Inceneritore di San Salvatore: fallito il convegno della Vocem, ora manifestazione dei Comitati.
Stampa questo articoloComitati Civici di San Salvatore Telesino e Guardia Sanframondi contro la costruzione di un Inceneritore a San Salvatore Telesino
Disertato il convegno Vocem
Il flop del convegno organizzato dalla VoCem e’ stato attribuito ai comitati dai tecnici della societa’. In realta’, non è vero che ad impedire ai rappresentanti dell’ABM Vocem di parlare a Telese nel centro congressi delle Terme siamo stati noi.
Gli ispettori di polizia presenti possono testimoniare che la manifestazione era pacifica, silenziosa, e che non c’è stato nessun tentativo di proibire il convegno.
Come ha giustamente fatto notare Ardizzone in alcune interviste eravamo in pochi e c’erano tanti bambini.
Ma c’eravamo solo noi. La cittadinanza non ha risposto all’invito, segno della incapacita’dell’azienda di instaurare un dialogo, in realta’ tardivo e percio’pretestuoso, con il territorio e con i cittadini.
Il convegno avrebbero dovuto farlo nel lontano 2004, quando invece preferivano interloquire con i politici, con i faccendieri, con coloro che tuttora sperano di guadagnare se l’impianto sarà costruito.
Per quattro lunghi anni hanno continuato a ripetere che gli veniva impedito un convegno chiarificatore.
L’ABM Vocem, per pubblicizzare l’evento, aveva distribuito 20.000 volantini sul territorio. Le uniche persone presenti ieri nelle Terme, pero’, erano quelle che hanno manifestato contro l’INCENERITORE.
Sappiamo benissimo che cercheranno di incontrare le persone decisive privatamente, di parlare con loro per telefono, di accordarsi.
Ieri, pero’, c’erano solo i cittadini della intera Valle Telesina che non vogliono che l’INCENERITORE venga autorizzato giovedì dalla Regione Campania.
L’ingegnere Ardizzone ha detto anche che abbiamo rifiutato il confronto. Quale confronto?
Nel Convegno volevano parlare di energia a basso costo, di posti di lavoro, dei milioni da spendere sul nostro territorio e di tutto ciò che poteva essere offerto come compensazione al disastro ecologico, economico e, soprattutto, a tutte le conseguenze sulla salute di noi tutti che QUALSIASI impianto di INCENERIMENTO provoca.
Il loro impianto non è nemmeno a Biomasse, ma, del resto, anche un vero impianto a Biomasse e’ un Inceneritore
Ardizzone , intervistato, non è stato in grado di parlare delle emissioni dell’inceneritore, delle innumerevoli carenze tecniche del progetto, delle ceneri tossiche, delle polveri sottili , delle scorie, della totale mancanza di una filiera di approvvigionamento regionale per il combustibile etc. etc.
Ardizzone evita accuratamente di parlare del business che questo impianto, che a loro costa 56 milioni di euro, genererebbe.
Pensate un po’ di quanti soldi stiamo parlando, pensate un po’ di quanta energia stiamo parlando, di quanti certificati verdi e, presto anche di cip 6, stiamo parlando.
La colonizzazione della Campania da parte dei bergamaschi per poche lire ed un buffet rimasto ahimé intatto…
Il loro volantino era pieno di tutte le loro bugie.
Loro parlano di “Centrale a biomassa” con una bella foto di una catasta di legna . La domanda di autorizzazione fatta ai sensi della 152/06 (e non 387/2003) li autorizzerebbe a bruciare rifiuti speciali non biomasse vergini.
Parlano di emissioni evitate per Kyoto, ma poi il combustibile viene da tutta la regione (se non oltre) con emissioni insostenibili per i trasporti (dati MUD e PEA).
Lo sconto del 20% sull’energia e tutte le altre convenzioni sono solo chiacchiere senza riscontro per comprarci, come del resto era ridicolo il buffet offerto.
Parlano della zona industriale di Puglianello sapendo che a San Salvatore Telesino non c’è un’area
propriamente industriale, mancano tuttora le infrastrutture alle poche aziende già insediate, non hanno, nel progetto, nemmeno un’ entrata ed un’ uscita per i numerosi camion ( già esso insostenibile per il traffico su ruote di cui necessitano). A cui va aggiunto il gas da usare come combustibile di supporto…quando finiscono le noccioline.
Poi c’è la bugia clamorosa dell’ “Energia sotto forma di calore” che è tutta da progettare e senza riferimenti nei progetti o nel SIA.
La rivalutazione degli immobili è bellissima ! Chiediamolo a tutti quelli che vivono o vivevano vicino ad un inceneritore. Oppure alla loro proposta di convertire il Sannioshire di qualità in terreno per la produzione di coltivazione da bruciare.
Nessuno gli ha impedito di parlare. Semplicemente nessuno ha voluto stare a sentire le loro bugie.
Potevano parlare alle sedie vuote, però!
***********************************
Comitati Civici di Amorosi, Cerreto, Faicchio, Guardia Sanframondi, Puglianello, San Salvatore Telesino contro la costruzione di un Inceneritore a San Salvatore Telesino
Domenica, 19 luglio 2009 – San Salvatore Telesino – C.da San Mennitto – Ore 18.30
Marcia contro la costruzione dell’INCENERITORE di San Salvatore Telesino
È il momento dell’impegno e della manifestazione!
Il punto d’incontro, vicino a C.da San Mennitto (luogo scelto per la costruzione dell’inceneritore di San Salvatore Telesino) si trova al bivio Puglianello-Faicchio- San Salvatore Telesino ( subito dopo il distributore di metano). Da questo luogo si marcerà verso San Salvatore Telesino , Piazza Nazionale.
Tutti i sindaci della Valle Telesina sono stati invitati e hanno aderito per manifestare la loro ferma contrarietà .
Partecipate tutti !!!