Costantino Boffa definisce “mestatore” il presidente di Altrabenevento che gli ha attribuito il sostegno politico ai Consorzi che insistono per la Piattaforma Logistica. Gli risponde Ambner De Iapinis.
Stampa questo articoloBoffa: nessun allarme Ikea. Ma la Logistica dobbiamo volerla tutti o non l’avremo mai. E ai mestatori dico che…
Nostra intervista – Per Costantino Boffa, deputato sannita del Partito Democratico, non bisogna allarmarsi per la realizzazione della Piattaforma Logistica da insediare a Benevento, dopo la lettera, con annuncio di richiesta di proroga, che Ikea ha indirizzato al Comune e alla Regione Campania. Perché il progetto rimanga in piedi, però, va velocizzata la sottoscrizione dell’Accordo di programma tra gli enti pubblici per poi passare al coinvolgimento dei soggetti privati con una procedura di evidenza pubblica.
Boffa, tra i principali propugantori dell’iniziativa, rimarca le imprescindibili “pre-condizioni” per il successo della piattaforma e cioè il contemporaneo progredire delle realizzazioni del raddoppio stradale della Benevento-Caianello e di quello ferroviario dell’Alta Capacità Napoli-Bari. E coglie anche l’occasione per bollare come “mestatori” coloro che lo vogliono far passare come supporter dei consorzi toscani finanziatori dello Studio di Fattibilità per la piattaforma medesima. Al contrario, il deputato sostiene che non debba esserci alcuna preferenza e che è necessario dare a tutti gli operatori privati la stessa possibilità di investire a Benevento.
Boffa, infine, non ha fatto mancare il richiamo alla classe politica, di centrosinistra e centrodestra, ancora troppo divisa sul progetto. A suo avviso, invece, è determinate, per il buon esito, il gioco di squadra onde realizzare un’opera che è strategica per lo sviluppo economico, sociale e occupazionale del Sannio, senza tentare di ascriverne il merito a una sola parte oppure gioire per ogni difficoltà nella sua attuazione, sperando addirittura nel fallimento del progetto.
Onorevole Boffa, saremo costretti a stare col fiato sospeso fino al 2011 per capire se Ikea deciderà di investire concretamente a Benevento nell’ambito della Piattaforma Logistica?
I vertici di Ikea hanno pubblicamente detto che sono interessati a realizzare nel Mezzogiorno un polo a servizio dei propri negozi anche dell’area del Mediterraneo. Una delle aree esaminate è stata Benevento. Ikea è un grande soggetto internazionale, riconosciuto e forte, e quindi noi siamo interessati perché un investimento di questo genere si realizzi nel Sannio. I tempi che l’azienda aveva chiesto in una prima fase erano ristretti, poi, è intervenuta la crisi economica generale che ha comportato un rallentamento per cui adesso si ipotizza una cadenza temporale slittata al 2012. Nient’altro.
In attesa delle novità che arriveranno da Ikea cosa bisogna fare per non far svanire il progetto?
Mi sembra importante, intanto, che sia stato chiuso lo Studio di Fattibilità. Ora si tratta di passare alla fase operativa attraverso la sottoscrizione di un Accordo di programma che deve avvenire tra soggetti pubblici. Il Comune di Benevento, la Provincia e la Regione Campania fissino, dunque, gli obiettivi, la dimensione, l’inquadramento economico generale, le procedure, le infrastrutture e l’impegno finanziario delle parti per la realizzazione della Piattaforma. Questo è lo scopo che, lo ribadisco, è di interesse pubblico. In questa cornice, poi, troveranno la loro convenienza i soggetti privati che intendono investire.
Chi bisogna coinvolgere in questa iniziativa produttiva?
Io sono contrario a dare vantaggi a questo o a quel soggetto privato. Tutti devono essere individuati e selezionati con procedure di evidenza pubblica. Quindi, un minuto dopo la sottoscrizione dell’Accordo di programma, si deve aprire una procedura pubblica nella quale ogni soggetto nel campo della logistica, delle costruzioni, dei trasporti deciderà di fare la propria offerta e di partecipare a questa possibilità di localizzazione. Sappiamo anche che ci sono i consorzi toscani che hanno già deciso di investire delle risorse proprie. Avranno avuto le loro buone ragioni per farlo e per poter essere in grado di ottimizzare i loro investimenti. Ma non sono i soli. Io sostengo che bisogna dare la possibilità a tutti, con meccanismi di evidenza pubblica a livello nazionale ed europeo, di arrivare nel nostro territorio. Leggo ogni tanto da parte di qualche mestatore, a Benevento, che ci sarebbero questi consorzi sostenuti da qualcuno e, principalmente, dal sottoscritto. Io vorrei dire che sostengo soltanto l’interesse pubblico e tutto quello che può portare ricchezza e vantaggio al nostro territorio.
Nel caso Ikea dovesse sfilarsi dal progetto, lo Studio di Fattibilità prevede un’ipotesi alternativa in grado di sostenere comunque la Piattaforma?
