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Abbiamo preso a martellate l’Arco di Traiano, ma il Mossad non se n’è accorto.

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Altrabenevento – Comunicato stampa del 10 aprile 2012

Da alcuni anni, intorno all’arco di Traiano sono state installate “telecamere intelligenti”, capaci di individuare i comportamenti che possono creare danni al monumento e lanciare immediatamente l’allarme con email e telefonate ai soggetti abilitati a intervenire. Il sistema è stato realizzato dalla società beneventana “KES – Knowledge Environment Security”, alla quale partecipa anche l’Università del Sannio, insieme a un partner israeliano, la società TADSEC, esperta di controlli antiterrorismo.

Il progetto costa complessivamente 973.000 (novecentosettantatre mila euro), garantiti in gran parte dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e poi dal Comune di Benevento e da altri soggetti pubblici e privati. La società KES srl che ha sede in viale San Lorenzo, presso il Parco Scientifico e Tecnologico, ha firmato una convenzione con il Comune di Benevento per proteggere l’Arco da “atti vandalici e criminali con sensori, telecamere e un motore di correlazione in grado di identificare automaticamente potenziali minacce” e segnalarle a una centrale operativa collegata con la Polizia Municipale. Nel video pubblicizzato sul sito della www.kesitaly.it si spiega dettagliatamente con  una simulazione, come funziona il complesso sistema di sorveglianza intelligente.  Si vede un uomo che si avvicina all’Arco e lo imbratta con una scritta; le telecamere lo inquadrano e immediatamente scatta l’allarme presso la sede dei Vigili Urbani i quali subito dopo arrivano sul posto a sirene spiegate per braccare il delinquente.

Ieri mattina per trascorrere una pasquetta un po’ diversa, ci siamo avvicinati con un martello (vero) al monumento ed abbiamo fatto finta di colpirlo ripetutamente proprio nel punto indicato nel video della simulazione. Ebbene, tranne le proteste vivaci di un anziano signore, non è accaduto nulla. Ci siamo trattenuti in zona per circa un’ora, ma non sono arrivati gli agenti antirrorismo e neppure i Vigili Urbani che evidentemente non sono stati neppure avvisati dal complicato sistema di video-sorveglianza. Con 973.000 euro non si potevano assumere tre guardiani per garantire la vigilanza al monumento per tutta la giornata per dieci anni ?

Adesso l’amministrazione comunale e l’Università del Sannio devono dare qualche spiegazione.

Il presidente – Gabriele Corona

 

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