PUC illegittimo, Altrabenevento diffida i consiglieri comunali
Stampa questo articoloAltrabenevento – Gli ambientalisti consegneranno una diffida ai consiglieri
Sarà consegnato questa mattina ai consiglieri chiamati ad approvare il nuovo Piano Urbanistico Comunale, un formale atto di diffida da parte di Gabriele Corona, Alessandra Sandrucci e Vincenzo Fioretti della associazione Altrabenevento. I tre ambientalisti con il documento, inviato anche al sindaco, agli assessori all’urbanistica e all’ambiente, al segretario generale, al dirigente del Settore Urbanistica, al progettista e al consulente del Puc, denunciano, innanzitutto «il persistere di gravi illegittimità in quanto i redattori del Piano Urbanistico e la Commissione Urbanistica non hanno ottemperato alle prescrizioni imposte da specifici provvedimenti dei competenti Enti sovraordinati e per le evidenti violazioni delle disposizioni a tutela delle fasce fluviali e del paesaggio». L’associazione condivide i rilievi sulle modalità e la normativa per l’adozione sollevati dai consiglieri comunali dell’opposizione. Nel merito della proposta di Puc, invece, Altrabenevento formula poi numerose specifiche contestazioni cominciando dalla prevista necessità di 9.900 nuovi vani, pari a circa 2.500 appartamenti. «Il calcolo viene giustificato nella Relazione proposta al Consiglio, con la inidoneità del 42% dei vani oggi esistenti, percentuale assolutamente esagerata e la previsione di nuova occupazione per addetti non residenti di circa 2.000 unità per la sola Piattaforma Logistica. Nella stessa Relazione si legge che nelle zone agricole sono previsti solamente 750 vani di nuova costruzione, pari a meno di 200 alloggi, ma in realtà, considerando che nelle sole zone classificate E5 che ammontano a circa 200 ettari, il Puc prevede la edificazione con l’indice di 0,05 metri quadrati di residenze per ogni metro quadrato di suolo, è facile dedurre che gli alloggi possibili da disseminare nelle campagne sono in realtà 1.000 da 100 mq ognuno». Agli appartamenti previsti dal Puc in discussione, che assommano di fatto, secondo Altrabenevento a 3.500, si devono poi aggiungere quelli previsti dai progetti di Housing sociale, già contestati da Altrabenevento. «Per l’area della Rotonda delle Scienze, destinata dal Piano Regolatore tuttora in vigore a servizi pubblici, il nuovo Puc prevede la classificazione come zona F4, quindi destinata ad interventi privati per residenze e servizi. È evidente, pertanto che l’intervento edificatorio proposto dalla società “I Normanni” come progetto di Housing Sociale, seppur respinto dalla Amministrazione Comunale soprattutto per problemi di viabilità, potrebbe essere comunque realizzato». Una parte specifica del documento inviato ai consiglieri da Altrabenevento, riguarda la inosservanza del Comune al Decreto n. 332 emesso dalla Autorità Ambientale della Regione Campania soprattutto per la tutela delle aree fluviali. «Negli elaborati del Puc – segnalano Corona, Sandrucci e Fioretti- è ancora previsto l’ampliamento del cimitero in zona classificata dal Piano Stralcio Alluvioni in Fascia A, nella quale è espressamente vietata qualunque trasformazione dello stato dei luoghi, sotto l’aspetto morfologico, idraulico, infrastrutturale ed edilizio. È tuttora prevista anche in località Sant’Angelo a Piesco che fa parte del corridoio ecologico regionale trasversale primario tutelato dal Ptr per una fascia di 1.000 metri dalla sponda, il depuratore in Fascia B3 nella quale sono espressamente vietati gli impianti di depurazione di acque reflue di qualunque provenienza. Il Puc prevede inoltre il tracciato delle fogne lungo la attuale pista ciclabile». Altrabenevento contesta «l’assoluta mancanza di trasparenza degli atti, in quanto non è stata realizzata una cartografia complessiva riportante gli interventi accolti nelle singole osservazioni, con la conseguenza che risulta impossibile verificare lo stato attuale della proposta urbanistica».