Ikea può essere il fiore all’occhiello di questa iniziativa che, però, ricordo si rivolge a tutti gli operatori della Logistica. Se Ikea dovesse rivedere i programmi, e io mi auguro di no, noi dovremmo comunque perseguire l’obiettivo di avere una Piattaforma a Benevento rivolta agli altri operatori. Bisogna andare avanti perché così saremo in grado di produrre lavoro e ricchezza sul territorio: a questo serve una piattaforma logistica.
Viste le difficoltà che si stanno presentando, qual è l’approccio che conviene utilizzare verso la realizzazione del progetto?
Io sostegno che vada presentato pubblicamente lo Studio di Fattibilità, ragionando con la città di tutti i problemi relativi anche all’impatto ambientale e alla dimensione della Logistica. Su questo inviterei ad avere un approccio un po’ diverso da quello immaginato, nel senso che partirei con la realizzazione di una iniziativa più contenuta e poi via via, se funziona, arriverei alle dimensioni previste dallo Studio di Fattibilità. Mi rendo conto, infatti, che, togliere ettari di suolo agricolo, senza aver prima testato se la cosa funziona, può essere rischioso. Su questo tipo di opere pubbliche è bene evitare il gigantismo per un approccio più realistico in grado di realizzare un investimento credibile e compatibile.
C’è una parte politica a Benevento che sostiene irrealizzabile la Piattaforma…
C’è un clima che non mi piace. Iniziative di questo genere si possono fare solo a condizione che ci sia convergenza generale. Se hanno un condiviso consenso istituzionale, sociale e politico si realizzano, altrimenti, se le vediamo come il tentativo di qualcuno di giocarle contro gli altri o di altri di frenarle a ogni costo, non le faremo mai. Tutti devono fare un passo avanti rispetto al confronto politico, mentre sembra che ci sia una parte della classe dirigente che gioisce ed esulta davanti alle difficoltà, come se il progetto fosse solo di una parte politica. Noi dobbiamo capire che il progetto ha un’utilità collettiva, generale. Se va male, tutti devono preoccuparsi di rimuovere gli ostacoli.
Chi deve fare il primo passo per rasserenare gli animi?
Ognuno deve fare i propri passi. Chi governa localmente deve fare l’opera più grande e significativa ma deve assumersi le sue responsabilità anche chi governa il Paese. Un’opera di questo genere non può essere soltanto realizzata con l’impegno di Comune, Provincia e Regione. Dopo l’accordo di programma, ci vuole il coinvolgimento del Governo nazionale che deve dare il suo consenso. Solo con questo gioco di squadra realizzeremo la Piattaforma.
Lei, quindi, è ancora convinto dell’utilità del progetto per questo territorio?
Il progetto della Piattaforma Logistica va inquadrato in un’ottica generale dello sviluppo del Sannio. Stiamo lavorando per dotare il territorio di una serie di infrastrutture strategiche, di valenza regionale, in grado di rendere competitivo il nostro sistema economico. Mi riferisco alla ferrovia ad Alta Capacità Napoli – Bari e al raddoppio della strada Benevento – Telese – Caianello. Sono le precondizioni infrastrutturali per il trasporto delle merci destinate alla Piattaforma Logistica senza le quali non si potrà realizzare. Avendo individuato questi grandi progetti di sviluppo del territorio, ne stiamo seguendo la costruzione tecnica, amministrativa e finanziaria per renderli credibili affinché possano rappresentare un’occasione concreta di crescita. Semplificando, bisogna decidere se far solo passare persone e merci per Benevento o se invece farne un polo attrattivo con grosse e positive ricadute per il territorio. Si tratta di una svolta storica perché significa mettere in connessione il Sannio, da sempre isolato dai contesti di sviluppo, con i grandi corridoi non solo meridionali ma anche nazionali ed europei. All’interno di questi progetti generali, è del tutto ovvio che l’asse Napoli – Bari diventa competitivo per l’attraversamento e quindi la lavorazione di merci e di persone. L’obiettivo è realizzare a Benevento città un’iniziativa produttiva in grado di portare valore aggiunto, immaginando un’area di stoccaggio, ma anche di lavorazione e assemblaggio, con notevoli ricadute occupazionali. Da tutto questo è nata l’idea della Piattaforma Logistica come elemento competitivo e produttivo per il Mezzogiorno e il Sannio.
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Non capiamo perché l’on. Boffa si risenta nei confronti del Presidente di Altra Benevento, Gabriele Corona, al punto di definirlo “mestatore” per aver detto che i due consorzi promotori della piattaforma logistica sono da egli sostenuti.
Non si comprende la risposta scomposta.
Prendiamo atto che egli assicura la non volontà dei due consorzi “Etruria Costruzioni” e “Toscano Costruzioni”, di avere rapporti privilegiati con il comune di Benevento. È una buona notizia.
Vuol dire che i due consorzi hanno versato al comune di Benevento a somma di euro 800.000,00 per lo studio di fattibilità, senza nulla a pretendere.
Commissario dei Cristiano Popolari
Ambner De Iapinis