Paolo Berlusconi condannato per «danni ambientali irreversibili».Dovrà versare 4,5 milioni di euro al Comune di Pieve Emanuele per il golf di Tolcinasco.
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16/7/2009 – http://www.terranews.it/ di Alessandro De Pascale
La condanna arriva dalla decima sezione civile del Tribunale di Milano. Paolo Berlusconi dovrà risarcire al comune di Pieve Emanuele 4,5 milioni di euro. Poco meno dei 5 milioni chiesti da Francesco Argeri, l’ex sindaco del Comune alle porte di Milano che ha portato il fratello del premier davanti ai giudici per il risarcimento del danno ambientale causato.
La vicenda inizia alla fine degli anni Ottanta e riguarda la costruzione di un immenso campo da golf nel castello di Tolcinasco. Una vera e propria città: 1,7 milioni di metri quadri, un quarto del territorio comunale pievese, pari a 206 campi da calcio. Ma soprattutto una grande colata di cemento. Oltre 14mila metri cubi di edifici collegati a uno dei campi più grandi ed esclusivi d’Italia (36 buche divise in quattro percorsi diversi); oltre 200 appartamenti, successivamente venduti a prezzi di mercato, club house, bar e ristoranti.
Il golf Tolcinasco infatti è stato costruito in un’area vincolata, il Parco Sud di Milano, attraverso la corruzione di funzionari e amministratori pubblici. Nella sentenza di condanna, depositata nella prima settimana di luglio, il giudice del Tribunale di Milano Letizia Ferrari De Grado scrive che «l’area di Tolcinasco ha subito l’irreversibile modifica della sua naturale e originaria destinazione».
Tanto che nel procedimento è stato chiamato in causa («per non aver proceduto alla demolizione e al ripristino dei luoghi») anche Franco Umberto, sindaco di Pieve Emanuele tra il 1994 e il 1998. Una sentenza della Cassazione nel 1986, per casi come questo, aveva stabilito due possibilità: il ripristino dei luoghi oppure, quando non possibile, una liquidazione del danno. Sia la Corte d’appello che la Cassazione hanno optato per questa ultima strada, stabilendo un danno ambientale di natura patrimoniale per «intervenuta modificazione di destinazione del territorio».
Anche perché in seguito ai primi guai giudiziari, Paolo Berlusconi, ha venduto la struttura ad Aedes e Pirelli real estate. «A Pieve Emanuele per realizzare il golf c’è stata una vera e propria Tangentopoli», denuncia l’ex sindaco Francesco Argeri. Tanto che il Tribunale di Milano, con sentenza definitiva, ha accertato che Sergio Rancucci, ex funzionario Fininvest e capo relazioni esterne della Edilnord (l’azienda di costruzioni di Berlusconi), per sbloccare e velocizzare l’iter «aveva stanziato e versato un miliardo di lire per pubblici amministratori e dirigenti di partito».
La sentenza sul risarcimento è ancora al primo grado di giudizio. Quindi il ricorso in appello di Paolo Belusconi è quasi scontato. E i soldi di certo non ripristineranno «gli assetti propri dell’intero patrimonio idrogeofaunistico di quella specifica zona, grandemente modificati» da Paolo Berlusconi.