Truffa ai danni di portati di handicap. Chi è l’avvocato innominato?
Stampa questo articoloLa Guardia di Finanza su disposizione della Procura della Repubblica di Benevento ha effettuato 4 arresti e notificato un obbligo di firma per una mega truffa ai danni della Regione Campania e di portatori di handicap. E’ una delle classiche vicende scandalose della “città tranquilla” che nessuno commenta. Oltre ai nomi dei soggetti sottoposti a provvedimenti restrittivi, la stampa locale ha pubblicato anche i nomi degli altri indagati ma non compare mai il nome di “un ulteriore avvocato” coinvolto.
(Il Sannio Quotidiano del 5 marzo 2010)
Operazione della guardia di finanza: una persona in carcere, tre ai domiciliari e una con l’obbligo di presentazione
Riciclaggio, arresti e avvisi di garanzia
Coinvolti avvocati e funzionari di istituti di credito. Nel mirino assegnii destinati a familiari di disabili
‘Camaleonte’, il nome in codice. Una storia di assegni che sarebbero passati nelle mani non dei legittimi destinatari e poi sarebbero confluti su conti correnti attraverso una serie di operazioni con le quali sarebbe stata ostacolata l’identificazione della loro origine, ritenuta illecita. E’ una storia di riciclaggio e non solo quella che ricostruisce l’inchiesta, condotta dai militari del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Benevento e della tenenza di Sant’Angelo dei Lombardi, sfociata in quattro ordinanze di custodia cautelare e in un obbligo di presentazione. Provvedimenti firmati dal GIP, Roberto Melone su richiesta del Procuratore Giuseppe Maddalena e del Sostituto Giovanni Tartaglia Polcini.
In carcere è finito Giuseppe Lamparelli, 55 anni, di Benevento, fino al 2007 direttore dell’agenzia di via Nenni della Banca Nazionale del Lavoro, poi nominato responsabile di distretto Sannio – Basilicata. Gli arresti in casa sono invece stati decisi per Mari Antonietta Calligaro, 50 anni, di San Giorgio del Sannio, avvocato; Massimiliano Zuppardo, 43 anni, e Vincenzo Lamusta, 36 anni, di Roma. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, infine, per Tullia Bartolini, 45 anni, di Benevento, funzionario della Unicredit.
No a qualsiasi misura, per mancanza di inequivocità degli elementi probatori, invece, per Marco Cocilovo, 49 anni, di Benevento, avvocato, e Marinella Burchielli, 56 anni, di Roma; entrambi sono indagati a piede libero, al pari di Giancarlo Di Cerbo, 51 anni, di Benevento, anch’egli legale, per il quale non era stato proposto, a differenza degli altri due, alcun provvedimento restrittivo.
Per Zuppardo, Lamusta e Burchielli il gip ha dichiarato l’incompetenza territoriale, disponendo la trasmissione degli atti al tribunale della Capitale. Con l’esclusione di Di Cerbo, al quale viene contestata una presunta appropriazione indebita (e il falso), per gli altri l’accusa ipotizza a vario titolo gli addebiti di riciclaggio e falso. All’alba di ieri – in città, a Roma e a Pozzuoli – l’esecuzione delle ordinanze, scandita da alcune perquisizioni, e la notifica di avvisi di garanzia (uno ha raggiunto un ulteriore avvocato). Nelle prossime ore il via agli interrogatori. Sono impegnati nella difesa, tra gli altri, gli avvocati Andrea De Longis junior, Umberto Del Basso De Caro, Nino Lombardi, Angelo Leone, Vincenzo Regardi e Guido Principe.