L’ARPAC non avrebbe trovato insetti nelle vaschette della “pasta e ceci”. La fretta di Ottopagine di assegnare i punti alla Ristorò.
Comunicato stampa del 25 giugno 2015
Il portale Ottopagine ha pubblicato ieri sera alle 23,45 con grande evidenza, una indiscrezione raccolta dal cronista di giudiziaria, Enzo Spiezia, secondo il quale l’ARPAC non avrebbe trovato tracce di insetti o parassiti nelle vaschette che contenevano la “pasta e ceci” poi occultate nelle fogne e mostrate nel servizio del Corriere della Sera. Secondo Spiezia l’esito di queste analisi “segna oggettivamente un punto a favore per l’azienda nell’inchiesta che da alcuni mesi il sostituto procuratore Miriam Lapalorcia ed i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria stanno conducendo sul servizio di mensa scolastica, affidato alla Ristorò”. Poi il cronista di giudiziaria fiore all’occhiello della redazione del giornale di Vigorito, dopo aver ricordato le varie smentite della Ristorò alle critiche sul servizio di mensa scolastica sospeso dal Comune, aggiunge che la linea di correttezza è stata ribadita anche al magistrato dall’amministratrice della Ristorò, la quale il 27 maggio scorso, ha fornito “anche attraverso la produzione di documenti, una serie di chiarimenti sulla vicenda. Un confronto nel corso del quale era stato affrontato anche il caso della pasta e ceci che l’azienda sostiene di aver preparato e poi gettato via perchè i legumi non erano cotti, e non per la presenza di vermi, come invece evidenziato dalla denuncia di Altrabenevento, cui era seguito un video del Corriere.it.”
Ma non è questa la versione fornita dalla signora Rossana Porcelli “direttrice” della Ristorò ai microfoni di NTR 24 lo scorso 29 gennaio e dal figlio, l’ingegnere Pierluigi Barretta, socio della ditta, durante la conferenza stampa di febbraio e poi al Corriere della Sera. I due, infatti, hanno sostenuto che le vaschette con la “pasta e ceci” non sono mai state preparate per difetto di cottura dei legumi che erano stati buttati nei normali contenitori per rifiuti umidi mentre la pasta già cotta era stata utilizzata per servire a scuola “pasta in brodo”. Quindi il ritrovamento nella fogna (e non nei contenitori dell’umido) di diversi chilogrammi di “pasta e ceci” cotta e numerose vaschette con tanto di etichette ancora incollate, dimostra che la Ristorò ha fornito una versione non vera dei fatti come possono confermare almeno dieci testimoni. Cosa voleva nascondere? Prima di assegnare punti, il cronista di Ottopagine farebbe bene a ricordare i fatti.
Vedremo quali sono esattamente i risultati degli esami dell’ARPAC consegnati alla Procura della Repubblica ma di certo non si comprende perchè l’esame è stato effettuato sulle vaschette svuotate e nascoste nella fogna con il coperto di metallo, e non sui residui di “pasta e ceci” che è stata ritrovata da noi e dal giornalista del Corriere della Sera nella vasca con il coperchio di cemento.
Per Altrabenevento – Gabriele Corona
la video-inchiesta del Corriere della sera del 25 marzo 2015
il video di Altrabeveneto sul ritrovamento della “pasta e ceci”