“Civiltà Cattolica”: allarme corruzione.
Stampa questo articoloPOLITICA:TORNA COMPRAVENDITA POLTRONE
(ASCA) – Roma, 17 set – ”Nell’attuale momento politico italiano si registra la crescita della corruzione soprattutto nel settore pubblico”, con numerosi cittadini che ”decidono di destinare una somma ingente – corrispondente alle esigenze dell’istituzione alla quale vogliono essere eletti – per conquistare un posto di assessore comunale, provinciale, regionale o nel Parlamento nazionale, sicuri che, una volta raggiunto l’obiettivo, saranno in grado non soltanto di recuperare la somma ‘investita’ nell’operazione, ma di accrescerla significativamente”. E’ l’aspra denuncia lanciata oggi da Civilta’ Cattolica, il quindicinale dei gesuiti pubblicato i cui articolo vengono pubblicati dopo attenta revisione della Segreteria di Stato vaticana. ”E’ – osserva ancora il periodico – in un certo senso, il venir meno di uno dei compiti principali di un partito, cioe’ la selezione della classe dirigente politica”.
In un articolo intitolato ”Verso un autunno difficile”, il notista politico p. Michele Simone ripercorre le vicende italiane dell’estate, dominate ”anziche’ dall’esame dei problemi angoscianti delle famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese e sono costrette a rivolgersi anche alle strutture territoriali cattoliche per far frtone ai bisogni alimentari essenziali”, dallo ”scontro tra il quotidiano Repubblica e il Presidente del Consiglio, che ormai si risolvera’ nelle aule giudiziarie”, dalle ”accuse rivolte dal presidente Berlusconi alla stampa” e, infine, dalle ”accuse rivolte dal nuovo direttore del Giornale, Vittorio Feltri, sulla base di una velina anonima, al direttore di Avvenire, Dino Boffo”. ”Questi – scrive Civilta’ Cattolica nelle poche righe dedicate alla vicenda – dopo aver smentito nettamente quanto e’ stato scritto da Feltri, per cercare di far diminuire la tensione, ha presentato dimissioni irrevocabili al cardinale Bagnasco, presidente dei vescovi italiani, che le ha accettate”.
Qualche riga dedica anche il quindicinale gesuita al panorama economico, dove ”secondo il parere della maggioranza degli osservatori, il prossimo autunno – e forse anche parte dell’inverno – sara’ ‘difficile’ soprattutto a motivo del probabile aumento della disoccupazione, con le relative ricadute sulle famiglie e sulle imprese”.