L’ARPAC smentisce le sue ipotesi e preannuncia che il tetto di fibro-cemento della mensa scolastica non contiene amianto. Da dove arrivano quelle trovate dinanzi alle cucine?
L’ARPAC deve spiegare da dove arrivano le fibre trovate proprio davanti alle cucine della mensa a marzo scorso da un laboratorio privato incaricato dalla Ristorò e mai contestato.
Comunicato stampa del 11 febbraio 2016
Nel corso della conferenza stampa tenuta ieri, i rappresentanti della cooperativa Quadrelle 2001 che gestisce il servizio di mensa scolastica, hanno risposto ai rilievi e alle critiche mosse da Altrabenevento con una serie di insulti che saranno oggetto di apposite querele.
In modo particolare Salvatore Balestrieri che usa firmarsi con qualifiche e titoli diversi secondo la circostanza, ha annunciato, anche a nome del Comune, denuncia per procurato allarme a carica del presidente di Altrabenevento per aver fatto riferimento alla dispersione di fibre di amianto dinanzi alle cucine della mensa scolastica.
Balestreri si è presentato in ottima forma, senza l’OCCHIO TUMEFATTO che secondo Gazzetta di Benevento lo avrebbero costretto a farsi medicare in ospedale a seguito della presunta aggressione subita al termine della conferenza stampa di Altrabenevento del 5 febbario. Il presunto ragioniere, poi avvocato, poi dottore, sostiene di aver saputo informalmente dall’ARPAC che non sono state trovate fibre di amianto nel tetto del capannone utilizzato come cucine della mensa. Balestrieri dice, testualmente, che i risultati ufficiali non ci sono ma lui “sa come sarà scritto il verbale dell’APAC”.
E’ bene allora ricordare che fu proprio l’Arpac e non Altrabenevento, a scrivere nel verbale di ispezione n. 60 effettuato sul posto insieme alla ASL e alla Polizia Municipale, il 23 gennaio 2015 (un anno fa) che “La copertura dello stabile in cui ha sede l’attività denominata Ristorò è realizzata in pannelli ondulati di fibro-cemento. ….Appare utile che la Ristorò fornisca …. i certificati di origine delle lastre di onduline dove si evinca l’assenza di fibre d’amianto”
Il 22 luglio 2015 (dopo 7 mesi dal primo verbale) la ASL-Dipartimento di Prevenzione, con la lettera prot. 105054 scrive alla Polizia Municipale “non è pervenuta alcuna documentazione inerente la specifica questione dell’eventuale presenza di fibre di amianto nel materiale di copertura dei capannoni” e la sollecitava anche quale valutazione per il rilascio del certificato di agibilità.
La Polizia Municipale il 10 dicembre 2015 con la lettera protocollo 107127 ha trasmesso alla ASL le analisi consegnate il giorno prima dall’ing. Barretta Gianluigi “inerenti le analisi effettuate presso lo stabilimento Ristorò per verifiche fibre di amianto”.
Tale analisi (che abbiamo già consegnato alla stampa) effettuate tra il 16 e il 17 marzo 2015, attestano che dal prelievo “Esterna n. 7” di 489 litri di aria, è stata rilevata la presenza di “3 FIBRE AERODISPERSE di AMIANTO per ogni litro d’aria.”
Lo scorso 18 gennaio (dopo un anno dal primo verbale), la ASL, a seguito delle note a mezzo stampa con le quale la scrivente Associazione ha chiesto che finalmente si facesse chiarezza sulla presenza di fibre di amianto sul centro di cottura, ha comunicato al Comune di Benevento che la SCIA alimentare non è stata ancora rilasciata alla cooperativa Quadrelle 2001 perché manca, tra l’altro, la perizia necessaria ad escludere la presenza di amianto dal tetto delle cucine della mensa.
Il 3 febbraio l’ARPAC e la ASL hanno effettuato il sopralluogo riscontrando sul tetto la presenza di fibro-cemento ( è questa la denominazione delle onduline di cemento che contiene fibre in genere di amianto) ma un tecnico non meglio identificato, prima ancora di consegnare al laboratorio di analisi i prelievi da analizzare, avrebbe subito comunicato al comandante della Polizia Municipale e al direttore della cooperativa Quadrelle 2001, che l’amianto non c’era. Come ha fatto a capirlo?
Se risulta così facile ed immediato escludere la presenza di fibre del pericoloso materiale, perché l’ARPAC non ha effettuato quella verifica a gennaio 2015?
Adesso aspettiamo i risultati degli esami fatti dall’ARPAC e preannunciati al Comune, per capire quali FIBRE sono state trovate nel FIBRO-CEMENTO e soprattutto aspettiamo di capire da dove arrivano le FIBRE aerodisperse TROVATE dal laboratorio privato incaricato dalla Ristorò (e non da Altrabenevento) a marzo 2015, ricordando che quegli esami non sono mai stai contestati da nessuno.
Intanto, prendiamo atto che la cooperativa Quadrelle 2001 non ha risposto ad alcuna delle contestazioni mosse da Altrabenevento relative alle ragioni che hanno determinato la esclusione di tale società dalle gare effettuate da alcuni comuni (Cervinara ed Afragola) confermate dal Consiglio di Stato, per problemi igienico sanitari connessi al servizio di mensa scolastica. L’Amministrazione comunale, dal canto suo, annuncia una nuova gara di appalto per tale servizio dal 1° marzo, ma la Quadrelle 2001 è convinta che il prossimo 25 febbraio il TAR accogliendo un suo ricorso, possa di fatto aggiudicarle la gara per 5 anni al prezzo di 4,79 euro a pasto, cioè il 60% in più rispetto al prezzo attuale di 2,89 euro.
Il presidente Gabriele Corona