La mafia e l’ipermercato Zamparini a Palermo
Stampa questo articoloIl 24 settembre sono stati arrestati in Sicilia l’avvocato Marcello Trapani e l’ex dirigente del Palermo Calcio, Giovanni Pecoraro, perchè collusi con il boss Lo Piccolo interessato a vari affari anche connessi con le attività della società sportiva. I magistrati ci tengono a precisare che il presidente della squadra, Maurizio Zamparni, non è colluso con la mafia ed egli specifica di aver sempre chiesto consiglio al suo amico Piero Grasso, Procuratore Nazionale Antimafia, amicizia già ricordata quando fu indagato e prosciolto per l’apertura dell’Ipermercato a Cinisi su un terreno di Tano Badalamenti.Zamparini sostiene di non aver mai ricevuto pressioni o estorsioni per le sue attività in Sicilia, ma dalla inchiesta risulta che la minaccia al direttore sportivo del Palermo Calcio fu ordinata dai Lo Piccolo per costringerlo a ricordare che la mafia è interessata all’Ipermercato da costruire a Palermo.
Ad ogni partita, biglietti omaggio alla mafia
La conferenza stampa dei magistrati
Intervista di Radio Capital a Zamparini
Zamparini prosciolto a Cinisi già citava l’amico Piero Grasso.pdf
Il Procuratore Nazionale Antimafia grande tifoso del Palermo
Piero Grasso: “stima e gratitudine per Zamparini”
Totò Milano, un mafioso sconosciuto ?
Piero Grasso: “vicinanza a Zamparini”
Zamparini insiste: “non ho mai ricevuto minacce o pressioni”
Le minacce e le pressioni per l’Ipermercato