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La ASL non trova il responsabile dei controlli sui pasti ai malati mentali, ma paga regolamente la ditta.

Comunicato stampa del 4 maggio 2015

Non si trova il Dirigente della ASL che avrebbe dovuto controllare il servizio per i pasti agli anziani e ai malati psichici, ma la Ristorò è stata regolarmente pagata.

La Rete Sociale, l’associazione dei familiari delle persone con disagio psichico, ieri l’altro, sabato 2 maggio, ha provocatoriamente offerto agli assistiti dei centri di Morcone e Puglianello un pranzo decente in sostituzione dei pasti prodotti dalla Ristorò. Anche il Commissario della ASL, Gelsomino Ventucci ha onorato la tavola imbandita per dimostrare vicinanza ai malati, ai medici e agli operatori, assicurando che a breve deciderà cosa fare dopo la video-denuncia di Altrabenevento relativa alle violazioni contrattuali per la fornitura delle vaschette da parte della ditta della famiglia Barretta- Porcelli.
Finora, però, dopo una settimana da quella denuncia e numerose riunioni, i vertici ASL non hanno ancora assunto una decisione perchè i vari dirigenti si preoccupano innanzitutto di dimostrare di non avere mai avuto la competenza per effettuare i controlli. Non si comprende, quindi, neppure chi dovrebbe verificare le violazioni da noi denunciate (mancata consegna dei pasti entro 30 minuti dalla cottura; variazioni ripetute al menù; prestazioni ridotte del personale della Ristorò addetto al servizio pasti presso le strutture sanitarie; addetti alla consegna delle vaschette assunti da altre ditte; dubbia idoneità dei furgoni utilizzati; ecc.).
Possibile che la ASL, dopo aver affidato alla Ristorò il servizio mensa per anziani e malati psichici otto anni fa, non si sia mai preoccupata di effettuare controlli adeguati al punto che ancora oggi non si sa chi aveva la competenza per farlo? Eppure la ASL è il committente ma è pure l’autorità di controllo sulla rispondenza dei pasti ai menù e sulla idoneità e igienicità dei locali. Non è stato mai verificato niente?
A maggio 2013 il capannone utilizzato dalla Ristorò come centro cottura, si bruciò e quindi la ditta ha utilizzato per preparare i pasti un’altra sede, possibile che l’Azienda Sanitaria non sia andata a verificare? Possibile che i funzionari della ASL, quegli stessi che secondo il comandante della Polizia Municipale, Giuseppe Moschella, hanno controllato continuamente il servizio della Ristorò per la mensa scolastica, non hanno mai controllato il servizio effettuato per la propria Azienda? Possibile che solo ora, dopo sei mesi di polemiche, scoprono che il certificato di agibilità dei locali non è mai esistito?
Il dottore Ventucci, sabato scorso ha verificato che sulla vaschetta del ‘secondo’ era scritto chiaramente ‘Cosce di pollo surgelate’, adesso potrebbe domandare all’Ufficio Alimentazione dell’Azienda che dirige se quei prodotti sono consentiti? I funzionari di quell’ufficio quando partecipano agli studi promossi e finanziati dalla Regione Campania sostengono che il pollo deve essere macellato tre giorni prima della cottura e tenuto solo in frigorifero. Alla Ristorò, invece è consentito derogare sia per i bambini della mensa scolastica che per gli anziani e i malati psichici?
Dottore Ventucci, potrebbe farci sapere finora chi ha liquidato le fatture alla Ristorò accertando che il servizio è stato regolarmente reso come da contratto, nonostante le violazioni da noi denunciate? E potrebbe spiegarci come mai quando c’è da pagare la ditta della famiglia Barretta-Porcelli i ‘suoi’ dirigenti non litigano sostenendo di non avere la competenza per farlo?
Per Altrabenevento – Gabriele Corona

© Altrabenevento

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