la maggioranza dei consiglieri comunali di Benevento ha deciso di confermare l’affidamento del servizio mensa alla coop. Quadrelle 2001 nonostante la gara di appalto sia palesemente illegittima anche per il criterio adottato del “massimo ribasso” vietato dal nuovo Codice degli Appalti. Ha provato a dimostrare il contrario il consigliere De Nigris ma la sua argomentazione è totalmente sbagliata perché richiama un parere dell’ANAC espresso a maggio scorso relativo alla possibilità di proseguire con la vecchia normativa una gara avviata prima della entrata in vigore del nuovo codice degli appalti (aprile 2016). Invece la gara del comune di Benevento da noi contestata, è stata avviata come nuova procedura ad agosto scorso e quindi soggetta solo al nuoco Codice. E’ veramente triste notare che anche il consigliere De Nigris che in passato aveva dato prova di attenzione per le regole amministrative, adesso si debba arrampicare sugli specchi per difendere l’indifendibile.

Non ci sorprende invece la sortita finale dell’assessora Amina Ingaldi capace di dire tutto e poi il contrario nel giro di poco tempo.

Qualche mese fa ha sostenuto che la coop. Quadrelle 2001 non sarebbe stata invitata alla gara appena conclusa per le violazioni che avevano portato alla rescissione del contratto a maggio 2016, ieri, invece, ha candidamente dichiarato che i problemi della mensa degli ultimi due anni sono frutto solo di strumentalizzazioni da parte di soggetti che hanno operato “ingerenze esterne che rendono ingestibili il servizio”. È stata però smentita da un altro consigliere di maggioranza, la dott. Pina Pedà che ha ricordato di aver controllato, come nutrizionista, nell’ultimo anno scolastico il servizio mensa contestando alla coop. Quadrelle 2001 numerose irregolarità: uso di posate di plastiche non idonee; pietanze non cotte a sufficienza; forni mal funzionanti, inceta provenienza dei prodotti ecc. La Pedà è andata oltre dichiarando “la Quadrelle 2001 non aveva neppure letto il capitolato e non era in grado di cucinare secondo i menù indicati”.

Sono molto gravi ed irresponsabili le dichiarazioni dell’assessore che adesso deve riferire alla Procura della Repubblica quello che sa. Quali sono le ingerenze esterne che rendono ingestibili il servizio? Erano false le segnalazioni degli insegnanti e le lamentele dei genitori per la “carne separata meccanicamente”, l’uso di glutammato monosodico che produce obesità, i prodotti surgelati non previsti dal contratto; la pietra nella pasta e lenticchie, la lasagna non cotta, i pasti freddi è di sapore sgradevole, il pollo spacciato per tacchino, la larva nella mozzarella, i capelli nella vaschetta, la pasta scaduta?

Parliamo dell’alimentazione e quindi della salute dei bambini e perciò Ingaldi non può intervenire in Consiglio Comunale, il parlamento della comunità locale, dimenticando di essere un assessore pagato con soldi dei cittadini, per riferire di pettegolezzi tra comari.

Deve spiegare anche perché ora difende la gara a “massimo ribasso” dopo aver dichiarato alla stampa il mese scorso, che sarebbe stata nominata una commissione per procedere con il criterio della valutazione mista qualità/prezzo. Deve dire perché insiste per affidare alla Quadrelle 2001 l’incarico di fornire i 1.000 pasti previsti da Capitolato di Appalto confessando però che è assai difficile arrivare a questo quantitativo.

Si rende conto l’assessore alla pubblica istruzione che il Comune deve pagare comunque 600 pasti alla Quadrelle 2001, anche se non richiesti? Sarà per questo motivo che l’assessora qualche giorno fa riconosceva il diritto dei genitori a portare il pasto da casa e adesso invece si appella a difficoltà organizzative e per questo invita le famiglie ad iscriversi al servizio mensa della Quadrelle 2001 già duramente contestato?

Il coordinamento

© Altrabenevento

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