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Forum contro la turbogas e No TAV uniti: no alla Luminosa

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Da Il Mattino del 21 ottobre 2011

L’impianto dovrebbe produrre energia elettrica e calore ma non prevede gli impianti per la fornitura di acqua calda

L’incontro tenutosi stamattina presso la sala consiliare di Palazzo Mosti ha avuto come oggetto la nascita del “Forum permanente contro la turbogas” e ha consentito un approfondimento sulla natura del movimento “No Tav”.

Emi Martignetti, impegnata a curare la comunicazione del Forum, ha fatto da moderatrice, introducendo i relatori solo dopo un riassunto della storia della centrale.

Nel 2002 la società Luminosa srl, nata a Napoli ma attualmente per il 94% di proprietà della società svizzera BKW, propone una centrale dalla potenza di 385 megawatt, alimentata a metano e atta a rifornire di energia elettrica le altre provincie.

La contrada Ponte Valentino è la zona in cui viene prevista l’ubicazione della struttura, alla confluenza tra i fiumi Calore e Tammaro, al confine tra i comuni di Pietrelcina e Paduli, nei pressi dell’antico Ponte Valentino e lungo il tracciato dell’Appia Traianea.

La centrale viene presentata come un impianto di cogenerazione, in grado di produrre sia energia elettrica che calore. Ma il progetto non prevede impianti per la fornitura di acqua calda, c’è solo un’altra produzione da parte della centrale: l’emissione di sostante inquinanti, un grave rischio per la salute dell’ambiente e dei cittadini.

Nonostante la Regione Campania abbia classificato la zona interessata come area da risanare, il Ministero dell’Ambiente ha concesso la favorevole Valutazione Impatto Ambientale a condizione che la centrale fornisca calore-vapore alle aziende della zona, le quali devono dismettere i loro impianti di riscaldamento e ridurre le emissioni. Un chiaro appello ad inquinare di meno per consentire alla centrale di inquinare molto di più!

Ma le stranezze non sono poche!

Il Ministero dell’Ambiente pare non si sia accorto che il progetto presentato dalla “Luminosa” non prevede gli impianti e le tubazioni lunghe alcuni chilometri che, dopo aver attraversato due fiumi, diverse strade pubbliche e un’area archeologica dovrebbero portare acqua calda agli stabilimenti e alle strutture del Comune di Benevento.

Ancora, nonostante il Piano di Coordinamento Provinciale e il Piano Territoriale Regionale includano la zona presa in esame nel “corridoio ecologico”, classificandola quindi come non edificabile, come ha ulteriormente confermato la Regione Campania con la Valutazione Ambientale Strategica relativa al Piano Urbanistico Comunale di Benevento, il Consorzio ASI ha assegnato nel 2006 il lotto di terreno alla Luminosa.

Lo stesso Consorzio ASI ha, inoltre, concesso alla società anche la disponibilità d’uso del depuratore consortile, nel quale, però, per disposizioni legislative, non possono confluire i reflui della centrale per la loro temperatura elevata e la presenza di sostanza inquinarli.

Il parere favorevole alla costruzione dell’impianto è stato dato nell’ottobre del 2010 dalla Giunta Regionale guidata dal Presidente Caldoro, non tenendo conto dei Piani Energetici della Provincia di Benevento e della Regione che non prevedono questo tipo di impianti nel territorio sannita.

Il 21 dicembre 2010 la “Luminosa” ha ricevuto, poi, l’autorizzazione alla costruzione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico e il 26 luglio scorso l’Autorizzazione Integrata Ambientale da parte del Ministero dell’Ambiente.

La società, quindi, ha ottenuto tutte le autorizzazioni.

Proprio per questo, Luca Zolli, rappresentante del Forum, sostiene che la nascita di questa nuova realtà sul territorio sia apparsa necessaria. Di fonte a tale emergenza serve fare fronte comune per contrastare la realizzazione dell’ ecomostro, per questo le organizzazioni (Altrabenevento, ANTA, Cittadini in Movimento, ISIDEA, ORA, Rete Arcobaleno, Rete Commons, Rete Rose Rosse, SLAI COBAS, SOLOT) hanno deciso di mettere insieme le proprie forze e stanare ogni tipo di divergenza politica e ideologica per raggiungere un unico obbiettivo, sventare il pericolo turbogas.

È proprio questo il denominatore comune tra il Forum e il movimento No Tav. Maria Gonella e Claudio Muto, i due ospiti, hanno infine spiegato le speculazioni riguardati il progetto del treno ad alta velocità previsto sul loro territorio e i loro tentativi per impedire la realizzazione di quest’altra grande opera.

La discussione è poi continuata nell’ambito dell’assemblea programmata per il pomeriggio a Piazza Federico Torre alle ore 17 e 30.Il Forum informa che, oltre ai ricorsi al TAR, sono previsti anche incontri con il comitato di Flumeri e quello di Casalnuovo, entrambi impegnati in una lotta contro centrali poco rispettose dell’ambiente.

Leggi anche: Il Quaderno.it 

_____     L’articolo di Emi Martignetti su Sanniopress

 

 

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