Il Sindaco di San Giorgio del Sannio ha perso il senso della vergogna!
Stampa questo articoloALTRABENEVENTO- Comunicato stampa del 15 settembre 2009
Il sindaco di San Giorgio del Sannio, Giorgio Nardone, commentando la telefonata intercettata dai Carabinieri con la quale ha autorizzato l’Iperstore Barletta a rimanere aperto per tutta la giornata del 2 giugno, Festa della Repubblica, in dispregio ad una sua ordinanza, ha dichiarato alla stampa che “nonostante quello che si vuole artatamente adombrare nel comunicato di Altrabenevento, non è stata commessa alcuna irregolarità di ordine amministrativo, né alcun favoritismo personale”.
Allora perchè al telefono ha detto al titolare dell’Iper “tu resta aperto domani, e tira a campare! Io …. poi, non ti mando a nessuno. Se viene qualcuno, ti cancello tutto, non ti preoccupare! Però … tu non dire che è stato il sindaco” ?
Evidentemente Giorgio Nardone ha un concetto un poco distorto della legalità e della corretta azione amministrativa, considerato che la telefonata intercettata è stata segnalata alla Procura della Repubblica, in forma ufficiale il 22 luglio, dai Carabinieri con il verbale di servizio del 2 giugno dal quale risulta che effettivamente l’Iperstore quel giorno rimase aperto fino alle 21 e che il titolare confermò di essere stato verbalmente autorizzato dal sindaco.
Il primo cittadino precisa che la violazione di legge è stata sanzionata con una multa e pertanto conferma che egli ha autorizzato una “violazione di legge”. Se voleva aiutare l’imprenditore danneggiato da un incendio, perchè non ha modificato l’ordinanza ? Perchè “aiutare” un commerciante a danno di altri costretti a rimanere chiusi ? Sarebbe importante, a tal proposito, sapere a quanto ammonta la multa (che il 13 luglio, dopo 41 giorni non era stata ancora emessa) e quanto ha incassato l’Iperstore quel pomeriggio.
Giorgio Nardone conclude la sua nota alla stampa affermando che le sue dimissioni non possono essere chieste da altrabenevento “che nulla ha a che spartire con le tradizioni di civiltà e di solidarietà che sono state sempre componenti fondamentali della comunità sangiorgese”.
Effettivamente, se il comportamento del sindaco, censurato dai carabinieri, si definisce “civile”, allora è certamente a noi estraneo, ma non riteniamo che tale sia il parere dei suoi concittadini.
Il presidente- Gabriele Corona