Il Consiglio di Stato conferma: la volumetria di palazzo Passarelli è eccessiva.
Stampa questo articoloLa sentenza viene erroneamente interpretata da Il Quaderno.
da Il quaderno.it del 01/04/2010
Nessuna demolizione per Passarelli: il Consiglio di Stato accoglie il ricorso della ditta per il palazzo di Viale Atlantici
Riduzione delle volumetrie, ma nessuna diminuzione dell’altezza per l’immobile Passarelli, in costruzione sul Viale Atlantici di Benevento. E’ quanto ha deciso ieri il Consiglio di Stato accogliendo il ricorso per revocazione presentato dalla ditta ‘Passarelli’. E’ questa l’ultima tappa di una complessa vicenda urbanistica iniziata circa 5 anni fa tra polemiche, sequestri, dissequestri, provvedimenti del Comune, decisioni del Tar e del Consiglio di Stato. Quest’ultimo, dunque, ieri si è pronunciato annullando quanto deciso nel 2008, allorquando lo stesso Consiglio confermò la decisione del Tar Campania di revocare il permesso a costruire rilasciato nel 2006 dal Comune di Benevento.
Le contestazioni sono sorte sulle dimensioni dell’edificio che secondo i condomini della struttura di fronte, sarebbero superiori a quelle della vecchia struttura abbattuta. Si sono avute anche ripercussioni sul piano penale con un procedimento tuttora in corso, per presunte irregolarità nel costruire. Il processo si svolgerà il 28 aprile. Dopo la sentenza del Consiglio di Stato e in attesa del ricorso, Passarelli aveva presentato al Comune di Benevento alcune soluzioni tra cui una approvata dalla Commissione edilizia integrata: parziale abbattimento del fabbricato, con demolizione di due piani e la realizzazione di una copertura e sottotetto abitabili.
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da Gazzetta di Benevento, 01-04-2010
Luca Coletta legale degli inquilini del palazzo di fronte a quello di PASSARELLI contesta l’interpretazione data alla sentenza del Consiglio di Stato. Subito dopo Pasqua presenteremo al Comune la diffida ad ottemperare
Dopo la sentenza del Consiglio di Stato in cui è stato stabilito la diminuzione della volumetria di Palazzo PASSARELLI, l’avvocato Luca Coletta, difensore degli inquilini che abitano di fronte a tale edificio, ha inviato una nota per fornire alcune precisazioni in merito a quanto stabilito con la decisione di ieri. Eccone il testo.
La sentenza del Consiglio di Stato ritiene sussistente, invero con motivazione tanto scarna quanto discutibile, l’errore di fatto, ma poi nel merito statuisce, inequivocabilmente quanto segue: la strumentazione urbanistica del Comune di Benevento consentiva la ristrutturazione del fabbricato preesistente con il limite, inderogabile, della volumetria preesistente fuori terra indicata, testualmente, nella misura di metri cubi 13750,18; l’altezza deve rispettare le prescrizioni del Piano Particolareggiato che prevede che sia “lasciata libera visuale verso la Valle del Sabato, adattandosi al terreno”; i garage se interrati non possono essere recuperati fuori terra, e se fuori terra vanno ex se computati.
Per l’effetto, l’appello della ditta PASSARELLI viene respinto e così confermate le decisioni del primo (Tar Campania) e secondo grado e con esse l’annullamento del permesso di costruire. La sentenza, pertanto, ribadisce ciò che sin dall’inizio della vicenda viene sostenuto dai frontisti e cioè che trattasi di edificio eccedente per migliaia di metri cubi la volumetria preesistente (quasi il doppio) e che viola, palesemente, le prescrizioni del Piano Particolareggiato.
Ciò detto, alla luce di quanto deciso dai Giudici Amministrativi, quanto realizzato va demolito essendo, per legge, la riduzione in pristino l’obbligo conformativo derivante dal giudicato in materia di annullamento di titoli edilizi.
In via subordinata, si potrebbe procedere a una modificazione di quanto illegittimamente edificato, riportandolo nei limiti della legalità, vale a dire nel rispetto delle suddette inequivoche prescrizioni e, quindi, alla volumetria fuori terra massima consentita e assicurando la libera visuale sulla valle del Sabato e la morfologia del terreno.
I progetti di cosiddetta sanatoria, sin qui presentati, violano manifestamente tali prescrizioni, lasciando la situazione sostanzialmente inalterata. Fermo restando che ci attiveremo per dare esecuzione al giudicato nelle forme consentite dall’Ordinamento, ci auguriamo comunque che l’Amministrazione comunale di Benevento non si presti, ancora una volta, a operazioni dilatorie, di stucchevole sartoria volumetrica, tagliando e cucendo fantasiosamente, un po’ su e un po’ giù, e di bassa cucina urbanistica.
Chiunque sia dotato di buon senso comprende che il ripristino della legalità implica necessariamente l’abbattimento, come minimo, di due piani. Sotto tale profilo nutriamo, comunque, una ragionevole fiducia, confidando nella riconosciuta competenza e serietà dell’attuale dirigente del settore urbanistica che tutti ricordiamo aver assunto, pubblicamente, in passato, chiare posizioni assai critiche sull’edificio in questione.
Da noi contattato l’avvocato Coletta ci ha detto che subito dopo Pasqua presenterà un atto di diffida ad ottemperare al Comune di Benevento.