Minacce all’assessore Scarinzi: attenzione al Settore Servizi Sociali.
Stampa questo articoloIl Quaderno.it del 03/11/2009
Lettera con minacce di morte all’assessore Luigi Scarinzi. Nel mirino c’è anche il padre
Una lettera di insulti e minacce di morte è stata recapitata a Luigi Scarinzi, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Benevento. E’ stato lo stesso esponente della Giunta Comunale a trovarla questa mattina nella cassetta della posta presso la sua abitazione. Scarinzi si è immediatamente recato in Questura dove ha presentato una denuncia. Il foglio è adesso al vaglio della Digos che valuterà le frasi ingiuriose scritte.
Gli insulti e le minacce sono rivolte a Scarinzi e al padre Mario, sindaco di Vitulano ed ex direttore generale dell’Azienda Sanitaria Locale di Benevento, attualmente fuori Campania per il divieto di dimora impostogli dalla Procura di Napoli nell’ambito della nota inchiesta aperta alcune settimane fa. La lettera è scritta a mano e riporta anche il disegno di una bara. Si tratta di capire se il gesto è collegato o meno all’attività amministrativa dell’assessore Scarinzi.
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Altrabenevento- Comunicato stampa del 3 novembre 2009
Le minacce di morte per l’Assessore al Comune di Benevento, Luigi Scarinzi, destano preoccupazione anche perché recapitate con lettera anonima depositata direttamente nella cassetta della posta, a casa dell’interessato, da parte di chi ritiene, evidentemente, che in questa città possano rimanere impuniti anche gesti così plateali.
Il fatto è ancora più grave se riferito alle attività del Settore Servizi Sociali del Comune, da tempo oggetto di gravi tensioni denunciate anche dai dipendenti, soprattutto per le pretese di sussidi, contributi, alloggi, incarichi e appalti
L’Amministrazione deve tutelare efficacemente l’assessore Scarinzi, i suoi collaboratori e i lavoratori di quel Settore, assumendo collegialmente le decisioni relative ai servizi assistenziali del Comune con criteri certi ed assolutamente non discrezionali per non alimentare l’idea che si possano fare pressioni, anche con le minacce, per ottenere privilegi che non spettano.
Il presidente- Gabriele Corona