Fuori i documenti sull’amianto nel centro di cottura della mensa scolastica.
Comunicato stampa del 16 gennaio
Per sostenere la propaganda a favore della Quadrelle 2001, qualcuno ha inventato pure una Catena di Sant’Antonio clandestina. Dal verbale di una riunione di una mamma-avvocato con il direttore della Quadrelle 2001, risulta che a marzo 2015 qualcuno già sapeva che c’era amianto nel tetto delle cucine.
Il dirigente Angelo Mancini, incaricato dal sindaco di seguire le vicende della mensa scolastica, si è impegnato a rendere trasparente il servizio, ma come il suo predecessore comandante-dirigente Moschella, subito dopo ha dato informazioni dell’incontro con la commissione mensa solo attraverso indiscrezioni alla solita testata che oramai sostituisce l’ufficio stampa del Comune.
Abbiamo così appreso che i membri di quella commissione, appena insediati tra l’altro proprio su nostra pressione, si sono lamentati perchè Mancini si è permesso di riceverci insieme ad un gruppo di mamme per darci spiegazioni sui mancati controlli del Comune sul servizio mensa.
Cosa temono quei “rappresentanti” che sono stati “nominati” dai dirigenti scolastici e non eletti dai genitori per svolgere quel compito? Quali informazioni non devono circolare?
Sempre ieri, nell’ambito della nuova campagna propagandistica “lamensa tutt’apposto” circola il testo di un presunto verbale redatto da un anonimo a conclusione di un incontro tenuto dal direttore della cooperativa Quadrelle 2001 con alcune mamme, (una decina) rappresentanti di diversi istituti e delegate dai Dirigenti scolastici.
Il presunto verbale senza indicazione dei partecipanti alla riunione e senza firma, già affisso nella bacheca di qualche scuola, viene inviato come messaggio privato su facebook o su whatsapp e fatto circolare sempre in anonimo.
Tra l’altro si legge che il direttore di Quadrelle 2001 è molto cortese e disponibile, è disposto a preparare menù speciali (torte, ecc.) in occasioni delle feste, vorrebbe fare lo scodellamento nelle scuole. Nel vebale non si legge nulla a proposito dei tempi di cottura dei pasti e di permanenza dei ‘secondi’ nelle vaschette di plastica per tre-quattro ore prima del consumo o della mancanza di grammatura sulle etichette. Si legge che la cooperativa Quadrelle 2001 ha acquisito “ramo di azienda dalla Ristorò” ma non si precisa che questa è cosa diversa dall’acquisto dell’immobile e non smentisce affatto il rapporto di affari tra Quadrelle 2001 e Ristorò.
A proposito della presunta bonifica dei locali attigui alla mensa dove per anni sono stati preparati fitofarmaci da zolfo, Perrone dichiara nel presunto verbale che non può esibire i documenti perchè li ha sequestrati la Guardia di Finanza. Invece esibisce nella riunione clandestina, i “rapporti di prova sull’amianto di marzo 2015” che dovranno essere rifatti a marzo prossimo. Quindi Perrone conferma che nel tetto delle cucine c’è cemento-amianto perchè solo in questo caso si fanno le prove periodiche per stabilire la eventuale dispersione di fibre.
Da questo verbale anonimo che circola per dimostrare che le affermazioni di Perrone sono state molto convincenti e che i presenti alla riunione clandestina sono rimasti contenti ed affascinati, risulta chiaramente che nel tetto del centro di cottura c’è amianto e che qualcuno lo sapeva da marzo 2015. Perchè nessuno è stato avvisato? Perchè neppure i lavoratori sono stati avvisati quantomeno dei controlli in corso?
E perchè i documenti sulla presunta bonifica da zolfo sono stati sequestrati dalla Procura della Repubblica e quelli sulla presenza di amianto, no? Dal verbale si legge che tali documenti sono stati esibiti e consegnati, ai partecipanti alla riunione clandestina, adesso qualcuno ce li fa vedere? L’avvocato presente all’incontro, ha provveduto a consegnare , anche ‘brevi manu’ questi documenti ai Finanziere ?
Della questione se ne vogliono occupare i rappresentanti della Commissione Mensa, o possiamo occuparcene anche noi?
Per altrabenevento- Gabriele Corona