Interrogata dai giudici la studentessa che aveva protestato per le crepe nul muro della Casa dello Studente di l’Aquila.
Stampa questo articolo(AGI) – L’Aquila, 17 apr. – E’ durato alcune ore l’interrogatorio di Carmela Tomassetti, la studentessa di Celano (L’Aquila) che, quattro giorni prima del crollo, aveva lasciato la casa dello studente dell’Aquila dopo aver denunciato situazioni di pericolo alla mensa dell’edificio. La giovane, sentita dai carabinieri e dal sostituto Procuratore Fabio Picuti, ha ribadito quanto in precedenza dichiarato anche in interviste televisise. Ha detto che aveva notato crepe ed infilatrazioni in tre colonne di cemento armato della mensa e che queste erano state, semplicemente, circoscritte con del nastro bianco e rosso. Ha riferito di aver appreso dalle amiche che abitavano nello stesso stabile che in alcune stanze si erano prodotte vistose crepe che non aveva constato personalmente e, pertanto, ha fatto i nomi delle studentesse che le avevano riferito la circostanza. Probabilmente queste verranno ascoltate nei prossimi giorni. Infime, Carmela Tomassetti ha riferito che nessuno si e’ posto il problema dell’evacuazione della casa dello studente quando, qualche giorno prima della violenta scossa di terremoto che ha distrutto L’Aquila , molte scuole del capoluogo furono fatte sgombrare per il ripetersi di scosse di terremoto piu’ forti di quelle che si erano registrare nelle settimane precedenti, e che mai era stata fatta un’esercitazione di sgombrero alla casa dello studente.