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Centrale elettrica: la Luminosa avvia le procedure per espropriare i terreni e Altrabenevento prepara il Comitato di protesta.

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sito-centrale-a-onte-valentinoIl Mattino del 14/04/2009
Via agli espropri per la centrale elettrica
La Luminosa, ditta proponente ha attivato già la procedura per acquisire i terreni necessari a realizzare il mega impianto

GIANNI DE BLASIO.
La Luminosa attiva la procedura per gli espropri dei terreni di oltre 50 diversi proprietari di Benevento e Pietrelcina per realizzare la Centrale elettrica a Ponte Valentino. Martedì scorso, presso il Ministero dell’Ambiente, la Provincia e il Comune di Benevento hanno espresso il parere negativo non ancora definitivo al rilascio della Autorizzazione Integrata Ambientale per la Centrale Termoelettrica di 385 mega watt di potenza, prevista alla confluenza dei fiumi Calore e Tammaro nella zona industriale ASI. Ma la società proponente, la Luminosa srl, non molla. Infatti, la ditta ha già depositato alla Segreteria Generale del Comune l’atto di avvio del procedimento per l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio sulle aree interessate, con i relativi elaborati tecnici, su delega del Ministero dello Sviluppo Economico in quanto la Centrale viene considerata «opera di pubblico interesse». Dagli elenchi trasmessi dalla Luminosa si evince che addirittura i proprietari dei terreni da espropriare sono più di 50 nei comuni di Benevento e Pietrelcina perché all’area di 180.000 metri quadrati posta tra il fiume Calore e la Ferrovia Benevento-Foggia, sulla quale è prevista la realizzazione dell’impianto, bisogna aggiungere tutti i suoli interessati dalla realizzazione del metanodotto e dell’elettrodotto. La Centrale, per produrre energia elettrica, ha bisogno di bruciare notevoli quantità di metano, che però non sono disponibili in zona in quanto la fornitura già attivata nell’area ASI viene utilizzata dalle aziende presenti. Occorre quindi un nuovo gasdotto interrato lungo 4 chilometri e 800 metri per collegarsi alla centrale della SNAM di Pietrelcina passando lungo la sponda destra del fiume Tammaro. Altri espropri di terreno sono previsti per l’elettrodotto ad alta tensione, interrato per i primi due chilometri e mezzo con stazione di smistamento e poi tratto in superficie per altri 8 chilometri e trecento metri, necessario per trasferire l’energia elettrica prodotta dalla Centrale fino alla cabina di smistamento dietro la stazione ferroviaria. Il Ministero dello Sviluppo Economico, tramite fax, ha invitato i segretari comunali di Benevento e Pietrelcina a pubblicare ai rispettivi albi pretori, dal 14 aprile al 4 maggio 2009, l’avviso depositato dalla Luminosa per l’avvio della procedura espropriativa dei terreni. Il Ministero ha anche chiarito che i cittadini interessati, quindi non solo i proprietari dei suoli, possono presentare osservazioni ed opposizioni entro il 3 giugno di quest’anno. Ma il fronte del «No alla Centrale» è già pronto a mobilitarsi per impedire l’autorizzazione definitiva dei Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico: l’associazione Altrabenevento, che già a febbraio ha inviato agli Enti competenti un articolato documento di critica del progetto della Luminosa, proporrà insieme a Confindustria, la costituzione di un Comitato popolare, mentre l’assessore Aceto e il sindaco Pepe concorderanno la data della seduta congiunta dei Consigli provinciale e comunale per approvare il documento di opposizione alla mega Centrale Elettrica.

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