Un vigliacco ha bruciato l’auto di Giuseppe Calicchio, tenente dei Vigili Urbani.
Stampa questo articoloIl Mattino del 23/04/2010 di Enrico Marra.
Fiamme all’auto del capo dell’ufficio multe.
Due auto incendiate, una appartiene a un tenente dei vigili urbani preposto al settore delle contravvenzioni. Un maxi rogo nella notte, intorno all’una, a via Cocchia al rione Libertà che crea più allarme del solito perchè appunto potrebbe trattarsi di un atto d’intimidazione legato all’attività professionale del proprietario dell’auto. L’autovettura a cui è stato dato fuoco è una Opel Meriva di Giuseppe Calicchio, 55 anni, tenente dei vigili urbani. L’auto era a qualche metro dall’abitazione del tenente. La strada, per un guasto all’impianto di pubblica illuminazione, nelle ore notturne, da alcuni giorni è scarsamente illuminata. Pertanto chi ha operato ha avuto un ulteriore elemento che lo ha facilitato. Le fiamme si sono propagate anche ad un’auto che era in sosta nelle adiacenze, di proprietà di Brunella Luongo 45 anni. Solo marginalmente sfiorata un’altra auto, una Nissan, di proprietà del figlio del tenente Calicchio. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco del Comando provinciale e i carabinieri della Compagnia di Benevento. Nessun dubbio sulla natura dolosa, anche se sul posto non sono state trovate taniche di benzina. Gli inquirenti in mattinata hanno ascoltato a lungo Giuseppe Calicchio e chiaramente s’ipotizza che possa trattarsi di un atto d’intimidazione. Del resto in città da tempo si registrano questi roghi, con i moventi più diversi. In alcuni casi si tratta di estorsioni, ma ci sono anche altre possibili motivazioni. E in questo caso al momento si indaga sull’attività del tenente per verificare se possa aver suscitato reazioni, che hanno portato qualcuno a compiere questo gesto estremo. Sull’accaduto subito si sono avute delle prese di posizione da sindacati e politici. «Il gesto delinquenziale è avvenuto a via Cocchia al rione Libertà dove continuano a verificarsi gravi episodi che turbano sempre di più la popolazione e che rimangono puntualmente impuniti». Così lo Slai Cobas, in una nota a firma di Alberto Zollo e Gabriele Corona che esprimono solidarietà a Giuseppe Calicchio. E sull’accaduto ci sono anche le dichiarazioni dell’ex assessore alla mobilità Giuseppe De Lorenzo che per lungo tempo è stato preposto anche ai vigili urbani. Giuseppe De Lorenzo afferma che «l’atto intimidatorio ai danni del tenente della Polizia Municipale, Giuseppe Calicchio, che, coraggiosamente, due mesi or sono, aveva a me denunciato, dopo l’assordante silenzio del sindaco e del segretario generale cui si era rivolto, gravi irregolarità presso il locale comando, dimostra, qualora ce ne sia bisogno, che il momento sia delicato. Nulla, tuttavia, sia ben chiaro, fermerà chi con me continua ad essere dalla parte della legalità e mi associo all’amarezza di Giuseppe Calicchio al quale, a viva voce, confermo che andrò sino in fondo».
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«Da tempo tutte le multe con violazioni al codice della strada portano la mia firma come responsabile del procedimento».
Il tenente dei vigili urbani Giuseppe Calicchio a cui hanno incendiato nella notte l’auto non ha certezze circa il possibile movente, ma al momento privilegia l’ipotesi che si sia trattato di un gesto scaturito dalla sua attività di responsabile del settore contravvenzioni, contenzioso, cassa e ruoli del Comando della polizia municipale. «Inoltre sono riuscito – aggiunge Calicchio – ad ottenere dei buoni risultati in sede di contenzioso con molti ricorsi respinti per le controdeduzioni fatte dal mio ufficio. Anche questo aspetto può aver inciso sull’accaduto. Ho avuto anche divergenze con altre persone sul luogo di lavoro, ma escludo in modo categorico che possano aver causato delle reazioni». «Ma devo però dire – conclude Calicchio – che mai nell’esercizio del mio lavoro ho avuto minacce o qualcuno ha cercato di condizionarmi. Pertanto il movente resta misterioso specie per ciò che riguarda l’identità di chi ha dato fuoco all’auto. Chiaramente si tratta di un evento che crea preoccupazioni, ed anche qualche mio familiare la scorsa notte è stato colpito da un lieve malore di fronte alla notizia dell’accaduto».
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