Mensa contestata, cellulari vietati, ma nessuno nega l’utilizzo di pentole indecenti
Comunicato stampa del 18 dicembre 2014
Nessuno smentisce la presenza di pentole indecenti nella mensa scolastica. La Ristorò vieta ai dipendenti l’uso del telefono personale.
Il 16 dicembre, nel corso della presentazione del dossier “Scarpe e ceci”, abbiamo denunciato la presenza nel centro di cottura della mensa scolastica di Benevento di pentole e scolapasta indecenti, macchiate, scrostate e ammaccate, di cui abbiamo mostrato anche eloquenti immagini.
Nessuno ha smentito che in quelle foto ci fossero proprio le pentole usate per preparare i pasti per i bambini. Oggi però, la ditta Ristorò, che gestisce il servizio mensa, ha vietato ai dipendenti di tenere addosso il proprio cellulare personale. È un atteggiamento gravissimo, il problema non è l’apparecchio con cui sono state fatte le foto, il problema è il loro contenuto: ciò che si evidenzia nelle immagini.
Sempre oggi sono arrivate al centro di cottura le stufe per riscaldare gli ambienti e sono state consegnate le cuffie monouso ai dipendenti, mentre nei giorni scorsi erano state riattivate le caldaie per l’acqua calda e sistemate le nuove esche per i topi. La Ristorò ha anche inviato al Comune di Benevento la richiesta del permesso per costruire il nuovo centro di cottura e ha chiesto il certificato di agibilità per i locali. Perché tutto questo non era stato fatto prima? Perché il Comune e la Asl, che sostengono di avere effettuato ripetuti e minuziosi controlli, non hanno mai contestato nessuna di queste evidenti “anomalie”?
Intanto si apprende che il pagamento degli stipendi e delle tredicesime è a rischio, perché una parte dei soldi che il Comune paga alla Ristorò è stata pignorata da una società che le aveva fornito “requisiti di capacità economica, finanziaria e tecnica per l’espletamento del servizio”, senza essere stata pagata.
Per Altrabenevento, Gabriele Corona