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La ASL sospettava la presenza di amianto nel tetto della mensa da un anno ma nessuno ha accertato

Confermata la presenza di amianto nel tetto del centro di cottura  della mensa scolastica di Benevento, ma il Comune non vuole sospendere  il servizio.

Comunicato del 22 gennaio 2016

L’accertamento della presenza di amianto sul tetto delle cucine della mensa scolastica di Benevento è un altro preoccupante esempio dei ritardi e dello scarico di responsabilità delle autorità preposte ai controlli. Da alcuni documenti, che abbiamo potuto visionare nei giorni scorsi, risulta che il 23 gennaio 2015 l’ASL ipotizzava la presenza di fibre di amianto nel tetto prefabbricato del capannone di proprietà Risotrò in località Ponte Valentino. A marzo 2015 è stato effettuata una perizia da parte di un laboratorio privato, incaricato dalla ditta proprietaria della struttura, nella quale si conferma la presenza di fibre del pericoloso materiale, ma la cui dispersione in aria non veniva considerata oltre i limiti di legge.

Il 22 luglio sempre del 2015, però, la ASL ha sollecitato ancora l’ARPAC e il Comune perché effettuassero i controlli necessari ad accertare la presenza di amianto, ritenendo che ciò avrebbe potuto rimettere in discussione il rilascio del certificato di agibilità. Agli inizi di dicembre scorso, il comune di Benevento ha affidato l’incarico per il servizio mensa scolastica alla società Quadrelle 2001 che utilizza quello stesso centro di cottura, ma non risultano agli atti del Comune i documenti necessari ad escludere la presenza di amianto.

Questa mattina, il dirigente del settore Servizi al cittadino del Comune, Angelo Mancini, nel corso di un incontro con l’associazione Altrabenevento e un gruppo di mamme dei comitati civici, ha comunicato di aver chiesto nei giorni scorsi all’ARPAC e all’ASL di verificare la presenza di amianto nel tetto della mensa. Insomma, un anno fa la ASL chiedeva al Comune di fare quelle verifiche e adesso il Comune chiede gli stessi controlli alla ASL.

I rappresentanti di Altrabenevento, Gabriele Corona e Sandra Sandrucci, dopo aver protestato per la lungaggine dei controlli avviata un anno fa, senza avvisare né i genitori dei bambini né i dipendenti del centro di cottura, hanno chiesto l’immediata sospensione del servizio mensa, perché ad oggi il Comune non è in grado di escludere pericoli per la collettività.

Se entro lunedì il l’Ente non provvede, Altrabenevento presenterà alla Procura della Repubblica la richiesta di sequestro dell’immobile.

Nel corso dell’incontro con Mancini sono state segnalate, da parte delle mamme presenti, numerose violazioni al Capitolato per il servizio mensa che saranno oggetto di un prossimo documento di Altrabenevento.

Per Altrabenevento- Gabriele Corona

© Altrabenevento

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