Ieri il P.R.U.S.S.T. è scaduto. Perché continuano i misteri ?
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L’art.15 dell’Accordo Quadro del PRUSST (Programma di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio), stabiliva che esso avrebbe avuto la durata di 7 anni dalla pubblicazione sul B.U.R.C. della Regione Campania, avvenuta il 15 luglio 2002, ma ieri nessuno si è preoccupato di dare la notizia della scadenza confermando, anche sul finire, la sua gestione misteriosa.
Sono indimenticabili le lunghissime relazioni, quasi tutte “copia ed incolla”, con le quali si annunciava una lunga lista di progetti mirabili (compreso la Centrale a Turbogas dell’Ansaldo spa e il Polo Calzaturiero) che facevano impazzire di desiderio gli amministratori, i politici e gli imprenditori di ogni schieramento, disposti a fare di tutto pur di partecipare al gioco (magari barattando l’inserimento di qualche progetto con l’affidamento in gestione del servizio tributi).
Tutti ricordano le litigate nella coalizione di centrodestra, tra gli assessori centristi che pretendevano l’assegnazione della delega al PRUSST e i sindaci di AN che non ne hanno mai mollato la gestione e il controllo. Persino Nicola Boccalone tentò di farsi nominare Responsabile di quell’oscuro oggetto del desiderio, ma dovette desistere “accontentandosi” del posto di Direttore Generale.
Il centrosinistra, quando era all’opposizione, protestò per la gestione misteriosa e la mancata convocazione della assemblea dei sindaci e degli altri organismi, arrivando, addirittura, a pretendere che fosse cancellata la parte della Relazione Previsionale e Programmatica da allegare al Bilancio con la quale il Responsabile del PRUSST, il geom. Franco Terracciano, veniva equiparato ad un dirigente dell’Ente con la gestione del PEG (Programma Economico di Gestione) relativo alle risorse finanziarie di quel programma.
Poi il centrosinistra, passato dalla opposizione al governo della città, ha gestito il PRUSST in “continuità” con i predecessori, come è purtroppo accaduto anche per l’Ipermercato Zamparini, il Palazzo Passarelli, Piazza Duomo, le Concessioni Edilizie rilasciate nelle sub-aree e gran parte della vicenda PRU via Galanti.
Infatti, gli organismi del PRUSST non si sono mai riuniti, sono stati nominati responsabili e consulenti che poi hanno rinunciato (Felice Casucci e Franco Russo) mentre la gestione è rimasta misteriosissima e riservata al Sindaco ed all’assessore alla “continuità”. Il Responsabile del Procedimento, al quale vengono pagati due stipendi per un totale di circa 3.200 euro netti mensili, ha avuto l’affidamento del PEG 2008 con Delibera di Giunta e quest’anno con Delibera di Consiglio Comunale, per gestire circa 1.200.000 euro destinati anche a pagare, sempre in modo misterioso, funzionari e dipendenti comunali.
E siccome abbiamo detto che le stranezze non sono finite neppure nella fase terminale, a pochi giorni dalla scadenza dell’Accordo Quadro, i Ministeri delle Infrastrutture e dello Sviluppo Economico hanno nominato l’on. Nunzia De Girolamo, il dott. Gianfranco Romeo e l’ing. Angelo Fuschini componenti del Collegio di Vigilanza e del Comitato Paritetico Istituzionale di Gestione.
Per fare cosa ? Solo per firmare il certificato di decesso e la rendicontazione ?
Come già segnalato da Il Sannio Quotidiano, l’art. 8, lettera g) dell’Accordo Quadro, stabilisce che il Collegio di Vigilanza, in aggiunta ai suoi normali compiti, “adotta i provvedimenti di proroga al termine di durata dell’accordo che verranno approvati dal Comitato Istituzionale Paritetico di Attuazione”.
E’ questo il vero obiettivo delle misteriose manovre dei giorni scorsi? Perché non se ne parla liberamente? Perché nel centrosinistra tutti mugugnano e nessuno si decide a pretendere che anche i deludenti risultati del PRUSST, la sua gestione finanziaria e la eventuale proroga o ridefinizione, siano discussi pubblicamente in Consiglio Comunale.
L’unica cosa chiara è invece, la ragione per cui il centrodestra questa volta non si lamenta.
Per il coordinamento- Gabriele Corona