Codacons: qualè la qualità dell’acqua dopo la crisi idrica?
Stampa questo articoloDai dati pubblicati dalla Gesesa – scrive Maurizio Zeoli, coordinatore del Codacons – risulta che l’acqua migliore è quella del Biferno, che finora ha alimentato la zona alta della città, che presenta solo 2 milligrami/litro di Nitrati, mentre quella del pozzo di Pezzapiana, che alimenta soprattutto il Rione Ferrovia, ne presenta 33 e in quella dei pozzi di Campo Mazzoni destinata al Rione Libertà, se ne riscontrano quasi 50, quindi il massimo consentito per legge”.
“Proprio per rispettare i limiti di tollerabilità,- continua il Codacons- le acque dei predetti pozzi, sono state finora mischiate con quella del Biferno, ma ora che quest’ultima risorsa si è drasticamente ridotta ed è stata sostituita da quella di Solopaca, qual’è la qualità dell’acqua che arriva nelle nostre case?”
A seguito di tali considerazioni, il Codacons chiede alla Ge.se.sa. “la pubblicazione dei dati relativi alla qualità dell’acqua riscontrati giornalmente negli ultimi 6 mesi, per ogni singola fonte di approvvigionamento” al fine di capire se la risorsa idrica di Solopaca è capace di correggere la scarsa qualità di quella prelevata dai Pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzoni.