Antonio Ingroia: ”Progetto attentato? Non aiuta il clima di attacchi’
Stampa questo articolo19 gennaio 2010 – Palermo. La notizia del progetto di attentato «contro di me e altri miei colleghi non può incidere sulla nostra serenità, continueremo a lavorare senza condizionamenti di sorta. Però, sono altrettanto convinto che non contribuisca il fatto di sentirsi oggetto di continui attacchi da parte di esponenti istituzionali che ci indicano come uomini dello Stato parziali e non imparziali. Questo fa male». Lo ha detto all’ADNKRONOS il Procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia commentando la notizia del progetto di attentato contro lo stesso Ingroia e contro il Procuratore di Caltanissetta Sergio Lari, il suo aggiunto Domenico Gozzo e il pm palermitano Gaetano Paci, pubblicata oggi da “Il Fatto quotidiano”. «In secondo luogo – spiega ancora Ingroia – sono sicuro che tutte le misure di tutela nei nostri confronti sono state adottate. La mia preoccupazione è per gli uomini della scorta che non sono adeguatamente tutelati. Pochi giorni fa l’auto di scorta della Polizia di Stato si è fermata perchè è troppo vecchia mentre era in movimento e i ragazzi sono stati costretti a spingerla per farla ripartire».
Adnkronos e Antimafiaduemila.com
Pm Paci: ”Progetto attentato? Sono tranquillo”
19 gennaio 2010 – Palermo. «Ho appreso la notizia di un progetto di attentato contro di me e contro i colleghi Lari, Gozzo e Ingroia alcuni mesi fa. Sono tranquillo perchè so che da parte delle autorità responsabili della mia sicurezza, che ringrazio, c’è la massima attenzione». Il Pm della Dda di Palermo Gaetano Paci commenta così l’indiscrezione pubblicata oggi da Il Fatto Quotidiano. «Per quanto mi riguarda – aggiunge il Pm – questo episodio e altri analoghi non influiranno minimamente sul mio impegno e sulla serenità con la quale continui a svolgere il mio lavoro». Paci, che è presidente della «Fondazione Progetto Legalità onlus in memoria di Paolo Borsellino», è stato ricevuto stamani dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel 70/o anniversario della nascita del magistrato ucciso da Cosa Nostra. All’incontro, che si è svolto in forma privata al Quirinale, erano presenti anche il figlio di Borsellino, Manfredi, funzionario di polizia e presidente onorario della Fondazione, e altri magistrati che fanno parte del comitato direttivo della Onlus.
ANSA