Video-denuncia di Altrabenevento: la Asl impone ai malati psichici i contestati pasti della Ristorò nonostante palesi violazioni contrattuali.
Comunicato stampa del 27 aprile 2015
Dopo 4 mesi di proteste, il Comune di Benevento ha sospeso il servizio di mensa scolastica affidato alla società Ristorò anche per la mancanza del certificato di agibilità dei locali. Nelle stesse cucine, però, la ditta della famiglia Barretta-Porcelli continua a produrre i pasti per gli anziani e le persone con disagio psichico ospitati nei centri di assistenza di Benevento, Bucciano, Puglianello, Molinara, Morcone e San Bartolomeo in Galdo. Addirittura la ASL, committente del servizio, a marzo scorso, nonostante le decisioni del Comune capoluogo e le indagini in corso da parte della Procura della Repubblica, ha prorogato ancora fino alla fine di settembre 2015 l’incarico affidato alla Ristorò nel 2007 senza effettuare neppure il controllo più elementare sul Capitolato di Appalto.
Se i dirigenti della Azienda Sanitaria avessero prestato almeno un po’ di attenzione alle numerose proteste dei degenti, dei loro familiari e dei medici delle strutture assistenziali sulla qualità dei pasti forniti dalla Ristorò, si sarebbero accorti delle diverse violazioni contrattuali che Altrabenevento ha documentato con una video-denuncia pubblicata oggi.
Secondo il Capitolato, infatti, i pasti dovrebbero essere consumati entro trenta minuti dalla loro preparazione ed invece rimangono nelle vaschette per due-tre ore prima di essere mangiati perché la Ristorò effettua le consegne con lo stesso automezzo per più località in orari completamenti diversi da quelli indicati dalla ASL. Nel video di Altrabenevento si vede chiaramente, infatti, che lo stesso furgone partito il 24 aprile alle ore 16 dal centro cottura nella zona industriale di Benevento, raggiunge il centro di assistenza per disagiati psichici di Bucciano alle 16,50 per consegnare i pasti per la cena prevista alle ore 19. L’autista-operatore che secondo il Capitolato dovrebbe rimanere in servizio per almeno un’ora in modo da servire i pasti, aspettare la fine della cena, pulire i tavoli e riportarsi i rifiuti, è ripartito dopo 4 (quattro) minuti e alle 17,25 è arrivato a Puglianello. Anche in questo caso, è rimasto solo quattro minuti, il tempo per scaricare i contenitori, e alle 17,29 è ripartito. Questo disservizio è stato documentato da Altrabenevento diverse volte nell’ultimo mese, ma si verifica da anni. Per rispettare il capitolato e consegnare i pasti entro 30 minuti dalla preparazione, la Ristorò dovrebbe utilizzare un furgone con almeno un autista-operatore per ognuna delle località previste, ed invece lo stesso automezzo consegna in più centri di assistenza con indubbio vantaggio economico per la ditta della famiglia Barretta- Porcelli che risparmia sui costi di lavoro e di trasporto. Di conseguenza, gli anziani e i disagiati psichici sono costretti a mangiare pasti scotti o maleodoranti, preparati e sballottati a lungo prima del consumo.
In alternativa al servizio di mensa centralizzato per tutti i centri di assistenza della ASL, che di certo non può assicurare pasti adeguati alle condizioni dei degenti, a Morcone per quasi due anni ha funzionato il progetto “Cotto e mangiato” finanziato con fondi CIPE che coinvolgeva gli assistiti del Dipartimento Salute Mentale impegnati per l’acquisto dei prodotti in zona, la preparazione dei pasti e il consumi in locali appositamente attrezzati. Questo servizio umanizzante è stato bloccato, come spiega nella video-denuncia di Altrabenevento, il presidente della “Rete Sociale” la associazione dei familiari delle persone con disagio psichico, Serena Romano, e anche agli assistiti nel centro di Morcone vengono ora imposte le vaschette della Ristorò.
Per Altrabenevento – Gabriele Corona