Petrucciano farnetica e Lepore ne chiede le dimissioni
Stampa questo articoloL’Assessore all’Urbanistica del Comune di Benevento annuncia trionfalmente che i suoli dove doveva essere realizzata la Spina Commerciale con la sede ASL sono stati finalmente ceduti dallo IACP al Comune di Benevento.
Inoltre Petrucciano, con chiaro riferimento a tutti quelli che hanno criticato l’operato del Comune per la gestione del Programma di Recupero Urbano del Rione Libertà, accenna a “sciocchezze raccontate per aizzare gli animi”.
Il Consigliere comunale della Margherita, Cosimo Lepore ricorda che i suoli della Spina Commerciale nel 2000 sono stati venduti ad un privato dal Comune che non era il proprietario e chiede le dimissioni dell’assessore per il comportamento che ha esasperato gli animi degli assegnatari degli alloggi.
Permuta di suoli tra Comune di Benevento e Iacp
Acquisita definitivamente l’area della spina dei servizi a Rione Libertà
(Ascoben) Benevento, 21 dic 2005 – E’ stato concluso il complesso iter procedurale relativo alla formalizzazione dei rapporti tra l’Istituto autonomo case popolari e il Comune di Benevento inerente il trasferimento dei suoli già nella disponibilità del Comune e occorrenti anche per la realizzazione della spina dei servizi e del commercio di rione Libertà.
Con un atto di permuta, rogato da un notaio, il Comune ha ceduto in diritto di superficie le aree già utilizzate dall’Iacp in via Santa Colomba, a Pacevecchia e a Capodimonte ed ha acquisito in diritto di proprietà le aree interessate dal Programma di recupero urbano di Rione Libertà.
«Questo atto – ha affermato l’assessore all’Urbanistica, Fernando Petrucciano – costituisce una risposta forte a coloro i quali hanno voluto utilizzare la questione, con comportamenti non so quanto scevri da malafede, per dimostrare chissà quali intrighi esistevano dietro una vicenda che invece si dimostra sempre più trasparente nella volontà, innanzi tutto politica, di realizzare una grande opera a servizio del Rione Libertà.
Non vi sono mai stati dubbi – ha proseguito Petrucciano – sulla possibilità di realizzare nell’ambito della spina dei servizi e del commercio, la struttura Asl che sicuramente apporterà tanti benefici, se solamente pensiamo a quanta gente ha bisogno dei centri di riabilitazione, attualmente tutti collocati, essenzialmente, fuori dall’ambito urbano. Si tratta, in definitiva, di una risposta perentoria alle tante sciocchezze raccontate al solo scopo di determinare incertezza e aizzare gli animi, ricorrendo a interposizioni fittizie di persona per gettare ombre su un operato amministrativo che, invece, come sempre, è chiaro, trasparente e svolto nel precipuo interesse della comunità».
IL MATTINO del 22/12/2005
Case di via Galanti, Lepore: l’assessore deve dimettersi
L’aggressione all’imprenditore napoletano da parte di un assegnatario esasperato degli alloggi di via Galanti, mai realizzati, ha spinto il consigliere comunale della Margherita Cosimo Lepore a chiedere le dimissioni dell’assessore all’Urbanistica Petrucciano. «Il Comune ha annunciato – aggiunge Lepore – che, con atto notarile, è stato definito l’iter procedurale per la cessione al Comune di Benevento del diritto di proprietà dei suoli dello Iacp sui quali doveva essere realizzata la Spina Commerciale e dei Servizi al Rione libertà nella quale doveva essere realizzata anche la sede della Asl. La notizia è accompagnata da una dichiarazione di Petrucciano, il quale sostiene che questa sarebbe la “risposta perentoria alle tante sciocchezze raccontate al solo scopo di determinare incertezza e aizzare gli animi, ricorrendo a interposizioni fittizie di persona per gettare ombre su un operato amministrativo che, invece, come sempre, è chiaro, trasparente e svolto nel precipuo interesse della comunità“.
È proprio l’atto firmato dal notaio che dimostra il contrario di quanto dice l’assessore all’Urbanistica il quale avrebbe dovuto avere l’onestà di ricordare che nel settembre 2000 il Comune ha venduto per il prezzo ridicolo di £.30.000 al metro quadrato, quei suoli che non erano di proprietà comunale, per far costruire una struttura di 17.000 metri cubi di cemento che avrebbe dovuto ospitare anche la sede della Asl. A novembre del 2000 fu rilasciata la concessione edilizia per edificare quella struttura ma solo nel maggio 2004, dopo la polemica con gli ambientalisti, lo Iacp ha provveduto a frazionare catastalmente quei suoli che, dopo 5 anni dalla concessione, sono stati ceduti al Comune in diritto di proprietà».
Lepore si chiede perchè mai questi passaggi burocratici non siano stati fatti regolarmente prima della convenzione con l’imprenditore privato. Intanto Petrucciano, che continua a dire che la sede della Asl al Rione Libertà è un servizio di grande importanza, non ha risposto a una specifica interrogazione di Lepore sula mancata realizzazione. «Si trattava di un intervento privato – prosegue Lepore -, cioè da realizzare con fondi privati, perché l’impresa non ha proceduto a fare i lavori? Il sindaco ha preannunciato dichiarazioni clamorose sulle ragioni di tale ritardo, si vuol decide a rendere pubblica la sua verità? E Petrucciano deve dimettersi perchè è stato il suo rifiuto a far rispettare i prezzi degli alloggi di via Galanti e i tempi di consegna stabiliti in convenzione, che ha esasperato gli assegnatari»