La revoca del lotto alla Luminosa è stato un bluff. La protesta di Altrabenevento
Stampa questo articoloIl Sannio quotidiano del 11-12-2009
Luminosa, revoca del lotto sempre più in dubbio
L’iter di revoca del lotto assegnato a ‘Luminosa’ non si concluderà. E’ questo l’esito più probabile al termine del ciclo di incontri del Tavolo tecnico – istituzionale avviato due settimane fa dal Consorzio Asi.
Il Consorzio dell’Area di Sviluppo Industriale aveva avviato la procedura di revoca del lotto con atto firmato lo scorso 29 ottobre dal commissario, Filippo Diasco. Alla base del provvedimento le indicazioni fornite dai tre enti soci del Consorzio, vale a dire Comune, Provincia e Camera di Commercio.
Al provvedimento di Diasco ha risposto nei giorni scorsi la società che propone la realizzazione della centrale termoelettrica nell’area industriale di Ponte Valentino. Nella lunga memoria ‘difensiva’, Luminosa ha evidenziato la inapplicabilità dei termini indicati nel provvedimento in relazione alla assegnazione del lotto, unico rilievo mosso dall’Asi che la società napoletana reputa appropriato al ruolo svolto dal Consorzio. Per il resto, dalle irregolarità procedurali ai profili urbanistici, la Luminosa considera inconferenti gli appunti mossi dall’Asi per conto di Comune, Provincia e Camera di Commercio.
I tre enti avrebbero dovuto dare vita al Tavolo tecnico – istituzionale costituito per vagliare la ‘memoria’ della ditta che punta a realizzare la centrale turbogas a Ponte Valentino. In più occasioni il Tavolo è stato disertato dai rappresentanti del Comune e della Camera di Commercio, lasciando ai legali dell’Asi e della Provincia, Iannelli e Catalano, l’onere di esaminare il documento di Luminosa. Disamina che dovrebbe ormai essere giunta al termine, stante la imminente Conferenza dei servizi convocata al Ministero Sviluppo economico per mercoledì prossimo. Per quella data il parere del Tavolo dovrà essere formalizzato. Ma, salvo clamorosi cambi di rotta, dovrebbe essere contrario alla revoca.
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ALTRABENEVENTO-
Comunicato stampa del 12 dicembre 2009
Il Consorzio ASI ha usato argomentazioni ridicole per avviare la procedura di revoca del lotto assegnato per la costruzione della Centrale Elettrica e questo favorisce la Luminosa.
Il Consorzio ASI, dopo le ripetute diffide e proteste ha avviato la procedura per revocare la assegnazione del lotto alla confluenza dei fiumi Calore e Tammaro, concesso già nel 2002 per la costruzione di una mega centrale elettrica, ma ha utilizzato argomentazioni ridicole e quindi facilmente contestabili dalla Luminosa.
Infatti, il commissario del Consorzio, il dott. Filippo Diasco, funzionario Regionale del Settore Sviluppo Economico, ha innanzitutto invocato l’art. 5 dello Statuto dell’ASI per contestare alla ditta la mancata costruzione dell’impianto nei due anni dalla assegnazione definitiva che risale al 2006. Ma questa motivazione, inserita pure dai tecnici del PdL nel documento votato all’unanimità dal Consiglio Comunale, è completamente sbagliata perché quella norma dello Statuto prevede due anni di tempo per completare i lavori a decorrere dalla presa di possesso del suolo e non dalla assegnazione.
E neppure si può pensare che il Consorzio ASI sia incorso in errore perché all’art. 4 della Convenzione per la assegnazione del lotto firmata il 18 dicembre 2006 si precisa che “l’assegnazione della sub-area non comporta l’immissione in possesso della stessa…. e pertanto i termini connessi con l’avvio dei lavori cominceranno a decorrere solo a seguito di formale atto di immissione in possesso della ditta nella sub-area”
E’ stato facile, quindi, per la Luminosa dimostrare di non avere ancora la disponibilità dei suoli e di conseguenza respingere facilmente la contestazione ricevuta. Come hanno fatto il commissario e lo staff direttivo dell’ASI a commettere un errore tanto grossolano che favorisce certamente la Luminosa?
E non è la prima stranezza di quel Consorzio che continua ad autorizzare l’insediamento di aziende che puntano su attività inquinanti con gravi danni per la popolazione e il territorio. Nel 2002, quando fu assegnato temporaneamente il lotto alla Luminosa, l’ASI inserì nel contratto l’obbligo per la ditta di utilizzare anche la Centrale Elettrica a gas metano già esistente a Ponte Valentino per dare calore alle aziende locali. Nel 2006, però, lo stesso Consorzio ASI, fittava la centrale esistente alla ABM società interamente pubblica della Provincia di Bergamo, per lo stesso obiettivo.
Dal 1° febbraio 2008, ancora il Consorzio ASI, ha fittato la vecchia Centrale alla soc. Antares Energy di Napoli che ha addirittura chiesto alla Regione la autorizzazione per trasformare l’impianto in modo da bruciare biomasse, cioè materiali difficilmente controllabili, dichiarando, per l’ennesima volta, che l’obiettivo è la fornitura di calore alle aziende del posto. Ma gli stabilimenti di Ponte Valentino, cominciando dal pastificio Rummo, hanno già categoricamente affermato che non vogliono la fornitura di energia termica né dalla Luminosa né dalla Antares Energy. Quindi a cosa serve quella centrale ? Che cosa deve veramente bruciare ?
E’ ora che Comune di Benevento, Provincia e Camera di Commercio, unici soci del Consorzio ASI pongano veramente alla Regione Campania la necessità di smetterla con il commissariamento e di eleggere finalmente i componenti della assemblea e del Comitato direttivo che siano capaci di fare gli interessi dei cittadini e difendere questo territorio.
Il presidente – Gabriele Corona