Sequestri di beni per la truffa del polo calzaturiero.
Stampa questo articoloDa Sanniopress.it del 27 novembre 2009
Truffa nel settore della formazione: sequestrati conti e immobili a due aziende del calzaturiero. Un anno fa la denuncia di Altrabenevento
Una truffa perpetrata da due società marchigiane nell’ambito di un progetto di Accordo di inserimento formativo per l’assunzione (A.I.F.A.) è stata scoperta nell’ambito di un’indagine condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Benevento, sotto la direzione della Procura della Repubblica.
“Il comportamento fraudolento – si legge in una nota della Procura – è consistito: nel produrre false dichiarazioni di conformità alle norme di sicurezza sul lavoro dell’infrastruttura utilizzata in Benevento per la formazione degli allievi; nel ridurre artificiosamente del 50% i costi inerenti l’insegnamento utilizzando le medesime attrezzature, gli insegnanti e gli ambienti di lavoro per entrambe le società beneficiarie dei finanziamenti regionali; nell’omettere la segnalazione alla Regione del licenziamento di 27 allievi e la mancata assunzione di altri 14 per ottenere ulteriori finanziamenti; nel distrarre denaro dai conti correnti dedicati alla formazione per pagare spese non finanziabili nonché rilevanti quantitativi di scarpe prodotte dagli stagisti per rivenderli in centri commerciali e soprattutto nel disattendere gli obblighi di assunzione e di mantenimento dei 290 posti di lavoro lasciando i corsisti dipendenti senza occupazione e retribuzione”.
Su richiesta della Procura della Repubblica, il Gip presso il Tribunale di Benevento ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo volto a sottrarre agli amministratori della Eurocalzature srl e della Trancerai Tomaificio Cps Srl, entrambe con sedi in provincia di Ascoli Piceno, beni costituenti il profitto del reato di truffa aggravata ai danni dello Stato e malversazione. I militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Benevento, pertanto, hanno proceduto al sequestro di unità immobiliari e di conti correnti bancari intestati ai presunti responsabili per un valore equivalente ai circa 2 milioni e mezzo di euro indebitamente percepiti e malversati.
Va ricordato che lo scandalo venuto alla luce in queste ore era stato denunciato esattamente un anno fa dall’associazione Altrabenevento (vedi la notizia di Sanniopress) nel corso di una conferenza stampa nell’ambito della quale intervenne anche l’ex assessore alla Formazione del Comune di Benevento, Antonio Medici.