Nicola Boccalone, ex Direttore Generale del Comune, attacca l’Amministrazione comunale ma definisce “giustizialista” il presidente di Altrabenevento.
Stampa questo articolo(Il Sannio Quotidiano del 31-07-2009)
«Situazione finanziaria non veritiera»
“Otto milioni e 373 mila euro”. Un dato da cui si snoda la riflessione di Nicola Boccalone coordinatore cittadino del Popolo della Libertà ieri al tavolo con il suo vice Enzo Lauro.
Carte alla mano per dire: “Questa è la cifra che sintetizza l’attività dell’Ente. Bilancio 2008 chiuso con questa riduzione del patrimonio”.
“Pepe e la sua maggioranza bocciati sonoramente”.
Piattaforma logistica? “La lettera dell’Ikea- spiega l’ex city manager della casa comunale – indirizzata all’amministrazione comunale forse è un modo per evitare il giochetto elettorale. Credo che l’Ikea abbia voluto dichiararsi fuori da questa competizione e rinviare tutto al 2011. Ma rinvio o no, ribadisco che la questione Piattaforma logistica è svanita perché l’Ikea è il consumatore finale (delibera n. 181 28/08/2007); … “perché entro un anno bisognava fare lo Studio di fattibilità ma è scaduto nel 2008; se fossero stati adempiuti tutti gli obblighi da ambo le parti (Comune e Consorzi), l’Ikea forse avrebbe fatto anche una scelta diversa”.
Una premessa per interrogare il primo cittadino Fausto Pepe: “A questo sindaco, che tra l’altro mi è anche molto simpatico, vorrei chiedere: ma questi due Consorzi da dove vengano? Chi li ha scelti? Qual è il ruolo che hanno? Perché, sinceramente non credo che ci siano Consorzi benefattori che danno all’Ente un milione di euro così. Credo piuttosto in Consorzi investitori. E qual è il ruolo del Comune? Come si giustificano i 180 milioni di euro della Regione?… Siamo di fronte ad un’iniziativa calata dall’alto con l’obiettivo poi di recuperare dal basso i deficit urbanistici. Il sindaco prima di dire: bisogna essere dialogativi, dovrebbe dare motivazioni valide a queste operazioni. Dovrebbe dire come ha gestito questo milione di euro dato dai privati”.
“E che dire dell’avvocato Soprano e di Vincenzo Carbone onnipresenti in tutte le programmazioni del Comune?”.
Nicola Boccalone è un fiume in piena, quale occasione più ghiotta, per l’oppositore di Palazzo Mosti, per offrire cadeau avvelenati (anche “a chi ha un’Associazione, per cui di mattina è dipendente del Comune e di pomeriggio diventa giustizialista e legalista”).
Interrogativi taglienti che vanno al dunque e richiedono “risposte chiare”: “Ma come è finita la storia dello Studio di fattibilità? Come si può chiedere un confronto se non si spiega e non si portano argomentazioni in Consiglio comunale? Solo per citare la Corte dei Conti dico che la stessa prevedeva l’appalto e non la parcellizzazione degli incarichi a qualche apprendista stregone”.
Accuse a raffica, ancora una volta, per ribadire il concetto: “Nella pentola dell’amministrazione Pepe ormai c’è solo il fumo degli arrosti. Né più. Né meno”.
E non è finita. La prima conferenza ufficiale di Boccalone e Lauro, un modo per sfornare nuove bordate: “Sapevate che c’è uno Studio delle Politiche comunitarie? E’ costato 400 mila euro di consulenze affidate a Cosimo Boffa, Salvatore Zotti e Simona Russo; sapevate del Progetto sperimentale connesso al fiume Calore il cui consulente è la sorella di un consigliere ‘lealista’?”.
Insomma “studi su studi, incarichi su incarichi ma senza copertura finanziaria. Tutto questo ha portato ad un bilancio 2008 che ha chiuso con la riduzione del patrimonio dell’Ente di ben 8 milioni e 373 mila euro. E se il Comune non ha chiuso con il segno negativo, questo è dovuto al fatto che ha bloccato più di qualche pagamento”.
“A breve manderemo – continua il coordinatore cittadino del PdL – una nota alla Corte dei Conti per sottolineare che la situazione finanziaria dell’Ente non è veritiera”.
Sulla stessa lunghezza d’onda, Enzo Lauro sintetico ma chiaro e deciso: “E’ la mia prima esperienza politica. Ora mi trovo catapultato in questa nuova esperienza e mi concentrerò affinché io possa offrire un contributo alla vera politica che è l’elemento indispensabile per dare respiro alla città che è stata annientata da questo centrosinistra. Bisogna lavorare sodo per affrontare la sfida delle Comunali. E questo senza divisioni, senza invidie altrimenti faremo il gioco della Sinistra lacerata”.
Lauro propone la sua idea e la rende pubblica: “Vorrei che nel PdL ci fosse il coinvolgimento dei giovani professionisti. L’obiettivo è: ascoltare tutti quelli che sono stati illusi e sono disillusi dal centrosinistra per capire, approfondire e rispondere concretamente alle loro istanze”.
Boccalone e Lauro alla sede di piazza Castello del Popolo della Libertà insieme per lanciare il messaggio dell’unità, della concretezza, di un’opposizione seria, concreta, constante, serena e unita all’insegna dell’affermazione “di un nuovo progetto per una nuova città con un futuro di federalismo, di tenuta sociale ed economica. No alle solite promesse”.
L’invito di Boccalone: “Sono per la mediazione perché al centro si possono trovare una serie di sintesi. Solo così potremo affrontare la sfida e vincere. Convergenza con l’esperienza del passato e l’entusiasmo del futuro”.
E ancora: “C’è una circolare dei vertici del partito che rinvia a settembre la definizione dei Coordinamenti ma nulla impedisce di ragionare in prospettiva per ipotizzare la creazione di dipartimenti e consulte”.
Organizzazione, univocità di intenti per trasformare in fatti “la bocciatura sonora di Fausto Pepe e la sua maggioranza”.