“Marcia per il territorio” dell’8 dicembre e Petizione contro la realizzazione della centrale termoelettrica a Ponte Valentino.
Stampa questo articoloIl “Coordinamento delle associazioni e dei comitati contro la realizzazione della centrale termoelettrica a Ponte Valentino”, nei prossimi giorni, promuoverà due attività utili a contrastare la realizzazione della megacentrale.
Una manifestazione si svolgerà, l’8 dicembre, realizzando una “Marcia per il territorio”, con asini e clown, da Ponte Valentino a piazza Santa Sofia.
L’evento prevede il raduno, alle ore 12, in piazza Risorgimento, spostamento in auto fino a Ponte Valentino, pranzo a sacco presso i resti dell’antico ponte romano, partenza a piedi, percorrendo strade interpoderali, per raggiungere Benevento. La marcia raggiungerà piazza Santa Sofia e via Traiano, dove sono previste due postazioni per raccogliere le adesioni alla petizione contro la realizzazione della centrale termoelettrica.
La petizione, che sarà sottoscrivibile, anche, nei giorni seguenti su www.avampost.wordpress.com , consente alla popolazione di esprimersi, in prima persona, contro l’insediamento, nel territorio beneventano, di uno stabilimento che, bruciando metano a danno della salubrità pubblica locale, produrrà 400 MW di energia elettrica, in buona parte, a favore di altri territori e ricavi economici a beneficio di un’azienda svizzera.
Si sta attuando ai territori periferici, come la nostra Benevento, una strategia analoga a quella del colonialismo economico che, compromettendo le risorse ambientali e culturali di territori lontani, ha, finora, portato vantaggi economici solo alle grandi concentrazioni finanziarie.
La stessa azienda Luminosa, in un suo documento, divulga che “La produzione di energia, pari a 2 milioni MWh anno, potrà servire elettricità e calore alle imprese e a 150 000 famiglie del territorio nonché essere in parte immessa nella rete nazionale”.
Visto che la popolazione dell’intera provincia di Benevento è di soli 300 000 abitanti che assorbono solo il 5% del fabbisogno energetico della Campania, buona parte della produzione di questa energia sarà destinata altrove dal territorio sannita.
La megacentrale, sproporzionata per il nostro territorio, se insediata, emetterà gas inquinanti a danno della popolazione residente nel raggio di dieci km. Considerato che, nel 2008, le centraline di Benevento hanno registrato oltre cento superamenti del valore limite delle polveri sottili, una centrale termoelettrica di queste dimensioni, aggravando ulteriormente la qualità dell’aria, produrrebbe quantità elevate di ossido di carbonio (CO2) e Ossidi di Azoto (NOx).
Se gli enti locali non riusciranno a impedirne l’insediamento, la centrale sarà realizzata a danno della salute dei residenti e a danno di quell’indotto economico, sempre più rilevante, che, nel beneventano, è sostenuto dalla vocazione rurale, ambientale e turistica.
Firmato
Il Coordinamento delle associazioni e dei comitati contro la realizzazione della centrale termoelettrica a Ponte Valentino
Promotori del coordinamento sono:
Lerka Minerka – Associazione Escursionistica Naturalistica; La Cinta Onlus – Associazione per il Recupero della Relazione Uomo-Animale; E’ più bello insieme – Centro per disabili; Tandem21-Quinua – Consumo Critico e Commercio Equo e Solidale; GAS Arcobaleno Benevento – Gruppo d’Acquisto Solidale; LIPU – Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli – Sezione di Benevento; WWF – Associazione locale Sannio; Accademia Kronos Onlus; CAI Club Alpino Italiano – Sezione di Benevento; Città di Eufemia – Nodo di Economia Solidale; Rete Arcobaleno Benevento – Rete di Economia Ecosolidale; FAI – Fondo Ambiente Italiano – Delegazione di Benevento; Comitato a Guardia dell’Ambiente – Guadia Sanframondi; Comitato contro l’inceneritore di San Salvatore Telesino, Comitato Acquafredda, Comitato Ambiente e Salute, CO.DI.SAM. Comitato Difesa Salute e Ambiente Sant’Arcangelo Trimonte, Slow Food Benevento.