Maggioranza ed opposizione si insultano ma nessuno dice che il Cepid deve cedere i suoli di piazza Duomo “senza se e senza ma”
Stampa questo articoloALTRABENEVENTO- Comunicato stampa del 9 settembre 2009 -
E’ diventato davvero insopportabile il comportamento degli assessori e dei consiglieri di maggioranza ed opposizione al Comune di Benevento che su ogni questione si scambiano accuse ed insulti a ripetizione senza mai entrare nel merito dei fatti.
In questi giorni, dopo le rivelazioni di Altrabenevento sul tentativo del Comune di acquistare lo scheletro di cemento dei privati in Piazza Duomo, si azzuffano per attribuirsi reciprocamente la responsabilità della mancata riqualificazione dell’area antistante la Cattedrale, ma nessuno vuole svelare il mistero dell’opera pubblica, cioè il Museo, che si sta costruendo su suoli privati.
La questione è chiara: nel 1999 l’Amministrazione guidata da Pasquale Viespoli si impegnò con apposita convenzione, a cedere gratuitamente al Consorzio dei proprietari dei suoli di piazza Duomo, il CEPID, le aree di proprietà pubblica (ex vie Tomaselli, Acciaro e Bilotta esistenti prima dei bombardamenti del ‘43) per consentire la costruzione su un lato della piazza, di un edificio privato di tre piani per un totale di 6.000 metri cubi. In cambio il Cepid si impegnò a cedere gratuitamente al Comune i suoli privati ubicati innanzi alla Cattedrale per realizzare la piazza che poi è diventata Museo-piazza coperta per altri 8.000 metri cubi.
Nel 2000 il Comune ha rilasciato la Concessione edilizia per la costruzione del palazzo, i cui lavori non sono stati completati, ma non ebbe in cambio i suoli dei privati. A maggio 2006 l’Amministrazione D’Alessandro affidò i lavori e pose la prima pietra del museo pubblico, ma non si preoccupò di acquisire al patrimonio pubblico i suoli promessi dai privati. A marzo scorso, dopo ripetute denunce di Altrabenevento, il Cepid ha confermato la “promessa” di cessione ma a condizione che il Comune acquisti lo scheletro del palazzo non completato ed oggetto di diversi contenziosi giudiziari. Già allora l’Ente pubblico, quindi tutti gli amministratori e i consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, avrebbero dovuto rigettare le assurde pretese del Consorzio CEPID e chiedere la immediata sottoscrizione dell’atto notarile per la acquisizione dei suoli nel rispetto della convenzione del 1999, ed invece nessuno lo ha fatto e quindi ancora oggi continuano i lavori per la costruzione dell’opera pubblica su suoli di privati che potrebbero anche rivendicare diritti ulteriori.
Perché l’assessore al Patrimonio, Cosimo Lepore, memore delle battaglie fatte quando era consigliere di opposizione e nel rispetto delle sue attuali competenze istituzionali di assessore al Patrimonio, non si decide a convocare il Cepid dal notaio e pretendere la firma dell’atto di cessione dei suoli, “senza se e senza ma” ?
Il presidente- Gabriele Corona
Notizie correlate: 1) – L’articolo di Altrabenevento sul Sannio Quotidiano dell’8 settembre .
2 )-Nicola Boccalone annuncio di interrogazione.
3 )-La risposta del consigliere Molinaro