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altrabenevento alla manifestazione del 14 gennaio

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nardone-2Domani, 14 gennaio a Benevento, grande manifestazione di protesta, contro la individuazione del sito di Colle Alto di Morcone quale luogo di stoccaggio di ecoballe.

Leggi il  testo del Comunicato degli organizzatori (da Il Quaderno.it) e il Comunicato di “altrabenevento”

 

Il Coordinamento dei Comitati Civici Campani e Molisani ha indetto per il 14 gennaio una manifestazione che si concluderà a Piazza Risorgimento a Benevento. Queste le parole d’ordine diffuse in una nota: “1) che la Provincia di Benevento dichiari ufficialmente il sito di Colle Alto non idoneo per il trattamento dei rifiuti;
2) che nessun “trattamento sperimentale delle ecoballe” venga avviato in tale luogo per un elementare principio di precauzione;
3) che la Provincia metta finalmente mano ad un sistema basato sul riciclo e sul recupero, con l’avvio di una politica dei rifiuti basata sulla raccolta differenziata.
Nella stessa nota è allegata la lettera aperta di risposta del Coordinamento Sindaci Alto Sannio e Alta Valle del Tammaro, della Comunità Montana Alto Tammaro, del Coordinamento dei comitati civici Campani e Molisani alla lettera del presidente della Provincia di Benevento Carmine i Nardone del 23 dicembre, sulla questione della localizzazione a Colle Alto -Morcone di un sito di stoccaggio per ecoballe.
Di seguito il testo:
“Gent.le on. Carmine Nardone,
nel ringranziarla e ricambiare gli auguri un felice anno nuovo, ci dispiace ricordarle che le nostre popolazioni stanno ancora presidiando il sito di Colle Alto in attesa di una risposta ufficiale che metta finalmente la parola fine a questa spiacevole vicenda.
Certi della sua buona fede nel non “voler aggredire in modo irresponsabile pezzi pregiati del territorio del Sannio,… né voler distruggere falde acquifere” le ribadiamo le ragioni, già da noi ampiamente documentate in varie sedi, che rendono il sito di Colle Alto inequivocabilmente inidoneo per qualsiasi tipologia di stoccaggio rifiuti e l’inadeguatezza delle procedura che ha portato a tale scelta.
Nello specifico il sito scelto è una vecchia cava inattiva che si trova a sinistra del fiume Tammaro (a 75 mt dal fiume), lungo la linea di riempimento del bacino di Campolattaro.
Ci dispiace dover ancora una volta sottolineare che non è stata prodotta dalla Sua struttura tecnica alcuna valutazione sui rischi di inquinamento delle acque che tale insediamento inevitabilmente comporterebbe in un sito caratterizzato da rocce intensamente fratturate e carsificate e quindi permeabili in grande, le stesse che costituiscono i serbatoi d’acqua naturali ai quali nell’Italia meridionale si attinge per soddisfare le esigenze antropiche!
Inoltre si evidenzia la presenza di una falda acquifera alla profondità di circa 15 metri dal piazzale della cava le cui acque filtrano, così come farebbe il percolato che verrebbe prodotto dai rifiuti, attraverso le fratture delle rocce calcaree raggiungendo direttamente il fiume Tammaro, oltre che le maggiori profondità.
L’impatto sulla matrice ambientale acqua sarebbe gravissimo come pure l’impatto paesaggistico, sociale ed economico, a prescindere dalla quantità di rifiuti!
Per quanto riguarda i processi di inertizzazione delle ecoballe a cui Lei fa riferimento, ed in particolare il processo di “supercompressione”, ci permettiamo umilmente di segnarle ciò che recita la Seconda Relazione territoriale sulla Campania – Testo coordinato approvato dalla Commissione sulla emergenza rifiuti in Campania presieduta dall’on. Roberto Barbieri – al punto d) paragrafo 2.5: “evitare, infine, soprattutto in una fase, qual è quella attuale in cui l’obiettivo prioritario è di fuoruscire finalmente dall’emergenza, di utilizzare tecnologie non ampiamente collaudate e non assistite da una indiscussa validazione scientifica”.

Pur comprendendo la delicatezza dei problemi che investono la Regione Campania la preghiamo nuovamente di ascoltare le nostre ragioni non ultima l’eccessiva vicinanza alla Regione Molise, nel cui territorio il sito suddetto si incunea, con grave danno per zone a forte vocazione turistica quali ad esempio il sito archeologico dell’Altilia o il Regio Tratturo, sulle quali la stessa Regione Molise e Provincia di Campobasso hanno già fortemente investito ingenti risorse.

Certi della sua attenzione e sicuri che saprà comprendere le nostre ragioni restiamo in attesa di un Suo atto ufficiale che dichiari l’inidoneità del sito di Colle Alto per qualunque tipologia di trattamento rifiuti.

Colle Alto 1/1/2008

Firmato
Coordinamento sindaci Alto Sannio e Alta Valle del Tammaro
Coordinatore – Sindaco SASSINORO – Pasqualino Cusano
Sindaco SANTA CROCE – Antonio De Maria
Sindaco CAMPOLATTARO – Pasquale Narciso
Sindaco PONTELANDOLFO – Cosimo Testa
Sindaco SEPINO – Antonio Mosca
Sindaco CERCEMAGGIORE- Gino Mascia
Sindaco CERCEPICCOLA- Giovanni Simiele
Sindaco S. GIULIANO DEL SANNIO- Rosario Losito

Comunità Montana Alto Tammaro
Presidente Costantino Fortunato

Coordinamento dei Comitati Civici Campani e Molisani
Portavoci:
Alina Narciso e Laura D’Amico

(Vedi Percorso della manifestazione)

ALTRABENEVENTO aderisce alla manifestazione del 14 gennaio per chiedere il Piano Provinciale per la raccolta dei rifiuti umidi-organici da trattare nei siti di compostaggio.

compost

La emergenza rifiuti in Campania è il risultato di scelte politiche che hanno puntato tutto sugli impianti di CDR con connessi sistemi di vagliatura meccanica dei rifiuti indifferenziati.
Questo sistema ha prodotto una frazione organica “sporca”, cioè piena di metalli, vetro e plastica tanto da finire di nuovo in discarica, e la frazione secca, cioè le ecoballe, piene di materiali umidi al punto da non poter essere bruciate.
Questo sistema non ha quindi risolto il problema dei rifiuti ed ha solo consentito agli ecofurbi, cioè ai gruppi industriali e camorristici, di fare una montagna di soldi.

Da anni ripetiamo che non sono necessarie le fantasiose soluzioni del presidente Nardone che prima ha proposto il Termovalorizzatore, poi l’Ossidoriduttore, poi il Gassificatore, quindi il Dissociatore Molecolare, di nuovo l’Inertizzatore , ancora la Pellettizzazione dei rifiuti, ed infine la Supercompressione delle Ecoballe. E’ necessaria, invece, la raccolta dei rifiuti umidi-organici (resti degli alimenti) presso le famiglie, da trattare negli Impianti di Compostaggio che costano poco e non sono pericolosi. La parte secca dei rifiuti, non mischiata con quella umida, può essere selezionata per ricavarne materiali da riciclare.

Leggi:

Codacons – Luglio 2004 – Proposta raccolta differenziata

CUB e RESET- Aprile 2006 – Commento progetto del Comune

Slai Cobas e Cub- Febbraio 2007- Porpette all’Asia

altrabenevento- Agosto 2007- Nardone sui rifiuti ha sbagliato

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