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Appello per impedire la costruzione della centrale elettrica sotterranea tra Morcone, Pontelandolfo e Campolattaro.

Agli amministratori di Morcone, Pontelandolfo, Campolattaro, San Lupo, Fragneto Monforte e Benevento.
Alle associazioni ambientaliste, ai comitati civici, alle forze politiche,sindacali e associazioni di categoria.

Con un vero e proprio colpo di mano,il 31 luglio scorso, la maggioranza del Consiglio Regionale della Campania ha dato il parere favorevole alla costruzione di una centrale elettrica sotterranea tra Morcone e Pontelandolfo. Per questa scellerata decisione quel consiglio ha addirittura inventato e votato una norma assolutamente illegittima.

La società svizzera Rec-Repower vuole costruire l’opera devastante per il Sannio non per produrre altra energia elettrica ma solo per speculare sul prezzo di vendita. Il progetto prevede una centrale interrata grande come un palazzetto dello sport (lunga 90 mt, larga 45 e alta 50) per pompare l’acqua della Diga di Campolattaro in un nuovo invaso a 1000 metri di altezza utilizzando più energia elettrica di quella che sarà prodotta dalla stessa acqua per caduta con l’attivazione delle turbine. L’opera prevede 7 tunnel di 10 metri di diametro l’uno all’interno di tre siti SIC (Siti di Interesse Comunitario) tra luoghi di grande interesse storico, ambientale e paesaggistico che saranno trasformati in una grande “gruviera” con la distruzione di habitat pregiati come la “stupenda fioritura di orchidee”,boschi, 74 sorgenti, pascoli, produzioni tipiche, luoghi ed attività di interesse turistico e strade.

Un’opera mastodontica su due faglie sismiche attive, che in passato hanno distrutto Benevento, Cerreto, Pontelandolfo e che recentemente hanno fatto tremare Bojano e i Monti del Matese.

Rec- Repower è una di quelle società svizzere che calano nell’Italia Meridionale per devastare l’ambiente con opere che nel territorio elevetico non sono più consentite a seguito della mobilitazione dei cittadini.

Per alimentare la centrale di corrente elettrica e mettere in rete quella prodotta, sono previste altre 3 stazioni elettriche a Campolattaro, Pontelandolfo e Benevento e poi elettrodotti a San Lupo e Fragneto Monforte.

Per costruire la stazione di Benevento la Terna ha già arbitrariamente modificato il progetto dell’elettrodotto da 380.000 Volt sottoponendo centinaia di famiglie, abitazioni e attività lavorative ad ulteriore inquinamento elettromagnetico. Questa nuova stazione elettrica sarà la calamita per la costruzione di altri impianti eolici sulle colline di Benevento e dei comuni limitrofi.

La Centrale elettrica interrata Morcone-Pontelandolfo-Campolattaro e la stazione di Benevento non sono state ancora autorizzate dal Ministero ma la Confindustria beneventana si è già affrettata a invitare Rec- Repower il mese scorso a presentare il progetto che prevede 600 milioni di euro per sbancamenti, trivellazioni, opere in cemento armato, impianti elettrici che allettano alcune imprese locali.

Gli amministratori dei Comuni di Campolattaro, Morcone e Pontelandolfo si preoccupano solamente di contrattare con gli svizzeri le cosiddette compensazioni ambientali, cioè quattro soldi in cambio della distruzione del territorio e qualche posto di lavoro, in verità ben pochi considerato che nella centrale lavorerà personale specializzato della società svizzera.

Il centro destra in Regione con l’astensione di Colasanto ha dato parere favorevole, il PD a Napoli si è astenuto ma a Benevento il sottosegretario Del Basso De Caro sostiene il progetto; la Provincia di centro-sinistra, cioè Cimitile e Aceto (PD e SEL) già qualche anno fa hanno concordato “compensazioni” per l’utilizzazione dell’acqua della diga che invece è destinata prioritariamente all’uso potabile. Il movimento ambientalista è distratto, i comitati civici e i cittadini legati al territorio non hanno ancora compreso la gravità del pericolo incombente.

Altrabenevento ha già prodotto diversi documenti al Ministero e invita tutti coloro che hanno veramente a cuore l’ambiente, il territorio e le potenzialità di sviluppo ecocompatibile ad attivarsi per impedire questa devastazione politico- affaristica.

Benevento 28 agosto 2014

Gabriele Corona – Vincenzo Fioretti – Alessandra Sandrucci

 

© Altrabenevento

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