Città tranquilla: incendiato un bar a San Vito
Stampa questo articoloDa Il Sannio Quotidiano del 07-08-2008
“E’ stato ‘incastrato’ dalle immagini dell’impianto di videosorveglianza in funzione dinanzi il bar che aveva appena incendiato utilizzando della benzina. A finire in manette, G.P. 46 anni della città, arrestato dagli agenti della III sezione della Squadra Mobile con l’accusa di essere l’autore dell’attentato incendiario della scorsa notte ai danni del bar tabacchi “San Vito” alle porte della città, di cui è titolare Gianluca Pinto.
I fatti secondo una prima ricostruzione.
Erano le 23.30 di martedì sera quando al centralino dei vigili del fuoco un automobilista che stava transitando sull’Appia, in contrada San Vito, ha riferito di un incendio che stava coinvolgendo un’attività commerciale. Scattato l’allarme, sul posto sono intervenuti gli agenti della Volante ed i pompieri che hanno spento le fiamme che avevano però già avvolto la saracinesca esterna del bar e parte dell’ingresso rimasti danneggiati ed anneriti al pari di alcuni espositori e delle attrezzature informatiche per il gioco del lotto sistemate su di un bancone. Spento l’incendio, gli investigatori della Squadra Mobile hanno immediatamente acquisito le immagini delle telecamere esterne al bar. A questo punto, dopo pochi minuti di visione dei filmati è stato possibile identificare l’autore materiale dell’attentato. Così, alle 2.50 della scorsa notte gli agenti hanno bussato alla porta dell’abitazione di G.P.. Agli occhi dei poliziotti non sono sfuggite alcune bruciature che il 46enne si era procurato nel compiere il suo gesto. L’uomo, infatti, presentava delle ustioni alle caviglie e delle bruciature ai peli delle braccia. Dichiarato in arresto, G.P. è stato trasferito presso il carcere di contrada Capodimonete dove, nelle prossime ore sarà ascoltato.
L’episodio appena raccontato è solo l’ultimo attentato ai danni di alcuni bar della città. Non hanno ancora un nome, infatti, gli autori di due episodi accaduti qualche giorno fa in pieno centro quando lungo il viale Mellusi – era il 15 luglio -, poi, una settimana dopo lungo il corso Garibaldi due attività commerciali erano finite nel mirino dei balordi che avevano incendiato una finestra nel primo caso e la tenda del gazebo nel secondo episodio.”